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Autore: blacksmoon    07/01/2015    1 recensioni
Mi ero sempre fatto mille paranoie, riguardo all'amore.
Avevo quindici anni ed ero in Inghilterra, con quella pazza dai capelli rossi a cui tenevo da morire.
E mi chiedevo come fosse successo, in un attimo, che mi ero innamorato.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                  Ad Alexander,
perchè deve smettere
di aver paura
dell'amore.

                                                                                                                                 

                                                                                                                                                       



Succede che ha volte basta un attimo, e tutto cambia.
Molte volte tutto crolla.
Sogni, speranze, i tuoi castelli in aria, relazioni.
Più raramente, in quello stesso attimo, costrusci qualcosa. Anzi, lo fa il tuo cervello, o forse il cuore, non saprei.
E' l'attimo in cui quei sogni si formano. Poi, a volte molto tempo dopo, a volte dopo un secondo, vengono distrutti.

In un secondo.
Così come sono nati.

 

Una finestra aperta dietro il mio letto e l'aria fresca della notte inglese che fa compagnia ai miei pensieri.
Al mio pensiero.
Al pensiero di quel secondo, quell'attimo.

 

Occhi verdi, di un verde vivace come l'erba appena nata.
Il volto pallido e magro, lentiggini sul naso, ricci castani che gli cadono scomposti sulla fronte.

Dio, quell'attimo.

 

Penso che abbia proprio una bella voce poi. Oltre al resto.

E'stato maledettamente difficile, tentare di capire una parola di quel che diceva.
E' da quando ho messo piede in una scuola per la prima volta, che studio l'inglese.
Poi finalmente, dopo dieci anni, uno arriva in Inghilterra, rimane incantato dal figlio della famiglia che lo ospita, il suddetto figlio apre bocca e non ci capisci un fico secco. Bell'affare, quei dieci anni passati a studiare.


Quel ragazzo ha il sorriso più bello che abbia mai visto.


Penso al fatto che magari m'innamoro.

Ci penso spesso.
Ci ho sempre pensato spesso.


«E se poi mi innamoro?
Chi glielo dice ai miei?
Chi lascia la mia ragazza?
Chi glielo dice ai parenti che ho un fidanzato?
»


Ma è strano, fottutamente strano, avere davanti qualcuno, che per la prima volta mi faccia sentire il tangibile ed imminente pericolo dell'amore.
E tutto ciò l'ho avvertito in un secondo.
Un. Maledetto. Secondo.

 

Non riesco a dormire.

Non è lo stesso per la ragazza nel letto accanto al mio.
Capelli rossi sparsi sul cuscino, gli occhi un po' a mandorla chiusi sui suoi sogni.

Dorme come un ghiro.

Vorrei svegliarla. Vorrei parlarle di lui, e del fatto che magari m'innamoro. 
Ma non capirebbe, non a quest'ora della notte, e io non sento il bisogno di spiegare nulla. Forse anche a lei piace quel ragazzo. No, no. E' quasi mia sorella. Non mi farebbe una cosa simile.


Dovrei dormire, davvero. 
Ma non posso. Perchè c'è quell'attimo fottuto che mi tormenta.
E chissà per quante notti mi tormenterà ancora.

L'attimo dei suoi occhi, dei suoi ricci, di lui.

 

Un attimo, un secondo, ed ho quasi trovato una risposta a quell'«e se poi mi innamoro?»​.

 


Buonasera popolo!
Eccomi di nuovo qui con una delle mie brevissime storie. Ho in programma di scrivere qualcosa di più complesso, ma per ora sono troppo impegnata con lo studio, sigh.
Dunque, ecco qui questa cosa, una storiella leggera, ispirata da un mio amico, e che mi dispiaceva abbandonare nelle profondità del mio computer.

Niente di che, certo, ma come sempre vi chiedo di recensire perchè mi fa un immenso piacere e so di dover migliorare ancora molto.

Un bacio,
Beatrice.

 

 

 

 

  
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