Fanfic su attori > Heath Ledger
Ricorda la storia  |      
Autore: SilL7    10/01/2015    2 recensioni
Sapete cosa vi dico?
Non mollate mai nelle cose che nella vita vi fanno sorridere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

''Thanks for all you've done
I've missed you for so long
I can't believe you're gone
You still live in me
I feel you in the wind
You guide me constantly

I've never knew what it was to be alone, no
Cause you were always there for me
You were always there waiting
But now I come home and I miss your face so
Smiling down on me
I close my eyes to see

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me

I carry the things that remind me of you
In loving memory of
The one that was so true
You were as kind as you could be
And even though you're gone
You still mean the world to me.''

(Alter Bridge -  In loving memory)


 

La pioggia batteva forte, insistente, inamovibile, contro il vetro della finestra dell'hotel.
Questo hotel sembra davvero vuoto. 
O forse, è sempre così che ti fanno sentire gli hotel? Hanno l'innata capacità di farti sentire abbandonato.
Sei tu, in una stanza sconosciuta, catapultato dentro un silenzio assordante, mentre guardi il soffitto nella penombra avvolto da lenzuola che sembrano fatte di carta vetrata.
Avete mai notato quanto siano più ruvide le lenzuola degli hotel rispetto a quelle di casa propria?
Forse lo fanno di proposito.
Si, le fanno decisamente di questo materiale volontariamente, come per invogliarti a tornare a casa, come per farti capire che il mondo, il mondo vero, non è racchiuso dentro quelle mura ricoperte di carta da parati deprimente.
Il mondo è fuori.
Fuori, da dove proviene quel battere incessante sui vetri delle gocce di pioggia che mi sta rimbombando nella testa.
Ho sempre pensato che ognuno, nella propria vita, raggiunga un momento in cui è felice e lo sarà per sempre ripensando a quel momento, a quel periodo. 
Al tempo avevo molte aspettative riguardanti il mondo, ma, in fondo, cos'è la felicità?
Si può realmente quantificare?
Si può realmente qualificare con qualcosa?
Temo di no.
Ognuno ha la propria dose di felicità, la mia in questo momento è mia figlia, e potrebbe essere la mia carriera, forse, ma solo il tempo mi dimostrerà se ho torto. Mi permetterà di capire in cosa realmente consiste la mia felicità in questo mondo o cosa credevo lo fosse, ma che in realtà mi impediva di raggiungerla.

Scosto le lenzuola, sembrano aver assunto una pesantezza decisamente anormale per un qualunque lenzuolo.
Cammino verso la finestra e chiudo gli occhi. Mi concentro sulle sensazioni.

Silenzio. Vuoto. Voglia di respirare. Voglia di urlare.

Faccio qualche passo, sentendo chiaramente le mie piante dei piedi nudi che aderiscono al pavimento freddo della stanza, mentre le mie braccia si riempono di pelle d'oca.
Apro gli occhi.
Il vetro è rigato dall'incessante guerra di gocce d'acqua che ci si sta abbattendo sopra.
Ignoro il freddo sprigionato dalle mattonelle ghiacciate del pavimento.

Ho sempre pensato che solitamente tutti sentiamo il bisogno di sentirci importanti per qualcuno. Ma la verità è che sono sempre gli altri a influire su di noi, mai noi sugli altri, o almeno, così ci sembra sempre. Ma alla fine oggi siamo come siamo grazie alla fortuna o alla sfortuna di aver incontrato determinate persone invece che altre nella nostra vita.
E ti rendi contro che hai cercato tu gli altri, molto più di quanto loro abbiano cercato te.

Mi avvicino alla finestra e mi lascio illuminare il viso dal chiarore di luna, l'unica luce che filtra nella camera creando una penombra suggestiva e spettrale al tempo stesso.

Si perde tempo a dirsi ''Spero tu sia felice'' per poi rendersi conto che quella persona è andata avanti per la sua strada e ci si rende conto che non aveva bisogno di noi per essere felice.
Il mondo non è abbastanza grande per far si che tutti lascino un proprio segno, così ci si accontenta di essere importanti per qualcuno, e che quella persona ci ricorderà, forse per sempre.
La gente ha sempre paura, di innamorarsi, paura di poter essere ferita.
Ma se ti fermi a riflettere capisci che il mondo va avanti grazie a quelli che di coraggio per innamorarsi ne hanno ancora. Innamorarsi della musica, dell'arte, del cinema, non necessariamente di una persona.
E le persone diventano ciniche, fredde, indifferenti quando hanno sofferto troppo. Usano la freddezza come scudo, verso ogni altro tipo di sofferenza.
Probabilmente è successo anche a me.
Allungo un braccio verso la maniglia della finestra e ruoto la mano provocando un suono sordo. Apro la finestra avvicinandomi sempre di più.
Ora le gocce d'acqua mi arrivavano dritte in faccia, ma non mi importa.
Non mi importa perchè se posso sentire freddo, se posso sentire la pioggia cadere sulle mie guance quasi come per logorarmi la pelle, vuol dire che sono vivo.
Sapete cosa vi dico? Non mollate mai nelle cose che nella vita vi fanno sorridere.
Ho sempre pensato che quando morirò i miei soldi non verranno con me, ma spero di aver lasciato qualcosa in questo mondo, qualcosa per cui valga la pena ricordarmi.
Spero che qualcuno sorrida, pianga, si emozioni e addirittura arrivi ad odiarmi guardando uno dei miei film.
Perché così facendo è come se mi permettesse di rivivere, almeno un po'.
Di vivere per sempre.
 Faccio un respiro talmente profondo che quasi mi brucia l'aria entrando con forza nei polmoni.
Me lo sento,
questo 2008 appena iniziato sarà davvero un anno fantastico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Preferirei non aggiungere altro.
Ciao grande.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Heath Ledger / Vai alla pagina dell'autore: SilL7