First Kiss.
-Ecco una stella cadente!-
-Dove!? Dove!?-
-Là.-
-Non la vedo.-
-Sparita.-
-Oh no, ne ho persa un'altra!-
Anko si lasciò cadere con uno sbuffo spazientito, era la quinta stella cadente che perdeva quella sera, no, decisamente starsene buona col naso all'insù a fissare il cielo non faceva per lei. Sbuffò mentre chiudeva le braccia sulla pancia- Tu l'hai espresso un desiderio, Kure chan?- chiese alla ragazza seduta accanto a lei.
Kurenai gettò un'occhiata verso il fondo della scarpata, dove un conosciutissimo sfaticato stava guardando le stelle stravaccato su una panchina, sorrise e arrossì fino alla radice dei capelli -Si...Si...L'ho espresso.- balbettò ravvivandosi i capelli, come faceva sempre quand'era in imbarazzo e Anko la guardava in quel modo.
-Hai 18 anni, non sei più una bambina, dovresti prendere il coraggio a due mani e andare a fargli un salutino!-la sentì dire mentre le pungolava il fianco con un piede per spingerla ad alzarsi -Lo so che gli muori dietro nee san.-
-NON GLI MUOIO DIETRO!-
-Bugiarda, ti vengono gli occhi a cuoricino ogni volta che lo guardi.-
La chunin boccheggiò di fronte alla capacità dell'amica di leggerle dentro, si era sempre ritenuta una maestra nel dissimulare i suoi sentimenti, e invece -Si, ma...- gemette diventando color pomodoro maturo-Io non ...Io...-
-Cosa? Asuma è un bonaccione come ce ne sono pochi, non ti morde mica se vai a fargli un salutino piccino picciò.-
-Un salutino piccino, picciò?-
Il colorito di Kurenai non aveva più nulla di umano.
-Si tesoro, ti alzi, gli vai vicino, lo saluti.-
-Mi alzo, gli vado vicino, lo saluto....- Kurenai annuì a ogni parola mentre Anko le si posizionava alle spalle e prendeva a strizzargliele fra le mani per farle coraggio.
-E gli dai un bel baciotto.-
-COSA!?-
Anko rise , Kurenai era più innocente di un cucciolo, adorava metterla in imbarazzo - Guarda che se continui a temporeggiare va a finire che te lo fregano sotto il naso, hai visto Suzume? Gli fa gli occhi da triglia ogni volta che lo vede!-
-Suzume?-
-Si...Trigia...Pesce lesso...Ranocchia innamorata, qualcosa di acquatico comunque.-
-Suzume.- ripetè Kurenai stavolta con odio, fissando lo sguardo alla ragazzina che stava svolazzando come un ape giuliva attorno alla panchina dove Asuma stava facendo finta di dormire- Quella...-
-Si, tigrotta!-
Anko riprese a massaggiare le spalle dell'amica- La vedi nee san?- le chiese mentre le afferrava i polsi e la costringeva a roteare le braccia per prendere fiato- Fissala bene, quella racchia potrebbe fregarti l'uomo.-
-Non è una racchia, è molto graziosa.-
-Kure come fai a essere sempre così schifosamente buona.-
Si fissarono per un attimo, era stata la naturale dolcezza di Kurenai la spinta iniziale della loro amicizia, nessuno, a Konoha aveva un cuore grande quanto il suo, Anko lo sapeva bene, nessun altro oltre lei aveva provato a instaurare un rapporto con il giocattolo rotto di Orochimaru. Riprese a farle roteare le braccia e a farle prendere aria a forza- Dicevamo...Vedi quella racchia, vuole prendersi ciò che è tuo, devi fare qualcosa.-
Si alzò, trascinandola in piedi.
Si alzò, trascinandola in piedi.
-ATTACCA! ATTACCA! ATTACCA!-
Kurenai rise- La devo ammazzare?-
-No Kure chan, devi solo marchiare il territorio.-
La spinse giù per il pendio, fino a Suzume e Asuma , Kurenai aveva preso a puntare i piedi come un asino che non vuole camminare, quando aveva capito le intenzioni dell'amica -No! NO! NO!-
-Salutalo!-
-NO!-
-Salutalo!-
-NOOO!-
Anko le pizzicò il fianco.
-C...Ciao…A...Asuma.-
-Uhn? Ciao Kurenai.-
Suzume si volse in uno svolazzo del kimono arancione-Ciao Kurenai.- salutò cortese per poi irrigidirsi alla vista di Anko, che teneva la ragazza ancora per le braccia- Tu.- disse secca.
-Io...- Il sorriso di Anko si cristallizzò perdendo di allegria e diventando una smorfia, rispondere con sorrisi a sguardi d'odio e di disgusto era diventata la sua unica arma. Non poteva certo mettersi a litigare con tutti quelli che la definivano la sgualdrina del traditore.
-Ehi.- disse Kurenai.
-Non capisco.- cominciò Suzume -Come fai.-
-A fare cosa?-
-Ad essere amica sua.-
-Perchè?-
Asuma si passò una mano fra la folta zazzera scura, Kurenai sprecava fiato ad arrabbiarsi con Suzume, la gente di Konoha ragionava tutta quel modo, accompagnati a un diavolo e sei un diavolo anche tu. Sbuffò annoiato, ah le donne...
-Perchè è la serva di Orochimaru, è una schifosa.-
-RITIRA QUELLO CHE HAI DETTO, BRUTTO MOSTRO!-
Anko scosse il capo, ma non diceva che era graziosa?
-No, è la verità.
Asuma gettò la cicca "Meglio agire prima che si vada giù di rissa" guardò le due ragazze che si guardavano in cagnesco e la terza che non sapeva che pesci prendere.-Ci andiamo a fare un giro?- disse- Mi sono rotto di guardare le stelle.-
Si passò una mano sul collo voltandosi verso le tre ragazza, Suzume squittì eccitata mentre a Kurenai crollava il mondo addosso- CON LEI!?- sembravano dire i suoi occhioni color fragola.
-Si, Asuma Kun andiamo.-
-Guarda che non parlavo con te.-
Kurenai sentì un braccio stringerle delicatamente le spalle, Anko sorrise alla mano sul suo capo, quel ragazzo le era sempre stato simpatico e ancora una volta si era dimostrato degno della sua stima - Andiamo figliole.- disse Asuma mentre costringeva le due ragazze ad allontanarsi - Fate le brave papà vi compra il gelato.-
-SIIIIII! Ne voglio uno cinque gusti!-
-Sei sicura di essere uno jonin!?-
-Jonin speciale, ragazzo...Jonin speciale!-
Kurenai ridacchiò mentre Asuma tirava su un sopracciglio- Sarà...- disse- ...a me sembri più una marmocchia! Quanto sei alta? Due mele o poco più?
Anko sollevò le braccia di scatto e Asuma corse in avanti . Fra le grida della quindicenne schivò un'ombra stesa sul prato e ...
-AHIO!-
-EH?-
Anko sollevò il capo, socchiuse gli occhi e si ritrovò faccia a faccia con Kakashi Hatake che la fissava irritato-NOOOOOOO!-
FINE CAPITOLO!