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Autore: Ovis_Chan    10/01/2015    2 recensioni
[Valdangelo!] [One Short, che di Short non ha un bel niente]
[...]Mi ero ripromesso di non innamorarmi di uno che non fosse ufficialmente gay. O almeno, bisex.
Evidentemente devo stare abbondantemente sulle palle a quel pazzo con il pannolino, perché ha deciso di rifarsi due risate, tirando
un'infinità di frecce, tutte su di me. Urrà.
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[..] ''Hey, ragazzi'' dice attirando l'attenzione degli altri '' Ho avuto una fantastica idea!'' [...]
''Perché non formiamo una band?''
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Leo Valdez, Nico di Angelo
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Se c'è una cosa che odio di più delle carte di Mitomagia messe in disordine, quella è l'amore non corrisposto.

Dopo la mia "cotta adolescenziale" per Percy, mi ero ripromesso di non innamorarmi di uno che non fosse ufficialmente gay. O almeno, bisex. 
Evidentemente devo stare abbondantemente sulle palle a quel pazzo con il pannolino, perché ha deciso di rifarsi due risate, tirando 
un'infinità di frecce, tutte su di me. Urrà.

Che poi, non poteva scegliere un altro soggetto?! Noo, ovviamente doveva farmi innamorare di Mr. casinista, dico-solo-stronzate, sexy, chiappesode sono-estremamente-etero Leo 
Valdez. No, davvero, grazie. Non bastavano tutte le seghe 
mentali -ho detto mentali, eh- che ho fatto su Percy, adesso pure 
Leo mi ci voleva?!

Dovete sapere che questa cotta non è saltata fuori dalla sera alla mattina. Io e Leo ci siamo avvicinati molto negli ultimi mesi. Abbiamo cominciato ad uscire, a inviarci messaggi, a parlare di più. Siamo diventati migliori amici, e qualcosa -almeno per me- è scattato.

Insomma, capitemi, chiunque si innamorerebbe di uno che è bello 
anche quando esce dall'officina, con la fronte imperlata da 
goccioline di sudore e con il grasso spalmato sulla faccia, 
facendo risaltare i lineamenti da elfo. Quando poi cerca di pulirsi con il dorso del guanto, anch'esso sporco, solo per 
peggiorare la situazione, tu non puoi non perderti in quel suo sguardo concentrato e nei suoi movimenti quasi meccanici. Come quando si scosta i ricci ribelli da quello spettacolo che sono i suoi occhi, quando incontrano la luce del sole. Due pozze color carbone con qualche filamento dorato, sparso qua e là, come se, al posto delle iridi, ci fosse un cielo stellato...

Sì, ragazzi, sono andato. E di brutto.

Ma il signor Caliente non può essere bravo solo nel costruire le cose. Ovviamente no! Deve saper anche suonare magnificamente la chitarra. Una festa per i miei ormoni da donna mancata.

In questo momento lo sto guardando mentre le sue dita si muovono delicate sulle corde della chitarra acustica, strimpellando un motivo latinoamericano. Passo dal fissare le sue dita lunghe e affusolate al suo viso illuminato dalla luce soffusa del fuoco. Sul suo viso campeggia un lieve sorriso, che fa andare i miei neuroni in vacanza alle Caraibi e le farfalle nel mio stomaco cercano di uscire... Anche se, forse, l'ultima cosa è più dovuta alla fame. Sicuro.

Abbiamo deciso di fare un nostro falò personale, almeno una volta alla settimana. Questa idea non poteva venire se non dalle ragazze. 
<< Renderà più unito il gruppo >> dicevano. Qui di unito io non vedo proprio niente, se non le bocche delle nostre tre coppiette.

Mentre loro slinguazzano amorevolmente, io fisso SexyValdez finire la sua canzone, per poi immergermi nelle sue fossette, non appena mi rivolge un sorriso. Quelle fossette potrebbero nascondere i segreti dell'universo, per quanto sono profonde. Non sto scherzando.

<< Heyragazzi >> dice attirando l'attenzione degli altri <
<< È un'evento da ricordare >> proclamo, suscitando le risate degli altri. 
<< Come il fatto che tu abbia pronunciato più di una sillaba. OHHHHHHHHHHH >> Touchè. 
Sbuffo girando la testa dal lato opposto, fingendomi offeso, mentre lui -lo stronzo- ride di gusto.

<< Comunque, perché non formiamo una band? >> In questo momento vorrei avere una macchina fotografica per immortalare le facce di tutti. Noto un mix di stupore, approvazione e lo sguardo adessotibuttonelTartaro e se la cosa non mi scandalizzasse così tanto, mi lascerei scappare una risata.

<< Andiamo! >> continua lui << Io so suonare la chitarra, Jason anche, Percy tu se non sbaglio sai suonare il basso e Frank la batteria. Saremo un gruppo fantastico, faremo cover delle nostre band preferite e ci chiameremo "i semidei più sexy del mondo". >> Leo. Sparati.

<< Io ci sto >> dice Percy assecondato dagli altri due. Ma sono andati tutti dallo stesso spacciatore?! No perché, voglio anche io quella roba. 
<< Ci serve solo un cantante >> conclude Frank girandosi verso di me.

No, belli, non guardate me. Non ci penso proprio a rendervi partecipi delle mie doti canore.

<< Ehm... Mi dispiace, ma io non so cantare... >> provo a dire, con voce meno imbarazzata possibile. Odio avere gli occhi di tutti puntati addosso. 
<< Oh ma non dire stupidaggini >> continua Percy << Ti ho sentito nelle docce e hai una voce degna di un figlio di Apollo >> Dannato. Pesce. 
<< Sul serio?! >> chiede Leo. Che c'è, Valdez? Ti sembra strano che io sappia cantare? Tsk, ringrazia che io sia una sassy diva solo interiormente... Ma che sto dicendo?! 
<< Dai, facci sentire qualcosa! >> mi implora Jason. Ma farvi una piantagione di cavoli vostri no, ah?! 
<< N-non ho la base e non so se Leo conosce le mie stesse canzoni >> 
<< Prova a nominarne una, baby. Potrei stupirti >> mi dice, facendomi l'occhiolino.

No, no, no, no. Tu a me l'occhiolino non lo fai, specialmente se mi chiami "baby" facendomi salire i brividi su ogni vertebra presente nel mio corpo, okay?! Okay.

Ma adesso non posso tirarmi indietro, perciò butto lì la prima canzone che mi viene in mente e, con tutta la fortuna che ho dalla mia parte, è una delle sue canzoni preferite. Tu guarda un po' il caso, eh.

Lui comincia a suonare la piccola introduzione, così mi rassegno, chiudo gli occhi, prendo un profondo respiro e comincio.

"I'm always screaming my lungs out 
Till my head starts spinning. 
Playing my songs is the way I cope with life. 
Won't keep my voice down. 
Know the words I speak are the thoughts I think out loud. 
I like to keep things honest. 
I'm a safe bet like your life's staked on it. For real. 
I'd hate to keep you all wondering. 
I'm constant like the seasons 
I will never be forgotten, man. 
Let's leave no words unspoken 
And save regrets for the broken. 
Will you even look back when you think of me? 
All I want is a place to call my own, 
And mend the hearts of everyone who feels alone 
Whoa 
You know to keep your hopes up high and your head down low. 
Keep your hopes up high and your head down low." *

Dopo il primo ritornello sento la chitarra di Leo venire meno, piano piano, fino a fermarsi, lasciando un muto silenzio, interrotto solo dai nostri respiri.

Mi giro verso di lui che mi fissa a bocca aperta.
<< So di non essere bravissimo, ma c'era bisogno di fermare così la musica? >> gli chiedo palesemente offeso. 
<< Non sei bravo?! Nico, sei formidabile! Bene, abbiamo trovato il frontman della nostra neo band! >> mi risponde entusiasta, gettando un braccio sulla mia spalla e avvicinandomi a lui. Spero che non mi si noti, perché in questo momento sento le mie guance andare in fiamme.

***

Voi pensate che la storia della band sia una delle solite cazzzate di Leo, vero? Beh, mi dispiace deludervi, ma lui l'ha presa abbastanza sul serio. Ha stressato Chirone per una settimana, affinché gli concedesse una sala per le prove e dell'attrezzatura adatta.

Il centauro, per levarselo dalle scatole, l'ha assecondato, ma lui, non ancora soddisfatto, l'ha implorato in ginocchio di farci esibire, almeno con una canzone, dopo la prossima Caccia alla Bandiera. E ovviamente Chirone ha detto di sì, firmando così la mia condanna a morte.

Oh dei, grazie per il vostro sostegno, davvero.

Ed il fatidico giorno è arrivato.

Sono pronto, ce la posso fare, li conquisterò, sono un animale da palcosce- seh, 'sto cazzo, io mi trasporto in Cina e non mi faccio più vedere.

Sono ansiosissimo. La Caccia alla Bandiera è finita con la vittoria della squadra rossa e tutti sono al padiglione, vicino al piccolo palchetto che le driadi ci hanno aiutato ad allestire, mentre io sto tremando dall'ansia. Letteralmente.

Mi trovo nella foresta, non molto lontano dagli altri, appoggiato al tronco di un albero. Respiro affannosamente e non riesco a calmarmi. Mi sta venendo un attacco di panico, cazzo!

Neanche la musica riesce a farmi rilassare, specialmente se la canzone che di solito mi calma, è quella che dovrò cantare davanti a tutti i ragazzi del campo.

Abbiamo optato per All I Want degli A Day To Remember, la stessa che ho cantato una settimana fa al falò, visto che anche gli altri la sapevano già suonare.

Leo ha detto che un po' rispecchia noi semidei, poiché, prima di arrivare al campo, sentiamo di non appartenere al mondo mortale e continuiamo a cercare un posto che sia nostro.

Ma a me serve un sacchetto per vomitare. Sto seriamente rivalutando il pensiero di trasportarmi in Cina. Andiamo, è un bel posto, il cibo -tranne per i gatti e i cani fritti- è discreto, a Shanghai c'è un McDonald's ogni due metri, perciò Happy Meal a volontà. Non è così male.

<< Heeeeeeey >> sento un braccio circondarmi le spalle e una cascata di ricci mi spunta di lato.

Salto in aria per lo spavento, con il cuore che ha ormai messo l'acceleratore. E chi l'aveva sentito!

<< So di essere di una bellezza disarmante, ma non fare così >> dice Leo soffocando una risata. 
<< Oh, ma sta zitto >> gli do una lieve spinta con il gomito, continuando ad indossare la mia maschera di impassibilità.

Ultimamente sorrido troppo spesso, non va bene. Ne va della mia reputazione da figo misterioso.

Ride -dannazione a lui- e mi circonda di nuovo con il braccio. 
<< Pronto per il grande show? >> 
<< Credo proprio che darò forfait >>

Alzo un sopracciglio non appena vedo il suo sguardo. Mi lancia un occhiata come se avessi appena detto che voglio distruggere il mondo e rovesciare l'Olimpo.

Si fa improvvisamente serio e mi si mette di fronte, avvicinandosi pericolosamente. << Stai scherzando, vero? Andiamo Scary Boy, fallo per le ragazze >> dice ritornando con il suo sguardo da imbecille.

Sì, le ragazze, ceeerto.

<< Immagina >> e alza la mano guardando un punto indefinito del cielo, come se avesse appena avuto una visione. E io, stupido, che guardo quel punto insieme a lui. << Maree di fan urlanti che ci lanciano i loro reggiseni sul palco e io e te, per farle impazzire ancora di più, che ci strappiamo le magliette e vediamo i loro ormoni viaggiare alla velocità della luce. Fantastico, no? >>

Guarda, se ti strappi la maglietta sul palco, credo proprio che quegli delle ragazze non saranno gli unici ormoni a sfasare. Ma alzo semplicemente le spalle per assecondarlo.

Sorride, mi afferra il polso e inizia trascinarmi verso il palco. 
Lo show ha inizio.

***

Abbiamo deciso di non presentarci, considerando il fatto che non siamo riusciti a trovare un nome decente con Leo che proponeva roba tipo: "Leo Valdez è il più sexy del gruppo". Così gli altri cominciano subito a suonare l'introduzione. Bevo un sorso d'acqua molto velocemente e comincio.

Vedo le facce dei ragazzi del campo passare dallo shock all'apprezzare la canzone e, per fortuna, la mia voce. Qualcuno comincia a saltellare a battere le mani, così, durante la parte strumentale, faccio la grande cazzata di girarmi verso di Leo, che alternatamente guarda me e la chitarra.

Sorrido. Non è uno dei miei soliti sorrisi che sembrano più dei ghigni. È un sorriso sincero, simile a quelli che Leo spesso mi rivolge. Lui rimane un po' spiazzato, ma poi fa una cosa che lascia spiazzato me.

Si avvicina lentamente, fino ad arrivare faccia a faccia con me. Riesco a sentire il calore del suo fiato. Dopo qualche secondo passato a fissarci negli occhi, lui appoggia la sua fronte sulla mia, mimando con le labbra un: "sei fantastico". Ma probabilmente è tutto frutto della mia immaginazione. La musica si fa un po' più lenta. La mia mano si muove da sola e afferra i capelli di Leo, mentre l'altra avvicina il microfono alla mia bocca. Non so come faccia a ricordarmi il testo della canzone con la sua bocca a così pochi centimetri dalla mia. Rimaniamo così fino a quando la musica non riprende il suo normale ritmo, per poi finire la canzone poco dopo.

I ragazzi del campo ci applaudono, entusiasti, ma adesso non me ne frega niente. L'unica cosa che voglio, è capire il perché di quel gesto.

***

<< Dai Nico, gioca con noi al gioco della bottiglia. Che male ti può fare?  >>
Sìì, che male mi può fare, guardare Drew che si fa infilare due centimetri di lingua in bocca? Ragazzi, vi do 10 per la simpatia.

Mi sto mordendo il labbro talmente tanto forte per il disgusto, che non mi stupirei se ne uscisse del sangue. Intanto, sotto gli schiamazzi di tutti, guardo Leo seduto accanto a me. Anche lui, con aria visibilmente disgustata guarda la scena e mi lancia un'occhiata nervosa.

Non mi ha ancora dato una spiegazione per quello che è successo due sere fa allo spettacolo. Ogni volta che provo a chiederlo, cambia argomento, facendomi salire i nervi. Certe volte vorrei farlo inseguire da un esercito di scheletri.

Dopo essersi asciugata i litri di saliva agli angoli della bocca, la ragazza gira di nuovo la bottiglia e questa volta, sorpresa sorpresa, punta dritta dritta verso di me.

<< Niico~ >> dice con una voce così stucchevole da farmi venire il voltastomaco << Obbligo o verità? >> Verità, verità, verità.

<< Obbligo >>

Coglione. Nico, sei un coglione.

Non so perché ho scelto obbligo, forse per attirare l'attenzione. Fatto sta che ci sono riuscito al cento per cento, viste le facce sconvolte di tutti -specialmente di Leo, che mi guarda come se fossi impazzito.

Drew sorride malefica ed annuncia:

<< Ti obbligo a farti baciare da Leo >>

lurida figlia di una... Dea, stavo dicendo dea.

Odio lei e tutti i suoi seguaci che si divertono ad accoppiare e scoppiare noi poveri ragazzi. Penso, dopo quello che è successo sul palco, che voglia farlo anche con me e con Leo.

Stronzetta.

<< Drew, guarda non mi sembra il caso. >> cerco di dirle il meno imbarazzato possibile. Missione fallita.

<< Ohw, andiamo, è solo un bacetto. >>

Leo, dammi una mano ti prego.

<< Già, Scary Boy. Non vorrai tirarti indietro? >>

Ma allora sei stronzo!

Ormai non ci posso fare più niente. Leo si avvicina a me e mette una mano dietro la mia schiena. Merda, merda, merda.

Mi sento le guance infuocate, il cervello si è fuso in una pappetta rosa, il cuore perde un battito non appena mi alza il viso, prendendomi il mento con l'indice e il pollice. Chiudo gli occhi e serro le labbra talmente tanto forte da farle diventare bianche. Cioè, più bianche. Poi... Il buio.

Un odore di lavanda mi assale e due morbide strisce di carne si posano sulle mie labbra. Comincio a rilassarmi e allento la pressione tra le palpebre e le labbra.

Il profumo di Leo è praticamente diverso da come me lo immaginavo. È il delicato profumo dei fiori viola della lavanda e il pungente odore della legna bruciata. Mi sfiora come se avesse paura di rompermi, come se fossi la cosa più delicata e fragile che abbia mai avuto tra le sue mani. E questo non fa altro che farmelo desiderare ancora di più. Spingo le mie labbra contro le sue e me le schiude con un tocco della lingua. Dei, quanto è bravo a baciare.

Le nostre lingue si incontrano e soffoco un sorriso sulle sue labbra. Sono mesi che aspetto questo momento. Sento il suo sapore di cioccolato, mischiarsi con il mio, un po' più amaro. È forse, la cosa più buona che io abbia mai assaggiato in vita mia e non voglio che smetta.

Continuiamo per qualche altro secondo, fino a quando non manca il fiato ad entrambi. Ci stacchiamo, ma la distanza è talmente minima che i nostri aliti si mischiano. Decide di mordermi il labbro inferiore per completare il lavoro di prima, facendomi uscire un rivolo di sangue.

<< Scusa >> mi sussurra. Io ho completamente dimenticato come si parla. Solo ora mi accorgo dei fischi e delle risate degli altri.

Che stupido.

Sento qualche commento come "Che ricchione che è quel Nico" oppure "Guarda che checca". 
No, vi prego, non di nuovo.

Mi stacco da lui toccandomi il labbro e resto con lo sguardo basso. So che potrei confondermi con i capelli di Rachel, in questo momento. Corro verso la mia cabina, nonostante i richiami degli altri.

Vi prego, lasciatemi morire sottoterra.

***

Non ho chiuso occhio. Non ho osato chiudere occhio. Sento ancora il sapore di Leo e ogni volta che ripenso a quello che è successo, comincio a ripassare il calendario con i santi cristiani. L'ho già detto che odio la mia vita?

Sono mesi che ho una cotta per il ragazzo della manutenzione e di certo non immaginavo così il mio primo bacio. Cioè, il mio primo bacio, davanti l'intero Campo Mezzosangue. E se ripenso ai commenti di ieri sera...

Sento gli angoli degli occhi pizzicarmi. Per tutta la notte le lacrime hanno minacciato di uscire, ma le ho sempre ricacciate indietro. Non voglio dare soddisfazioni a quei quattro deficienti della casa di Ares.

Non sanno che nell'antica Grecia erano quasi tutti gay?! Andiamo! Perché devono venire a rompere le scatole a me?!

Ma più ci ripenso, più mi salgono gli istinti suicidi.

Dov'è il cianuro quando serve?! Ah, fa niente, mi soffoco nel cuscino.

Mi giro a pancia in giù e mi alzo sui gomiti. Cuscino, sto arrivando. Mi tuffo di faccia sulla morbida superficie e soffico un urlo, che, però, esce lo stesso.

Sospiro e guardo l'orologio. 14:30 . Non m sono neanche accorto che fosse così tardi

Ho una fame pazzesca, ma non ho voglia di uscire. E se lo incontro? No, non se ne parla.

...

Oh ma andiamo! Nico, fai l'uomo! Odio quando ti comporti come una donna mancata, quindi alza il fottuto culo e affronta il mondo! Fanculo Leo Valdez.

Sotto consiglio del mio cervello, mi sciacquo la faccia ed esco a passo spedito dalla cabina numero 13. Adesso me ne pesco un altro e questa volta possibilmente gay.

Ma non faccio neanche in tempo a superare la soglia della porta, che sento una voce provenire di lato, dalla cabina vicino alla mia.

<< Heeeeey, Nico~ >>

Mondo, fottiti. 
Con affetto, Nico Di Angelo.

Mi giro e trovo un Valdez selvatico come mai visto. Ha gli occhi cerchiati da linee nere e viola, perciò deduco che neanche lui abbia dormito.

Lo saluto con un cenno della testa e abbozzo un sorriso.

<< Brutta nottata? >> gli chiedo, mentre mi perdo in uno dei suoi sorrisi imbarazzati.

<< Nah. È solo un esperimento per vedere se sono sexy anche con le occhiaie >>

Alzo gli occhi al cielo. Quel ragazzo è impossibile.

<< Ma era inutile, visto che Leo Valdez è sempre sexy. >>

Davvero Leo? Guarda non me ne ero proprio accorto. Gli sorrido di rimando e rimaniamo in silenzio per qualche minuto.

Ultimamente sto cominciando a trovare davvero interessante la punta delle mie converse consumate. Un po' grigie e logore, ma sempre belle.

Leo sospira e comincia a grattarsi il collo . << Penso... Penso che io e te dobbiamo parlare. >> 
Annuisco piano e lui mi prende per mano, trascinandomi nella foresta. Non faccio neanche caso al gesto, con tutte le cose imbarazzanti che sono successe in questi pochi giorni.

***

Mi porta in un punto abbastanza profondo. La vegetazione è fitta ed il caldo sole d'estate non riesce a trasparire attraverso le foglie degli alberi. Il vento soffia creando una dolce musica, forse l'unica cosa bella in questo momento.

Già, perché neanche la vicinanza di Leo, che, nonostante sia di fronte a me, continua a tenermi la mano, riesce a far sparire questa sensazione di delusione e di vergogna che ho dentro.

Perché so cosa vuole dirmi Leo.

So che non vuole più avere rapporti con me, perché, sinceramente, chi vorrebbe essere ancora amico di uno come me? Di uno che ha più amici morti che vivi? Ma soprattutto di uno a cui piacciono i ragazzi?

Congratulazioni, Nico. Hai rovinato mesi di una splendida amicizia.

<< Senti >> le parole mi escono di bocca mentre ritraggo la mano dalla calda presa di Leo << So già cosa vuoi dirmi e... Se vuoi allontanarmi, fallo. Ci sono abituato. >>

<< Cosa? Nico aspett- >>

<< No. Tu hai la tua vita, una marea di ragazze che ti vengono dietro. Non... Non puoi stare dietro ad un imbecille come me. Perciò, fai quello che devi. Vattene, mandami a fanculo, insomma, quello che vuoi. Mi dispiace solo di essermi innamorato di te, di aver rovinato quello che si era creato, di aver- >>

<< Oh ma sta zitto imbecille! >> mi riprende per mano ed io sento di nuovo quell'odore di lavanda bruciata e quel sapore di cheescake.

Le parole mi muoiono in bocca, non appena capisco quello che sta succedendo. Mi sta baciando. Sento le braccia di Leo ancorarsi sui miei fianchi. Io gli prendo il viso tra le mie mani ricambiando il bacio. Il bacio, cominciato come un normale bacio a stampo, diventa via via più passionale. Lui comincia ad accarezzarmi la schiena, mentre mi appoggia all'albero più vicino. Le nostre lingue si incontrano ed io ne voglio sempre di più. Non ci posso credere...

Mi ha baciato! Mi. Ha. Baciato...

E mi ha chiamato imbecille!

Ci stacchiamo per mancanza d'aria, io ancora scosso e lui con un sorriso ebete stampato in faccia.

<< Tu a me imbecille non mi chiami >> faccio offeso, per poi vederlo scoppiare in una fragorosa risata che contagia anche me.

È fantastico vedere il ragazzo che ti piace ridere abbracciato a te. È come se per una volta tutto stesse andando per il verso giusto e se ripenso a tutto quello che è successo negli ultimi giorni, sì, rifarei ogni singola cosa, dall'arrossire ogni tre per due, al bacio al falò, con eventuali commenti.

Perché se è questo il risultato, dei commenti non me ne frega un bel niente.

 

*più o meno la voce di Nico me la sono immaginata così: http://youtu.be/cdKaO1qp4jk



Volevo fare una Valdangelo perché quei due sono troppo belli. Volevo fargli fare una band, perché mi sembrava figo. Perciò ho unito le due cose per dare vita allo schifo che più schifo non si può. Spero di non aver fatto Nico troppo OOC, ma io me lo sono immaginato esattamente così: dentro è una sassy diva mancata, fuori invece una poker face ambulante. Mi dispiace se l'ho completamente sbagliato.

Don't kill me, I love youuu!

Anyway salve a tutti! Mi chiamo Ovis e questo è il mio debutto su questo magnifico fandom! Se siete arrivati fino alla fine o siete molto coraggiosi o sietem pazzi. In entrambi i casi vi meritate un biscotto *lancia biscotto* 
Spero davvero che la storia vi sia piaciuta. Se vi va lasciate un commentino (Anche per dirmi che faccio schifo, eh) 
Spero di poter continuare a scrivere qui senza che nessuno mi uccida, sooo... Grazie per aver letto! Alla prossima!

Ovis :3

P.S. La storia è stata pubblicata anche su Wattpad :3 

   
 
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