Taylor sospirò, guardando le luci della città che rilucevano troppi piani sotto di lei fuori dalla finestra della camera d’albergo. Si sentiva veramente stanca. Avevano finito di girare la seconda stagione da qualche giorno, ma non si era ancora ripresa dalla stancante routine delle riprese. Qualche piano sotto i suoi piedi, il cast al completo insieme alla troupe e alla gang di scrittori stava festeggiando. Ma proprio lei, la protagonista, si era rapidamente ritirata in camera, complice un terribile mal di testa. E, anche se non lo avrebbe mai ammesso, quell’attrazione traditrice che da qualche tempo a quella parte coinvolgeva lei e la sua co-star in un sottile gioco di fascino. La bionda si era resa conto che non sarebbe riuscita a sopportarlo anche quella sera. Che forse non sarebbe riuscita a tenersi sufficientemente lontana da Laura e dai suoi occhi penetranti. Dai suoi lunghi capelli scuri. Dal suo corpo flessuoso, da...scosse la testa con un altro sospiro, cercando di scacciare il pensiero. Si lasciò cadere sul divano, ma dopo appena pochi istanti qualcuno bussò gentilmente alla porta. Si alzò, chiedendosi chi potesse essere. Aprì curiosa. –Disturbo? – le chiese una voce roca mentre Laura si appoggiava allo stipite della porta con un sorriso, le mani intrecciate dietro la schiena. Taylor sorrise a sua volta, piacevolmente sorpresa. –Certo che no, entra. Ma perché non sei alla festa? – rispose facendosi da parte per lasciarla entrare. La mora le mostrò un paio di bicchieri e una bottiglia di vino che aveva tenuto nascosti fino ad allora. –Mi hanno detto che non ti sentivi bene, così ho deciso di venire a risollevarti il morale... – Taylor richiuse la porta dietro di lei sorridendo. E cercando di ignorare i possibili doppi sensi in quella frase. –Sei sempre la migliore. – Laura rise e le fece un occhiolino. La bionda abbassò lo sguardo, sopraffatta dallo sguardo intenso dell’altra. La mora fece rapidamente saltare il tappo della bottiglia e riempì i bicchieri sottili di vino chiaro e frizzante, appoggiandoli sul tavolo di legno che dominava l’ampia camera. Taylor le si avvicinò e prese il proprio. –Siamo state fortunate, sai. Non sarei mai riuscita a fare questa serie con qualcun altro. – disse, osservando il liquido chiaro intensamente. Laura le rivolse un sorriso malizioso, toccando il suo bicchiere con il proprio. Il vetro tintinnò nella stanza silenziosa. –Nemmeno io. Perciò, ora è il caso di festeggiare, non credi? – Taylor rise ed entrambe portarono i bicchieri alle labbra. Alla bionda venne subito in mente quella scena che avevano girato, dove Alex apriva una bottiglia molto simile e vi passava rapidamente la lingua, raccogliendo il vino che ne fuoriusciva. Un brivido la percorse e posò il bicchiere sul tavolo. –Allora, cosa farai durante la pausa prima della terza stagione? – chiese appoggiandosi al legno con la schiena, cercando di sviare la propria mente da quei ricordi. Laura si ravviò i lunghi capelli. –Mi hanno offerto di fare un servizio fotografico a Cali, tra qualche giorno. Ne approfitterò per prendermi una vacanza... – Taylor annuì. La mora le si avvicinò un po’, flessuosa. –Ti andrebbe di venire con me? – sussurrò. Gli occhi azzurri scattarono sul volto di Laura. La bionda la guardò in silenzio per qualche secondo ancora. –Mi...mi stai chiedendo di venire in vacanza con te? – la mora rise piano, allungandosi in avanti verso il suo corpo per posare anche il proprio bicchiere sul tavolo. Taylor si irrigidì appena quando l’altra non si allontanò del tutto, sfiorandole le braccia con la punta delle dita. –Pensaci... – fece avvicinando ancora il viso al suo. –Potremmo stare un po’ insieme...io e te su una spiaggia caraibica... – la bionda fremette, e il suo sguardo venne catturato dalle labbra della mora, che le accarezzò con la propria lingua. Taylor non le diede tempo di parlare ancora e chiuse la distanza tra i loro volti, baciandola. Le braccia di Laura si avvolsero immediatamente intorno alla sua vita, mentre ricambiava con dolcezza. Fu diverso da tutte le volte che l’avevano fatto sul set, fu davvero un primo bacio. Stavolta non c’era una schiera di cameraman a guardarle, né un Jenji a dare indicazioni. Non c’era Natasha che le prendeva in giro usando le battute di Nicky, e non c’erano Lo e Samira che si facevano gli occhi dolci in un angolo pensando che nessuno se ne accorgesse. C’erano solo loro due e il desiderio che avevano più o meno combattuto fino a quel momento. Taylor allacciò le braccia al collo di Laura e forzò la sua bocca con la lingua, godendosi la sensazione del corpo dell’altra finalmente tra le sue mani. Si staccò quel tanto che bastava per parlare. –Penso che tu mi abbia convinta. – esalò, mentre le labbra della mora scendevano sul suo collo. Le reclamò in un altro bacio, che crebbe rapidamente d’intensità, spingendole ulteriormente l’una verso l’altra. Laura ansimò leggermente nella sua bocca e le sue mani scesero sulle cosce di Taylor. La sollevò, facendola sedere sul tavolo. La bionda strinse le gambe intorno alla vita della mora con un sospiro, sentendo le sue dita sottili che percorrevano lentamente il proprio corpo, accendendola. Laura si fermò per riprendere fiato, guardandola negli occhi, il respiro accelerato. –Oh, davvero? – chiese la mora con una risatina roca, sfiorando il suo orecchio con le labbra. Taylor sorrise, osservando le sue iridi verdi ridotte a sottili cerchi intorno alle pupille dilatate. Intrecciò le dita a quelle dell’altra e guidò la sua mano sulla zip del vestito nero che indossava. Annuì. –Ora portami a Cali... – soffiò sulle sue labbra, e Laura riprese a baciarla soffocando una risata. In quel momento, si sentivano entrambe molto fortunate di aver trovato una collega così amabile.

Note:
Eccomi qui, come promesso, con un piccolo ed eccessivamente fluff seguito per "Imagine me and you"...inizialmente non avevo in mente di continuarla, ma sono soddisfatta di questo capitolo finale :) Stavolta ho un paio di cose da precisare, portate pazienza. La frase di Taylor all'inizio non è del tutto campata per aria: in un'intervista ha davvero detto "I can't imagine having done this with anyone else", riferendosi a Laura, e la cosa mi ha colpito molto, quindi ho deciso di inserirla, anche se un po' alterata dalla traduzione...poi, mi scuso per l'accenno a Lauren e Samira ma, onestamente, non ho saputo resistere. Le shippo troppo, sorry not sorry ;) direi che ho concluso qui...ultimissima cosa: ho scoperto che mi diverto un sacco a scrivere queste scenette Laylor, per quanto brevi e inutili, perciò se avete qualche idea riguardo dei missing moments che vorreste vedere pubblicati, sono aperta a suggerimenti e/o richieste.
Ringrazio tantissimo chi ha recensito la mia prima fic su oitnb, sappiate che questa storia non esisterebbe se non fosse per voi :D Grazie di cuore, a presto
Heartless Girl