Storie originali > Comico
Ricorda la storia  |      
Autore: Changyuraptor Yangi    08/01/2015    2 recensioni
A Pesterossa ogni giorno si compievano atti di malvagità e crudeltà: Rabbio Barattoni, Nedo Sporc e Charles Dance Nanister sono pronti a cambiare il mondo.
Genere: Demenziale, Fantasy, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il trono di Spatole

 

Questo è un testo serio, ma in alcune parti suscita il riso. Non preoccuparti, ti aiuterò a capire dove devi ridere con questo simbolo ☺. Ogni volta che vedi ☺ devi fare una bella risata, perché vuol dire che quel passaggio è molto divertente. Ma bando alle ciance, inizia la storia.

 

Poco tempo fa esisteva un regno di magia e misteri, il leggendario Pesterossa. A Pesterossa ogni giorno si compievano atti di malvagità e crudeltà: giovani ammazzavano vecchi, vecchi ammazzavano giovani, gli uomini di mezza età non sapevano chi ammazzare e si rifacevano sugli animali ☺.
Insomma, ogni giorno era un giorno da dimenticare. Per questo non esistevano libri di storia ☺.

Tutto cambiò un giorno, quello che diventò l'anno 0 di Pesterossa, il giorno in cui la spietata famiglia Targhe&Renne perse il controllo del regno.
Ora, una piccola digressione, i Targhe&Renne non erano così cattivi, infatti non aumentavano le tasse, picchiavano i poveri, giustiziavano innocenti, dichiaravano guerre e sculacciavano i bambini per divertimento, no. Lo facevano per accontentare i loro “animali domestici”.
I Targhe&Renne infatti possedevano le creature più potenti e cattive di tutto il mondo: i piccioni. Non c'era casa, castello o palazzina che i piccioni non potessero fondere grazie alla forza corrosiva della loro cacchetta ☺ e per questo erano temuti da tutte le altre famiglie di Pesterossa.

Ci sono altre famiglie? Eccome se ci sono, ma io ho avuto voglia di inventarne solo tre: gli Sporc di BegliInterni, i Nanister di Chebuonagranita e i Barattoni di non so bene dove.
Torniamo ai giorni loro e riprendiamo la narrazione da quel giorno in cui tutto cambiò: il giorno delle cozze rosse.

Rabbio Barattoni, Nedo Sporc e Charles Dance Nanister (capifamiglia delle loro casate) si erano fermati davanti al castello dei Targhe&Renne, Brodo del Re, coi loro eserciti. Rabbio, a capo delle armate, disse qualcosa, ma nessuno capì bene cosa perché quello che dice lui è di difficile comprensione visto che si esprime a grugniti. Fortunatamente arrivò un interprete e fece luce: il buon re aveva chiesto se c'era nessuno dentro al castello.
“No” rispose prontamente una voce da dentro ☺.
“Se non c'è nessuno allora chi ha risposto?” ribadì il saggio Nedo, che scoprì l'inganno dei Targhe&Renne.
“WTF, nigga?” impreziosì il discorso Charles Dance.
Allora re Gar si affacciò alla finestra e gridò offese ai tre e soprattutto a Charles Dance, per la sua bassa statura. I Nanister erano infatti tutti altri un metro e un centimetro, eccezion fatta per il membro più giovane Tirolibero, che era alto cento metri e quindi giustamente emarginato.
Rabbio si arrabbiò: “GRR!” disse, e spaccò la porta.
L'assedio di Brodo del Re era cominciato ☺.

La battaglia imperversava in tutto il castello, ogni stanza si macchiò di sangue (bagno delle signore e dei disabili esclusi) e culminò in un terribile scontro nella sala delle udienze. Da un lato Rabbio, Nedo e Charles Dance, dall'altro Re Gar e il suo amico immaginario Fredo. 
“Ti abbiamo in pugno Gar, deponi la corona” esortò Nedo.
“Grrr” aggiunse Rabbio.
“Yo lil' asshat” concluse Charles Dance.
Ma re Gar non era ancora sconfitto: “Non avete considerato la mia arma segreta ihihihih ☺” e indicò verso l'alto. Sulle travi del soffitto erano appollaiati 5 piccioni, che si misero a cagare. I guerrieri menavano fendenti, mentre dall'alto scendevano coprometeore che scioglievano il tappetino nuovo.

Ad un certo punto Nedo batté le mani in un forte applauso che spaventò i piccioni che scapparono via.
Rabbio puntò la spada verso la gola di Gar: “Sgrunt!” affermò.
Gar vide Fredo, alle spalle di Rabbio “Ora Fredo, colpiscilo!”, ma fredo non esisteva e Rabbio affondò la spada nella gola del re.
La battaglia era vinta, il regno era liberato dal suo crudele sovrano e dai fastidiosi piccioni.

Nell'anno seguente, però, tutto il regno fu impegnato a scrostare una fastidiosa cacca☺ che i piccioni, fuggiti dal castello, avevano sparso in tutto il mondo. Era molto più difficile da rimuovere del solito, perché i piccioni avevano mangiato cozze rosse, piatto tipico di Brodo del Re, e quindi la loro popò ☺ poteva solo essere rimossa da spatole e tanta forza di volontà.
Charles Dance Nanister, che era un appassionato di fusioni, fuse le spatole che vennero usate per rimuovere lo sterco ☺a formare un trono, il trono di spatole.

 

Fine.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Changyuraptor Yangi