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Autore: foxina    19/11/2008    2 recensioni
" Vita... Cos'è la vita? Quella che sto vivendo io è vita? Esistenza... Cosè l'esistenza? Quella che sto vivendo io è un'esistenza? " Vi è mai capitato di fare qualcosa in ritardo, all'ultimo minuto, ma alla fine di riuscire a farla? Per poi esclamare sollevati 'Fiuf, ce l'ho fatta, meno male... meglio tardi che mai!' Bè, questa è l'essenza della storia. Un modo diverso per esprimere il significato di tutte quelle belle frasi fatte che ci tirano su il morale e ci suggeriscono di non arrenderci, non disperare, che le cose arrivano, prima o poi arrivano, e non è mai troppo tardi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vita? Esistenza?
Vita? Esistenza?


Vita... Cos'è la vita? Quella che ho vissuto io è  una vita?
Esistenza... Cos'è l'esistenza? Quella che ho vissuto io è un'esistenza?
Forse sono sinonimi e a ottantatrè anni non mi devo preoccupare di nulla.
Chiedendomi cose senza senso... probabilmente sono solo un vecchio pazzo, o almeno è quello che il mondo mi vuole far credere...
In fondo a cosa dovrei pensare? Non mi resta molto da vivere e l'unica cosa che riesco a fare è guardarmi indietro e pensare e ripensare, cercare e ricercare nella mia... vita? esistenza? qualcosa che mi abbia reso veramente felice. Qualcosa che mi abbia fatto sentire il cuore battere nel petto...
Forse mi è mancata una donna o un amico... magari un cane... no, il cane, no. Troppa fatica per accudirlo...
"Più semplice vecchio! Dì le cose in maniera più semplice!" mi ripete una voce dentro alla mia testa.
Già. più semplice. volevo solo un po' di compagnia...
E' questo che ha reso la mia... vita? Esistenza? vana.
Non un amico con cui condividere una gioia o una moglie con cui superare un momento di crisi.
Ora, alla veneranda età di ottantatrè anni, sto qui, seduto sulla mia sedia a rotelle, immobile nella mia vecchiaia, a fissare il mare, il cielo, la terra.
Mi fa sentire improvvisamente pesante, il mio corpo da vecchio non riesce a muoversi, mentre la mia mente, ancora neonata, piange e scalpita perchè vuole vivere.
Forse è questa la chiave di tutto... La vita e l'esistenza.
E' questo quello che un uomo pensa, che un uomo deve pensare, a quest'età.
Deve capire se ha vissuto.
Ed io? Io non lo so. Sto qua a guardare il mare, il susseguirsi delle onde che senza paura si infrangono sugli scogli, senza paura vanno incontro al loro destino e non se ne preoccupano, lo fanno e basta, in pochi secondi, senza neanche accorgersene, sono schiuma sulle pietre.
Forse avrei dovuto farlo anch'io, non avrei dovuto pensare troppo alle cose...
Semplicemente buttarmi, lasciarmi andare... é questo il mio errore? Ma ora cosa posso fare?
Incapace anche di mangiare da solo o camminare per un metro...

Qual è la mia fine?

Sto ancora pensando ad un possibile epilogo per la mia... vita? Esistenza?, quando arriva l'infermiera e mi dice che è ora di rientrare per la cena.

Sono al mio tavolo, tranquillo e in pace con il mondo, più o meno, quando vedo una signora circondata da parenti che le baciano le guance, rosse di imbarazzo per tutte quelle attenzioni.
Alla fine, quando è sola, le sue amiche la raggiungono per parlare con lei.
"E' invidia quella che provi, vecchio?" chiede di nuovo la voce nella mia testa.
Rifletto un po' e capisco, trovo subito la risposta...
No, non lo è. All'improvviso nella mia mente e nel mio cuore una speranza. Ho capito finalmente!
Ho trovato la chiave! La vita, l'esistenza? Sono tutta un'apparenza.
Devo solo accettare di essermi limitato ad esistere, perchè si sa, ora riesco davvero a comprendere che vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, e nulla più. (*)

E io? Io non ho fatto altro nella mia vita! No, non vita. Esistenza.
Io non ho fatto altro nella mia esistenza.

Sto ancora guardando la signora quando i nostri occhi si incontrano e lei mi sorride e con il cuore a mille, mi sorprendo di sentire le mie labbra tendersi in un sosrriso di risposta.
Arrossisce e i miei occhi vecchi e stanchi all'improvviso riprendono vita e sento che finalmente, sto vivendo.


(*) Oscar Wilde
  
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