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Autore: RaccontiDiOmbre    11/01/2015    0 recensioni
"Questa è la storia di un individuo ibrido, mezzo eroe e mezzo criminale ma starà a voi decidere quale metà domina sull'altra. Io vi racconterò semplicemente la sua storia, senza esprimere giudizio."
Talos è un ragazzo i quali sogni sono rimasti mummificati nel suo passato che lo incatena come schiavo ai suoi ideali che vacillano tra la giustizia e la criminalità. Senza pietà versa il sangue di innocenti e colpevoli pur di proteggere qualcuno che non sa neanche più della sua esistenza. Davvero la luce che lui protegge lo sta riscaldando? Al contrario è l'unica causa dell'incendio che ha incenerito le sue radici.
Genere: Avventura, Azione, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la storia di un individuo ibrido, mezzo eroe e mezzo criminale ma starà a voi decidere quale metà domina sull'altra. Io vi racconterò semplicemente la sua storia, senza esprimere giudizio.
Il suo nome è Talos, almeno così si dice. Un ragazzo sui diciotto, abbastanza alto e magro; un tipo tenebroso, riservato che non incrocia mai lo sguardo e che porta sempre la testa bassa e nascosta da un largo cappuccio di verde sporco, seguito dalla scia di oscurità che la sua corta mantella lascia al suo passaggio. Porta dei jeans strappati e una maglietta nera con un'immagine di un cartello stradale tutta scalfita e quasi irriconoscibile che dice “No Kangaroos in Austria.” Io non vi informerò sul suo passato ma vi auguro che lui ne parli nel corso delle avventure che vi narrerò.
Inizierò da qui: Talos era appena tornato dalla missione che il suo capo gli aveva assegnato e ovviamente era tornato vincitore.
“Ottimo lavoro come sempre, Talos. Sei un sicario infallibile. I cadaveri sono stati già ritrovati e non ci sono tracce che possano ricondurre a noi. Anche questa minaccia è scampata...” Esclamò soddisfatto il capo di Talos, Rezi, un uomo basso ma abbastanza muscoloso. Sembrava essere poco più anziano del nostro protagonista e la sua postura da leader gli donava un fascino inquietante. Portava i capelli castani molto corti e aveva parecchi nei sul viso. Rezi era un politico molto influente sulla società di questo paese, il cui nome non ha nessun motivo di essere rivelato ai fini della storia. Ma nonostante la sua grande abilità ad abbindolare la gente, come ogni uomo di potere anche lui necessita di un braccio che risparmia alla mente il lavoro sporco. Talos era il suo assassino personale ed eseguiva ogni suo ordine con precisione e riservatezza.
“Le persone che ho eliminato progettavano di assassinarvi durante il vostro discorso di domani, ma non dovrebbe più avere nessuna paura... in ogni caso potrei coprirvi anche domani se me lo permette.” Disse Talos in ginocchio.
“Lo apprezzerei molto. Ti ringrazio.” Replicò Rezi facendo cenno al ragazzo di alzarsi in piedi. Talos si inchinò velocemente e si avviò verso l'uscita della sala d'incontro, ma il politico riprese a parlare.
“Talos... a mio parere, un ragazzo abile come te dovrebbe smetterla di vivere per strada come un pezzente. Te l'ho detto più volte e te lo ripeto: dovresti smetterla di rifiutare la tua paga in denaro ogni volta e iniziare a vivere nel lusso.” Affermò Rezi con tono paterno.
“Mio padrone... io farò sempre tutto ciò che mi chiedete e voi sapete cosa voglio in cambio. Mi basta e avanza solo quello.” Rispose il ragazzo con decisione.
“Ma non capisci che quella ragazza non immagina neanche che se è ancora in piedi è solo grazie a te?! Quella sciocca non merita di essere al centro delle tue attenzioni dopo che ti ha tradito! Abbandonala proprio come lei ha fatto con te!” Urlò Rezi sbigottito. Talos gli rispose con una risata e uscì dalla stanza.

Arrivò il giorno della conferenza di Rezi. L'uomo era al centro del palco del gran teatro della città e leggeva il suo copione costruito su bugie e inganni di vario genere, proprio ciò di cui il cittadino medio ha bisogno.
Talos era tra il pubblico, senza il cappuccio. Il suo viso era quasi bambinesco , dolce e caratterizzato da labbra sottili e occhi celesti. I capelli erano di un biondo cenere ed erano tutti spettinati sulla sua faccia, abbastanza lunghi da arrivare alla bocca. Il ragazzo sembrava quieto ma in realtà stava analizzando ogni singolo individuo che sedeva sulle comode poltrone del teatro.
Il discorso terminò e la folla iniziò ad accalcarsi all'uscita quando all'improvviso si udì uno sparo. Dei brutti ceffi bloccarono tutte le vie di uscita e presero in ostaggio il primo tizio che trovarono. Si trattava di una donna anziana che iniziò ad ansimare e a chiedere aiuto.
“Siamo qui per vendicare i nostri compagni! Rezi, se non vuoi che qualche innocente faccia una brutta fine... consegnaci la tua vita!” Esclamò quello che sembrava essere il capo.
Rezi si mise a ridere e si sedette sul palco. “Falli fuori.” Esclamò senza batter ciglio. La stanza si riempì di nebbia densa e nera per qualche secondo e subito dopo sparì come era apparsa. Dei criminali non c'era traccia e la donna era libera. I presenti agitati e preoccupati si chiesero cosa fosse successo ma Rezi li rassicurò.
“Non c'è niente di cui aver paura! Era tutta una messa in scena per una nuova pubblicità! Non vi abbiamo informato per rendere tutto più naturale ah-ah-ah-ah!”
il pubblico come al solito credette alla beffa e tutti uscirono dalla porta ridendo e complimentandosi del senso dell'umorismo del politico.
Talos nel frattempo era seduto sul tetto dell'edificio a osservare il sangue che sgocciolava dal corpo degli aggressori infilzati dalla sua lama. Il ragazzo nascondeva sempre il suo braccio destro sotto la sua mantella perchè era armato di una lama triangolare agganciata al suo polso. Solo il loro capo era rimasto in vita pietrificato dal massacro al quale aveva assistito.
“M-ma come puoi fare una cosa del genere... sei un demonio?! E perchè lavori per un bastardo come Rezi, è un impostore! È lui il criminale, non noi” Disse l'uomo in ginocchio in attesa di essere giustiziato.
“Le ombre... mi hanno illuminato.” E con questa sentenza Talos decapitò anche l'ultimo rimasto. “Io sono la sua ombra, difendo solo la mia luce.”
 
 
   
 
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