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Autore: crystalemi    19/11/2008    3 recensioni
"Abbiamo fatto il possibile."
Ma tanto era già buio anche prima.
Vero, Kiro?
~ One-shot ShinKiro sulle note di Untitled dei Simple Plan - Angst/death-chara ~
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kiro, Shin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo ascoltando "Untitled" dei Simple Plan. E detto questo ho detto tutto.
Doveva uscire un po' diversa.
Attenzione che è parecchio angst.

~ Timeless ~


[How could this happen to me?]

Il tempo si è fermato in quella stanza.
Il ragazzo seduto su quel letto, che più volte li ha visti fare l'amore, si sostiene il capo con entrambe le mani.
Sente distintamente il tic-tac dell'orologio.
Ma il tempo è fermo.
Fermo da quando ha risposto al telefono?
Fermo da quando ha sentito Strify in lacrime dall'altro capo?
Fermo da quando fra le lacrime Strify gli ha detto cosa non andava?
No. Fermo da quella mattina.
Quella mattina in cui si è svegliato oppresso dal capo di Kiro e uno strano sentimento.
Allerta.
Per cosa? Nulla.
Era solo un presentimento, no? Nessuna importanza.
Se solo avesse detto a Kiro di non lasciarlo quella mattina.
Se solo gli avesse chiesto di portarlo con lui.
Se solo...
Perché?
Perché Kiro?!
Con oltre sei miliardi di persone sulla faccia della terra perché proprio il suo Kiro?!
Che male aveva fatto?
Crudeltà. Eccolo il Dio buono e misericordioso.
Eccolo!
L'aveva portato via.
Shin chiude gli occhi e si lascia ricadere fra le coperte.
"Shin... lui... corri... Kiro... ubriaco del cazzo... Shin!"
Le parole di Strify gli rimbombano nella mente per l'ennesima volta.
E portano il ricordo delle ultime ore.
Infilare i Jeans e una canotta a caso.
La porta spalancata.
Sua madre che urla.
Rischiare più volte la vita correndo fra la folla fino alla metro.
La pioggia che confonde le lacrime.
I singhiozzi nel treno quasi vuoto.
Rannicchiato su un sedile, le ginocchia al petto, le braccia a stringerle.
Ancora di corsa dalla fermata all'ospedale.
Freddo, pungente ancora a marzo.
Chiedere indicazioni, vedere Strify pallido e Yu in ansia.
Lanciarsi fra le braccia del moro, lasciarsi stringere.
Il medico che si avvicina e Strify che scatta come una molla.
Luminor più cadaverico del solito lì subito ad ascoltare.
Accorgersi di non averlo notato.
"Abbiamo fatto il possibile."
Sentire il medico parlare.
Vomitare anche l'anima in sala d'aspetto.
Sentire delle braccia, un sostegno.

Shin urla. Non gli importa dei suoi genitori. Non gli importa di nulla.
Ha ancora la sua immagine dietro le palpebre ancora chiuse.
Il suo sorriso.
Ora sembra ancora più brillante.
Ora che non lo vedrà più.
E rivede il volto rigato di lacrime e sangue.
Kiro. Sdraiato su quel lettino di ospedale.
Non volevano farglielo vedere, quegli stronzi.
Volevano privarlo anche di quello.
Un giorno ringrazierà Luminor.
Sì... un giorno.
Ma tanto il tempo è fermo.
Ma forse...
Forse non è successo davvero.
Sì!
Un incubo... adesso si sveglierà in lacrime abbracciato a Kiro.
Ancora caldo.
Ancora vivo.
"Kar...sten!!" pigola girandosi su un lato.
No, non è un sogno.
Non può che essere reale quel Kiro che ha visto.
Forse un fantasma.
Aveva i capelli in disordine. Kiro si sarebbe arrabbiato!
Qualcuno avrebbe dovuto pettinarlo prima di portarlo in ospedale.
Aprì gli occhi di scatto.
Stava delirando.
Decisamente.
"Amore? Ti ho portato una camomilla e... un sonnifero."
Mamma.
Mai stata così premurosa.
Shin a malapena annuisce e sorseggia la camomilla.
Vuole davvero dormire?
E quando si sveglierà?
Non vuole dimenticare.
Non vuole perdere un solo minuscolo dettaglio.
"Devi riposare, piccolo. Ti stai autodistruggendo. Sono tre giorni che non dormi."
Si brucia la lingua ma quasi non se ne accorge.
Il tempo è davvero fermo.
"Su girati. Per via rettale agisce prima."
Gli dice la mamma.
Shin scoppia a ridere.
L'idea che da oggi in poi a possederlo saranno solo i sonniferi è davvero divertente.
O forse squallida.
Dalle risate arriva alle lacrime.
Piange. Non piangeva da quando ha cominciato a vomitare in ospedale.
Sua madre lo abbraccia e poi tira fuori una siringa.
E un ago.
Shin la osserva trafficare con del cotone e il sonnifero.
Animale da sedare.
Appare così?
Sorride in un modo bizzarro.
Pazzo.
Sua mamma gli afferra il braccio e lo bagna con l'alcol.
Piano lo punge e la siringa va a fondo, si immerge di solo qualche millimetro.
Eppure lui la sente dritta al cuore.
Ed è meno dolorosa del pensiero di essere vuoto.
E' solo un attimo.
Sua mamma toglie la siringa quasi piena e lui le sorride.
"Grazie mamma"
Ecco a cosa serve avere una madre con due lauree in medicina.
"Ti voglio bene"
Gli dice lei, accarezzandogli i capelli innaturalmente biondi e stopposi, così diversi dai suoi, neri e lisci come seta.
L'ultima cosa che Shin riesce a pensare è che non gli ha detto "Ti amo" quella mattina.
Poi pian piano il cervello si scollega.
Gli occhi si fanno pesanti e si chiudono.
Buio.
Ma tanto era già buio anche prima.
Vero, Kiro?

[How deep inside are you bleeding?]



Note Finali: All'inizio doveva essere Kiro che per sbaglio uccideva una donna e viveva il rimorso.
Ora non ho idea di perché sia uscito Shin morto dentro.
Tra l'altro, non sono nemmeno sicura di quanto sia giusta l'ultima frase, quella in inglese. Il senso è "Quanto a fondo stai sanguinando?"
Uh, dimenticavo: Non scrivete che bestemmio per favore. La parte su Dio penso fosse dovuta. Credo sia nella natura umana prendersela con gli dei quando qualcosa va male. Anche i non-credenti non fanno eccezione.
Contro Dio io non ho niente. E Non credo possano essere considerate bestemmie.
Se sono proprio così offensive, ditemelo. Levo la fanfic, no problem.
Altra cosa: avrete notato che evito il più possibile di usare i loro 'presunti' nomi. Questo perché credo che usando "Shin" o "Kiro" io scriva di personaggi non reali. Usando i loro presunti nomi invece è un richiamo a loro come persone e non come artisti. Purtroppo ho dovuto usare 'Karsten' (kiro). Cosa che avrei preferito non fare ma che trovo giusta nel fatto che Shin nel momento di rabbia/depressione/incoscienza pensi alla persona e non all'alterego.
Ora la pianto perché ho scritto troppo xDDD
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