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Autore: DumbHumanBeing    08/01/2015    0 recensioni
"Kieren aveva sempre voluto provare un po' di cervello, specialmente da quando Amy gliene aveva parlato alla festa al capanno."
Sviluppo di un piccolo headcanon che ho da quando ho visto la 2x02.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kieren Walker, Simon Monroe
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Kieren aveva sempre voluto provare un po' di cervello, specialmente da quando Amy gliene aveva parlato alla festa al capanno. Aveva visto cosa un piccolo pezzo di tessuto cerebrale poteva fare a quelli come lui e non sapeva se esserne esaltato o spaventato: alcuni che lo avevano provato, paragonavano quella sensazione al farsi una canna e per Kieren era qualcosa di totalmente nuovo. Nonostante durante la sua vita aveva cercato mille modi per evadere da quel corpo che lo faceva sentire così a disagio, non aveva mai toccato alcun tipo di droga; aveva provato a fumare una volta una sigaretta che Rick aveva rubato a suo padre, ma aveva cominciato a tossire e ci aveva rinunciato.

Prima di mangiare del cervello, comunque, aveva chiesto a Simon cosa si provasse, anche se si era sentito subito in colpa per aver toccato quell'argomento, specialmente a causa del passato del piu' grande. Simon, comunque, gli aveva risposto serenamente che non aveva mai provato una cosa del genere, almeno non da quando aveva cominciato i suoi trattamenti con la Neurotriptalina; aveva anche confessato che dopo il suo passato e i ricordi di come tutte le droghe che aveva preso lo facevano sentire, non era nemmeno interessato a scoprire che effetto facesse e il sorriso amaro che si era dipinto sul suo volto aveva colpito Kieren ancora di più.

 

                                                                                        ***

 

Una sera, circa una settimana dopo la morte di Amy, Kieren aveva chiesto l'aiuto di Simon e Philip per una festa in onore della sua migliore amica; Amy l'aveva espressamente inserito nel suo testamento, aggiungendo “nessun muso lungo e tutti dovranno essere superstupendi” e a Kieren era venuto spontaneo sorridere leggendo quelle righe, immaginandosi la sua Amy strizzargli le guance e dirgli che era troppo bello per essere triste.

A un tratto aveva sentito una fitta al petto; i suoi occhi si erano spalancati e aveva fatto un passo indietro, sentendosi mancare e portandosi una mano al petto, mentre il suo corpo si irrigidiva e sfuggiva al suo controllo. Dopo qualche frazione di secondo, era tornato tutto come prima: la sua pelle cadaverica e fredda, di un bianco pallido da far rabbrividire, e tutto il suo corpo completamente insensibile, morto.

 

                                                                                       ***

 

Simon inizialmente era rimasto sorpreso dalla richiesta di Kieren, ma dopo che il ragazzo gli aveva mostrato il testamento, aveva sorriso, perché c'era da aspettarselo da una ragazza come Amy Dyer.

Aveva cercato in tutti i modi di spargere la voce il più possibile, sia tra i PDS che tra i vivi, nonostante il modo in cui lo guardavano anche i suoi compagni, quelli che un tempo lo avrebbero seguito incondizionatamente e che ora si sentivano minacciati dalla sua presenza.

Da quando aveva salvato la vita a Kieren, non si sentiva più al sicuro e sapeva benissimo che se il Profeta non aveva ancora agito, era soltanto questione di tempo, e questo lo rendeva ancora più nervoso.

Non rimpiangeva comunque ciò che aveva fatto perché, senza Kieren, la sua ancora, l'eternità non avrebbe avuto più senso.

Simon aveva cercato di convincere il maggior numero di persone possibili a partecipare alla festa in onore di Amy ed era riuscito a coinvolgere sia i non-morti che i vivi. Roarton aveva avuto i suoi tempi bui, ma ora le cose andavano un po' meglio; la faida era ancora presente, ma si cercava di non farla pesare, e a tutti andava bene così.

 

                                                                                     ***

 

Kieren riuscì a procurarsi circa un barattolo di cervello da distribuire alla festa e si era finalmente deciso a provare: qualsiasi piega avesse preso la serata, c'era Simon lì con lui; cosa sarebbe potuto andare storto?

 

Finì di ingoiare il pezzo di cervello che aveva in mano e la sua testa cominciò a diventare più leggera e sembrò come se il suo corpo fosse tornato a “sentire”, solo per scomparire completamente pochi istanti dopo: sentì come un flusso di bollicine nella testa e fu una sensazione stranissima, ma certamente meno tragica di quanto si aspettasse. Si sentì euforico, si sentì bene e tutto ciò a cui riuscì a pensare era la sua voglia di lasciarsi andare; per la prima volta dopo giorni, il ricordo del volto della sua amata Amy lo faceva sorridere di gioia. La tristezza che aveva riempito le sue ore fino a quel momento e di solito lo opprimeva, ora era solo un vago ricordo e si sentì libero, sentì di poter conquistare il mondo.

Cominciò a cercare Simon ovunque per condividere con lui la sua gioia e la sue euforia, anche se si limitò a barcollare per la pista da ballo in cerca dell'uscita. Prima che potesse mettere piede fuori da quel capanno che oramai gli era già così familiare, si scontrò con Simon, portando le sue braccia sulle spalle del più grande.

-Ti ho cercato ovunque, dov'eri finito?!-

-Kieren, stai bene?-

-Mai stato meglio! Ho mangiato solo un pezzettino piccolino di cervello, ma sento di poter fare qualunque cosa!-

Simon cercò di reggerlo, visto che il più piccolo si stava completamente lasciando andare e nemmeno le sue gambe riuscivano più a tenerlo in piedi.

-Sei adorabile, lo sai?-

-Stai zitto e baciami!-

Kieren si appese al colletto della camicia di Simon e lo tirò verso di se per baciarlo e provò il desiderio di poter sentire di nuovo, per poter toccare il suo ragazzo, percepire le loro labbra e le loro lingue che si sfioravano e i loro respiri, per qualche secondo tornare vivo.

Dopo qualche istante, Kieren non si rese nemmeno conto che il suo corpo aveva cominciato a tremare, inizialmente in modo lieve, ma dopo poco come in preda a delle convulsioni e il suo senso di euforia cominciò a trasformarsi in senso di nausea. Si divincolò dalla presa del più grande, correndo verso l'uscita e accasciandosi per terra, vomitando quel liquido nero tanto disgustoso quanto doloroso da rigettare.

Mentre Kieren si appoggiò al muro, cercando di riprendere fiato, Simon lo raggiunse preoccupato e, prendendo il suo viso fra le mani, lo costrinse a guardarlo negli occhi.

-Sta tranquillo, è tutto passato, sono qui- continuò a ripetere, mentre Kieren si aggrappò alle sue spalle con uno sguardo spaventato, cercando di mettersi in piedi ma ricadendo inevitabilmente a terra.

Il suo corpo non rispose più ai suoi comandi e mille pensieri cominciarono a balenargli in testa: e se, prendendo quello stupido pezzettino di cervello, avesse annullato l'effetto della Neurotriptalina? E se si fosse trasformato nuovamente in un rabbioso e questa volta non fosse riuscito a combattere?

Si sentì stanco, confuso, spaventato, non in grado di fare qualcosa per porre fine alle sue sofferenze.

Fortunatamente per lui, quel momento di panico e dolore durò solo per pochi minuti, dopo di che riuscì a calmarsi e rimettersi in piedi. Simon non lo lasciò andare nemmeno per un secondo, sempre con le mani sul suo viso, cercando di rassicurarlo e sentendosi impotente di fronte a tutto ciò.

-Sto meglio, sto meglio..-

Il più grande lo fissò dritto negli occhi, con uno sguardo che Kieren non seppe interpretare.

-I tuoi occhi... Sono...I tuoi occhi sono marroni.-

-Lo so che i miei occhi son- Kieren si appoggiò al muro, ancora sotto lo sguardo incredulo del suo ragazzo; non aveva le lenti a contatto, come facevano i suoi occhi a essere marroni?

E ad un tratto si mise una mano sul petto e lo sentì: il suo cuore aveva ripreso a battere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dedicata a Zhinip, Marina, Andrea e Giorgia e a tutte le persone che si subiscono i miei scleri ogni giorno: grazie.

   
 
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