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L’acqua si è ormai intiepidita ed i brividi mi tirano lentamente fuori da questa innaturale pace. Vedo il soffitto bianco del bagno con gli occhi annebbiati da qualsiasi cosa Rob mi abbia rifilato oggi . Sento il suo sedere nudo contro il mio e le caviglie, immobili sul bordo della vasca da quando siamo entrati, iniziano a farmi male. Però non vorrei alzarmi. Non vorrei tirare fuori la testa dall’acqua per riempire i polmoni con il respiro che segnerà il mio ritorno alla realtà, la fine di questo tepore offerto dalla droga. Non voglio tornare ad essere Tina Fallon, spalatrice di merda di cavallo. Voglio continuare ad essere TinTin, che cavalca nuda e libera in sella a Blackout.
I polmoni bruciano e mi tiro a sedere respirando avida l’aria umida del bagno. Sorrido a Rob e mormoro un arrivederci a TinTin. La rivedrò presto. Presto sarò lei.