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Autore: sara2172    10/01/2015    1 recensioni
Spesso, quando si ha paura di affrontare i veri affetti, ci si nasconde dietro degli espedienti, come il lavoro. Questo è quello che fa Sara, fotografa della Byblos Inc. di Londra dopo i 10 giorni più intensi della sua vita: tra alti e bassi riesce a conoscere delle persone che, assieme ai suoi due migliori amici, le staranno vicino e si preoccuperanno per lei.
Da uno dei capitoli:
'X- "Ma chi cazzo credi di essere?! Solo perchè hanno detto di conoscerti non vuol dire che sia veramente così! Gli fai solo pena, lo capisci?!" chiede spingendomi di nuovo, ma stavolta cado all'indietro battendo una culata assurda sul pavimento. Sento poi due braccia che si infilano sotto le mie ascelle e mi aiutano ad alzarmi, mi giro e trovo Harry che continua a sorreggermi.
H- "Non ci fa pena! Abbiamo detto che la conosciamo perchè è così, non abbiamo mentito! E comunque lei non la devi toccare, o te la vedi con me!" dice con tono aggressivo.
S- "Harry, non ho bisogno che mi salvi. Posso benissimo cavarmela da sola."
Lo- "Ne abbiamo già parlato due anni fa. Tu hai bisogno di noi, come noi di te." dice serio al microfono.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Ho accettato. La fiducia di Micki in me e il discorso di Lily alla fine mi hanno convinta, così la sera stessa della rischiesta di Micki l'ho chiamato e gli ho detto: "Va bene, ma se muoio per lo stress lavorativo mi paghi te il funerale!". Lui, dopo aver riso, ha accettato.
Quindi ora, alle 7.30 del mattino, mi sto dirigendo in ufficio per una riunione tra i grandi capi e immagino che Micki annuncerà la rilevazione della società da parte sua e, essendo sua socia, anche da parte mia. Solo ora ho realizzato che anche io dovrò contribuire alla spesa della rilevazione dell'azienda. Inoltre, passerò da semplice fotografa e giornalista a co-dirigente dell'azienda. Credo che tutti i miei colleghi inizieranno ad odiarmi, conoscendoli. Non c'è nessuno così geloso e voglioso di potere più di loro.
"Dio, che agitazione!" penso. Forse se la smettessi di pensare alla stronzaggine dei miei colleghi riuscirei ad essere più calma.
Per fortuna due minuti dopo arrivo in agenzia; prendo l'ascensore e salgo al 5° piano, quello dedicato ai boss. Attraverso il lungo corridoio seguendo le voci che rimbombano. Svolto l'ultimo angolo a sinistra e attraverso gli ultimi 10 metri che mi dividono dalla sala riunioni. Entro mentre tutti mi guardando straniti, compreso Will che saluto con un cenno della testa, e scorgo Micki già seduto al tavolo che rilegge dei fogli. Appena mi siedo accanto a lui sobbalza e si gira osservandomi. Io gli sorrido e mi sistemo meglio sulla sedia.
Micki tossisce pregando gli altri a sedersi ed inizia la riunione.
Nei primi 40 minuti hanno parlato i boss (beh, ex boss) del fallimento e dei problemi amministrativi che hanno avuto poi, finalmente aggiungerei, danno la parola a Micki.
M- "Dati i problemi che ha quest'azienda ho voluto attuare una procedura di rilevazione a cui contribuirà anche la qui presente Sara Manzone." dice lui indicandomi con la mano e sorridendomi.
B- "Cosa vorrebbe dire? Lei ora è tua socia, quindi?" chiede John Beckintosh, uno dei boss della vecchia, ormai, amministrazione. Micki annuisce soltanto.
Nessuna reazione tra i presenti.. Per i primi 2 secondi. Poi ecco Will che, rispettando le sue maniere da ignorante cafone, si alza e inizia praticamente ad urlare contro Micki.
W- "Ma come ti è saltato in mente?! Sono io qui il più vecchio, l'anzianità è mia, quindi il posto tocca a me! Non a quella ragazzina ignorante!"
Wow. Questa non me l'aspettavo da Will. Evidentemente l'ho giudicato troppo bene negli ultimi due anni e mezzo.
M- "Signor Harris, l'azienda l'ho rilevata io, dunque le decisioni in merito ai miei soci le prendo io. Mi aspettavo che ci fosse del malcontento tra i colleghi, ma dovranno anche capire che ora il capo sono io." disse Micki glaciale.
Momento di silenzio imbarazzante e io me ne sento responsabile. "Per forza, tutti avrebbero voluto il mio posto" penso.
T- "E ora lo sarà anche Manzone, il capo." dice Frank Turville, l'altro vecchio capo, osservandomi.
M- "Esatto. Lei continuerà comunque a fare servizi fotografici ed interviste, ma l'ho voluta anche come socia quindi sì, svolgerà molteplici compiti. I documenti glieli farò firmare a riunione conclusa." dice con tono che non ammette repliche.
Non avevo mai visto Micki sul posto di lavoro così professionale e serio. Di solito, anche durante i servizi fotografici, scherziamo sempre.
Gli ultimi 10 minuti sono stati occupati dalla voce di Micki che annunciava i prossimi progetti. Dopodichè Micki dichiara la riunione conclusa.
"Alleluja!" penso. Non ne potevo più: Will non ha smesso di guardarmi come se volesse che dai suoi occhi venissero sparate delle palle di fuoco, e la cosa non è che mi abbia proprio messa a mio agio, ecco. Si prospetta un duro periodo se tutti avranno la sua reazione.
Rimasto solo io e Micki io tiro un sospiro di sollievo e lui ride.
S- "Che c'è?!" gli chiedo dandogli una spallata amichevole.
M- "Nulla, solo che da dopo l'intervento di Harris ho sentito il tuo corpo sempre più teso, tutto qui." dice mettendo dei fogli nella sua cartellina e prendendone degli altri.
S- "Ma dai?! Dimmi che hai visto anche tu le occhiate infuocate di Will verso di me!" gli dico io nervosa ma anche divertita. Lui ridacchia, segno che sì, le ha notate.
Subito dopo mi mette i documenti per la rilevazione e l'associazione sotto il naso, accompagnati da una penna a sfera. Io prendo un bel respiro e inizio a firmare dove lui mi dice; dopodichè riordina i fogli e li mette nella sua cartellina, assieme a quelli che aveva utilizzato per la riunione dicendomi che mi porterà le copie nel pomeriggio.
S- "Spero solo che non la prendano tutti così sul personale, perchè altrimenti sarò linciata nel giro di 1 mese e mezzo!" dico io ironizzando, anche se in realtà un pò di preoccupazione c'è. In fondo tutti sanno che io non ho esperienze di amministrazione di un'agenzia.
Micki evidentemente nota la mia fronte aggrottata, perchè subito mi abbraccia accarezzandomi la schiena con una mano.
M- "Stai tranquilla, so che andrai benissimo" mi sussurra nell'orecchio. Ci stacchiamo a io gli sorrido per irngraziarlo della fiducia che ripone in me.
Lui prende il cappotto, la sciarpa ed il cappello e si avvia per uscire dalla sala. Si volta un'ultima volta e mi saluta facendo ciao ciao con la mano; saluto che io ricambio.
Ora sì che si inizia a ballare" penso mentre mi accascio sulla sedia su cui ero fino a 5 minuti prima.

La sera arrivo a casa che sono stanca morta: dopo la fine della riunione sono scesa al 3° piano e sono andata alla mia scrivania. Ho parlato per 15 minuti con la centralinista di XFactor perchè non voleva dirmi quando iniziasse il tour. Così alla fine le ho semplicemente chiesto se i concorrenti fossero liberi per altri 7 giorni e lei alla fine ha ceduto e mi ha detto che il tour sarebbe iniziato tra 2 settimane, cioè mercoledì 6 aprile. "Non poteva dirmelo prima?! A cosa è servito? Magari voleva solo parlare un pò o fare la difficile.." penso confusa.
Comunque sia, dopo aver constatato di avere liberi i 3 finalisti, ho chiamato i loro manager e ho fissato date e luogo per interviste e servizi fotografici. Peccato che sono stata costretta a dividere in due il progetto per ognuno di loro perchè hanno le prove per il tour di XFactor. Così ho buttato giù date e orari degli appuntamenti e mi sono resa conto che mi sarebbero serviti almeno altri 2 giorni per fare tutto bene. Quando poi è arrivato Micki nel pomeriggio per portarmi le copie dei documenti firmati stamane, gli ho esposto il problema e lui mi ha detto che andava bene, dato che non aveva considerato le prove che i concorrenti stavano facendo. Quindi gli appuntamenti sono diventati:

(Domani: (23/03/11 martedì: Butto giù le domande da fare per tutti)

Dopodomani: (24/03/11 mercoledì)
-Intervista a Rebecca Ferguson alle 13:45 durante la pausa pranzo.
-(Mentre Rebecca fa le prove, butto giù delle idee per il servizio fotografico.)
Tra due giorni: (25/03/11 giovedì)
-(Vado agli studi già dal mattino per controllare che sia tutto pronto.)
-Alle 16.15 faccio il servizio fotografico a Rebecca.
Tra 4 giorni: (27/03/11 sabato)
-Alle 15:15 faccio il servizio fotografico ai One Direction.
Tra 6 giorni: (29/03/11 lunedì)
-Intorno alle 17.30 intervisto i One Direction.
Tra 7 giorni: (30/03/11 martedì)
- Alle 14.15 intervisto Matt Cardle, il vincitore.
Tra 8 giorni: (31/03/11 mercoledì)
-(Vado agli studi dalle 6:30 per controllare che ci sia tutto il necessario e che sia tutto a posto.)
-Alle 10.00 faccio il servizio fotografico a Matt.   

"Diventerò pazza" penso riguardando la scaletta dei progetti.
Alla fine non ho ancora guardato bene alcune clausole del contratto con Micki, ma stasera proprio non ne ho voglia.
Ma- "Ehi, come è andata oggi?" mi chiede mia madre dopo che l'ho salutata.
S- "Bene.. Micki ricambia il saluto, comunque." le dico mentre cerco di che cibarmi nel frigo in cucina.
M- "Ah, lo hai visto anche oggi?" mi chiede confusa; ed io solo oa mi rendo conto di non averle ancora raccontato nulla dell'agenzia etc.. .
S- "Sì, abbiamo avuto una riunione stamattina presto: Micki ha rilevato l'agenzia perchè stava fallendo, e ha chiesto a me di essere sua socia" le dico affacciandomi al salotto.
Lei salta su dal divano e sorride come un'ebete.
Ma- "Sono contenta per te amore mio! Ma.. Aspetta: e ora quindi non fai più servizi fotografici?" mi chiede aggrottando le sopracciglia.
S- "Sì sì, solo che ora amministro anche l'agenzia assieme a Micki." le rispondo io mentre torno al mio amato frigo, e lei mi segue.
Ma- "Oh cacchio! Quindi adesso morirai per stress da lavoro!" mi dice mia madre sorridendo.
Io mi volto di scatto verso lei.
S- "E' esattamente ciò che ho detto anche io a Micki, ma ho aggiunto che, se dovessi morire veramente per quello, lui mi avrebbe dovuto pagare il funerale." le dico sorridente mentre lei scoppia a ridere.
Ma- "E lui che ti ha risposto?" mi chiede curiosa.
S- "Ha detto: <>".
Guardo mia madre come per dirle: "Ora mi fai mangiare?". Lei mi sorride e mi prende da dentro il forno delle lasagne. L'unica cosa che faccio è spalancare la bossa come un'idiota ed iniziare a saltellare ringraziandola per quel ben di Dio.
Prendo un piatto, metto dentro una bella porzione di lasagna e mi siedo a tavola iniziando a mangiare.
S- "Ah, tra l'altro Micki mi ha anche dato 3 nuovi progetti completi", dico sottolineando il 'completi', "da finire entro 10 giorni" le dico guardandola con aria esterrefatta.
Lei, per tutta risposta, mi scoppia a ridere in faccia.
Ma- "Lo ha preso sul serio il suo nuovo lavoro, non ti pare?!" mi dice ancora ridendo.
"Che palle!" penso rassegnata.

Il giorno dopo l'ho passato tutto a costruire per bene le interviste e a riguardare (per la 100° volta) i video e gli ExtraFactor per avere maggiori informazioni su di loro e le loro perfomances.
Così il mattino dopo sono partita con un borsone per i miei effetti personali, ed un altro borsone con la macchina fotografica, gli appunti e tutto ciò che mi sarebbe servito per il lavoro, compreso il mio Notebook. Ogni volta che ho un lavoro fuori Londra prendo armi e bagagli (beh, solo bagagli se le persone che devo intervistare mi sono simpatiche) e mi trasferisco in un Hotel del luogo delle interviste. Preferisco così perchè se c'è un'emergenza, magari un'intervista anticipata, almeno sono già lì. Ho anche già fatto un giro di ispezione di Cardiff (è qui che si terranno i concerti di XFactor e quindi dove si trovano i concorrenti) e ho memorizzato la strada da fare dall'Hotel agli studi.
Ora invece sono al ristorante dell'Hotel per pranzare, cosa che ho praticamente finito, quando mi accorgo che non ho avvisato Lily della mia partenza, così decido di chiamarla nel pomeriggio, dopo l'intervista a Rebecca perchè tra mezz'ora devo iniziare a lavorare.
Finito il mio rosbiff prendo la borsa e salgo al 2° piano, entro nella mia camera, prendo il borsone con macchina fotografica etc.., e scendo in strada avviandomi alla mia macchina.
Dopo 10 minuti di strada parcheggio nel retro degli studi, faccio vedere il mio tesserino dell'agenzia al tizio grande e grosso che controlla l'entrata posteriore, comunicando di avere delle interviste da fare. Dopo aver controllato, King Kong mi fa entrare augurandomi buon lavoro, e io ricambio. "Sembra simpatico" penso mentre mi avvio alla ricerca di Rebecca. Dopo 5 minuti di folle gironzolio alla ricerca della donna, finalmente mi imbatto in una porta con sopra scritto "Rebecca". Sento degli schiamazzi e finalmente penso di essere nel posto giusto.
"Mio Dio, grazie!" penso già stanca di stare lì dentro.
Busso e entro dopo aver sentito molteplici "Avanti!" tra cui un paio di "Indietro!" e delle risate.
Così entro e rimango due secondi spaventata dalla quantità di gente che ritrovo in quella stanza.
La stanza è luminosa grazie ai vari neon appesi al soffitto; le pareti sono bianche e la stanza è abbastanza grande da contenere due divani grandi, anch'essi bianchi, un tavolo in vetro patinato da 10 persone ed un tavolino piccolino in legno scuro di fronte ad uno dei due divani.
In un angolo della stanza noto tre uomini ben vestiti che mi scrutano come se avessi una mucca che mi volteggia sulla testa; al tavolo c'è Rebecca che sta mangiando un panino assieme ad un'altra donna ed un uomo che non riconosco e a Matt (anche lui sta mangiando un panino).
Sui divani invece noto Nick Grimshaw, Niall, che ha un piede poggiato sul tavolino scuro di fronte a se, una donna dai capelli biondo platino lunghi e Louis. Mentre sull'altro divano trovo Liam, Harry (che mangiano della pizza, come Niall, Nick e la donna misteriosa) e Zayn che messaggia.
Rivolgo, più alla stanza che a loro, un sorriso imbarazzato.
S- "Salve, io sono la fotografa e giornalista della Byblos Publishement Inc. Nei prossimi 10 giorni devo intervistare e fare dei servizi fotografici ai 3 finalisti." dico e subito dopo inizio a mordicchiarmi il labbro inferiore nervosamente. Nessuno reagisce, tutti continuano a fissarmi, tranne Niall e Liam, che si scambiano uno sguardo preoccupato.
S- "Vi hanno avvertito i vostri manager, sì?" chiedo rivolta a Matt e Rebecca. Loro aprono la bocca per parlare ma uno dei tre uomini nell'angolo della stanza si fa avanti.
M1- "Sì che li abbiamo avvertiti, signorina Manzone." dice guardandomi truce. Ha i capelli ingrigiti ed è leggermente stempiato. "Non mi piace questo tipo" penso subito.
Io gli porgo la mano per presentarmi, anche se ovviamente lui sa già come mi chiamo, ma rimane a mezz'aria; il tizio non rivolge nemmeno mezzo sguardo alla mia mano, così io la riabbasso tenendola lungo il fianco.
M2- "Noi tre siamo i manager dei signori Horan, Payne, Tomlinson, Styles e Malik." mi dice il secondo dei 3 uomini 'dell'angolo'. Questo sembra un attore degli anni Trenta: ha i capelli visibilmente tinti neri, la riga da un lato e capelli ben gellati e pettinati.
Stavolta decido di non farmi nemmeno la figura di quella che è di troppo, così non gli tendo nemmeno la mano.
S- "Beh, piacere..." tento di continuare la frase, ma il primo uomo mi interrompe. Stavolta un pò tutti si scambiano sguardi preoccupati: Zayn con Liam, Louis con Harry, Nick con Niall, Niall con la donna biondo platino, Rebecca con Matt e la donna e l'uomo seduti al tavolo con lei.
"Okay, perchè mi mettono più ansia sti scambi di sguardi, piuttosto che sti tizi?!" mi chiedo e rido di me stessa per il pensiero appena fatto.
M1- "Scusi ma lei da quanto lavora alla Byblos?" mi chiede con arroganza.
A questa domanda mi acciglio ma gli rispondo comunque con tono disponibile e professionale.
S- "Da 6 mesi"
M1- "E quanti progetti di questo genere ha portato a termine?" stesso tono di prima, stesso tono di prima ha la mia voce rispondendo.
S- "Circa 100." gli dico.
Lui ghigna, come se io fossi la formica e lui il bambino cattivo con la lente d'ingrandimento pronto ad incenerirmi.
"Ma che vuole questo?!" chiedo a me stessa cercando di ricordare se al telefono gli avessi parlato in malo modo, ma non trovo nulla.
M1- "Allora saprà anche che, se lei avesse un minimo di professionalità, questo non è l'orario di anticipo con cui dovrebbe arrivare, no?!" mi chiede maligno.
"Come scusa?!" penso allibita. Mi guardo attorno per cercare qualche prova sui visi degli altri che quest'uomo sta scherzando. Le uniche monete con cui vengo ripagata sono preoccupazione, da parte di un pò tutti, tranne Zayn che continua a messaggiare, e un sorriso imbarazzato di scuse da parte di Rebecca e Matt.
"Sapevo che sarebbe arrivato il tempo delle discussioni, mi capita sempre, ma non avrei mai pensato che sarebbe arrivato così presto!" penso.
S- "Lei dovrebbe essere il signor Griffiths. Sono in anticipo di 13 minuti e 30 secondi circa. Dice che non è abbastanza?!" gli chiedo sarcastica.
G- "Per me no, non è abbastanza!" mi risponde alzando il volume della voce.
Io scoppio a ridere buttando la testa all'indietro.
S- "Questa è bella! A parte il fatto che, per un'intervista, anche solo 5 minuti sono abbastanza per rompere il ghiaccio e dare il via ad un bel lavoro. Ma comunque oggi ho appuntamento con la signorina Ferguson, di cui lei non è manager! O mi sbaglio?! Quindi non credo che siano affari suoi, se permette." gli rispondo io con tono tagliente e sorridendo.
J- "Sono io la manager di Rebecca, signorina." mi dice cordiale la donna seduta al tavolo dietro di me con Rebecca, appunto, Matt e l'altro uomo ancora misterioso.
S- "Oh, molto piacere! Sara Manzone, fotografa professionista, giornalista e dirigente della Byblos. A lei vanno bene i miei 13 minuti di anticipo?" le chiedo dopo esserci strette la mano e che lei mi ha detto di chiamarsi Jennifer Gillenhall.
J- "Sì, sì. Nessun problema." mi risponde sorridente.
S- "Ah, allora qualcuno di educato c'è in questa stanza!" le dico ridendo, mandando una frecciatina ai 3 manager molto 'simpatici' e guardandoli. Lei trattiene una risata assieme a Rebecca, Matt e l'uomo accanto a lui.
A quel punto mi volto ancora una volta verso Rebecca e Jennifer.
S- "Vogliamo iniziare?" chiedo loro sorridente cercando di far capire quanto mi stiano già pesando i soli primi 5 minuti di lavoro, senza aver nemmeno iniziato realmente.
Loro mi sorridono, evidentemente capendo il mio stato d'animo, salutano tutti nella stanza ed escono. Io le seguo ma mi volto un'ultima volta facendo un cenno generale di saluto.
S- "Buona giornata!" dico sorridente a quei tre uomini amabili, prima di sparire chiudendomi la porta alle spalle, finalmente.








#SpazioAutrice#
Ehilà!
Allora, anche se nessuno ha fatto la recensione che ho chiesto nel primo capitolo, vi do quest' altro capitolo, solo per darvi un assaggio dei ragazzi... Detta così sembra sconcia ma, mi dispiace deludervi, non per questa volta.
Non uccidetemi, o io uccido i ragazzi nella storia! v.v Sono un'ottima ricattatrice, sìsì.
Coooomunque, grazie per le visite allo scorso capitolo, ora RECENSITE, e che chezz!!XD
Ciau!
Sara.
   
 
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