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Autore: ioia    08/01/2015    0 recensioni
Un intreccio di fatti precedentemente accaduti porta i bambini di una piccola e sperduta cittadina di campagna a commettere tragiche e irreversibili azioni. La nuova arrivata , timida e apparentemente scontrosa si inbatte traumaticamente nel loro misfatto e da allora per lei ci saranno solo paura e gesti estremi per cercare la salvezza.
Genere: Dark, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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9 giugno 2010

9 giugno 2010

 

Il viaggio durò molto; 4 ore passate nel caldo soffocante della macchina perché la sfortuna non è mai abbastanza.

Il conducente prese una stradina non asfaltata circondata da campi cotti dal sole e perfette oasi di ombra boscosa; le case  solitarie  e mal messe si intravedevano qua e la. Finalmente arrivarono davanti ad un gran cancello: uno di quelli vecchi, contorti e arrugginiti che dava su un ampia corte piena di ghiaia ed erbacce circondata da almeno una quindicina di villette. Davanti alla loro nuova casa trovarono quella che in seguito si presenterà come la “ non più signora Trenvont “, un’amabile e alquanto imprevedibile donnetta di origini inglesi , con due orribilmente sporgenti incisivi e un piccolo nasino all’insù che tra l’altro stonava su quel viso tondo e quelle guance rosse. Li accolse con il più grande sorriso che Meredith avesse mai visto. Era strabiliante come quella apparentemente delicata bocca, l’unico tratto che quasi tradiva una passata bellezza, racchiudesse una tal quantità di denti.

-Benvenuti! Benvenuti ! Vi stavamo tutti aspettando !- ogni singola parola ripetuta con particolare enfasi non lasciava dubbio sulle sue origini.

Meredith scese dall’auto seguita dai genitori che si affrettarono a raggiungere la nuova vicina , mentre lei fece un giro completo su se stessa per osservare da ogni angolazione quel posto. Quel nuovo e orribile posto. Intravide dietro ad una finestra due piccoli occhietti impertinenti intenti a spiarla. Perfetto, niente di meglio che vicini ficcanaso, tuttavia oltre alla Non Più Signora Trenvont , come si definì in quel preciso momento lei stessa, non c’era nessun altro a dare il benvenuto.

-Tesoro vieni a conoscere la signora Trenv- ma Sarah fu interrotta dalla vocina stridula dell’ altra – Oh no mia cara, da quando mio marito è morto io non sono più la signora Trenvont. Adesso ho ripreso il mio cognome da nubile , ma potete pure chiamarmi Maggie!-

Maggie, nome più inadatto non poteva esistere. Meredith quasi scoppiò a ridere ma un’occhiata da parte di Sarah bastò a farla tacere per poi presentarsi.

-Hem … salve, mi chiamo Meredith… molto piacere.- Non Più Signora Trenvont quasi balzò per  stringerle la mano ma la ragazza si ritrasse in fretta da quel contatto non desiderato; qualcosa negli occhi della signora cambiò, un lampo indistinto fece la sua traversata.

-Il piacere è mio cara.- questa volta senza il solito tono.

Le due si guardarono a lungo fino a che la vicina , come risvegliatasi da un sogno, quasi sussultando tornò a rivolgere le sue attenzioni ai due adulti. Meredith rimase per un secondo ferma sul posto a chiedersi cosa fosse appena accaduto finchè il sole cominciò a picchiarle forte sulla testa e al quel punto la ragazza si ricordò il posto in cui si trovava e la triste rabbia che provava.

Senza più voltarsi indietro si avviò verso la porta di casa.

  
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