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Autore: _Briareos_    11/01/2015    0 recensioni
Questo capitolo è lo speciale che inserisco a parte della fic "Dormi, ragazzo, dormi". NOn potendolo inserire, ecco il capitolo da solo. Un grazie al mio amico per le dritte. Anche se piccolo, era parte integrante della fic. AVVISO: la fic termina nella notte. Per leggere il seguito, seguire la fic principale nel capitolo due.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questo capitolo è lo speciale che inserisco a parte della fic "Dormi, ragazzo, dormi". NOn potendolo inserire , ecco il capitolo da solo. Un grazie al mio amico per le dritte.

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Le dita di Deunan continuarono la loro lenta carezza del suo viso e collo. Strofinò il pollice lungo la mascella e si accorse che lui era suscettibile al suo tocco. Forse, solamente, lui desiderava qualcosa di buono dalla brutta esperienza e iniziava a gradire l'attenzione ricevuta. Briareos tentò di mettere a fuoco dalla penombra la compagna, ringraziando chiunque e qualunque cosa per ritrovarsi lei al suo fianco. Deunan poteva essere una distrazione incredibilmente versatile in momenti come quello. Sperava però di non lascirsi attrarre dal suo lato sexy, una sessione parecchio intima in quei momenti avrebbero messo KO anche lui. La vista di lei, il suo profumo, il gusto delle sue labbra a ogni bacio sopratutto quando sapeva di qualcosa di dolce, il tatto, sarebbero stati facili elementi di soddisfazione, grazie alla varietà di stimoli che poteva offrire solo lei. Tante volte, lei, finto-assonnata e disposta sotto le sue mani, aveva spesso giocato al ruolo di indifesa preda del cacciatore, ma anche con il divertimento di lui, i ruoli si erano invertiti. E tutto per la sola vicinanza a letto con Deunan in preda al momento 'coccole'. In quel momento di insonnia, almeno lo avrebbe aiutato, per il suo essere lì, a lenire le sue paure e il nervoso. Ma non andando oltre, non se la sentiva. Non era in forma, ma Briareos si chiese come avrebbe reagito lei, se avesse tentato di avviare un po 'di intimità poco profonda in quel momento dopo i discorsi fatti. Non doveva provarci molto, promise a se stesso. Ma solo per mantenere il relax trovato lavorando sull'affetto. Si decise a premere il viso contro la sua pelle nuda, tra il collo e la spalle, tirandola verso di se con la mano sulla schiena.

"Vuoi che ti faccia qualcosa di caldo, ragazzone?" Gli ha offerto assonnata, affatto offesa da come l'aveva tirata a sè nel loro letto a coccolarsi più vicino. "Chiudiamo le tende di più?"

"No, ragazza. Sto bene."

Deunan gli stampò un bacio sulla bocca, carezzò con la punta del naso la sua guancia e cercò di farlo dormire, nonostante il cyborg sembrava dell'idea di carezzarsi placidamente.

"Hai bisogno di dormire, Bri. Davvero."

"Lo so." Sospirò. "Credimi. Lo so. Ho provato ma non riesco... starò bene. Non preoccuparti per me. Torna a dormire"

"Sto iniziando a preoccuparmi." dichiarò a bassa voce prima che lui la baciasse "... lascia che ti aiuti, grande stupidone. Non hai che da chiedere, non è bello vederti affrontare questo da solo. Mi piacerebbe aiutarti, se mi lasci fare."

"Non voglio essere un problema, questa è l'ultima cosa di cui ho bisogno ora"

"Voglio aiutarti, se vuoi o no. Quindi zitto e fai cosa ti dico..."

"Deunan ..." Batté le palpebre per trovare la sua ragazza seduta, quasi trafitta dalle lame di luce che penetravano, intenta a spingere le coperte indietro da entrambi con improvvisa energia. "Deunan, ora siamo entrambi sono svegli, va bene. Questo però non è certo produttivo per farmi dormire...non ci riuscirai!"

"...ti fidi di me oppure no?"

"...."

"...chiudi gli occhi..." "sussurrò dolcemente, sparendo nella penombra "...fammi restare con te a modo mio..."


"Deunan ..." 

"Sta zitto. Togliti la maglietta..." Ordinò, nascondendo leggermente il viso per mascherare uno sbadiglio assonnato per scrollarsi di dosso il sonno e darsi contegno.

"Perché abbiamo una storia, pensi di dovermi far saltare fuori dal letto con un preavviso di un minuto?" protestò Briareos, sentendosi improvvisamente di cattivo umore e stanco. Senza avere il tempo di continuare, la sua ragazza aveva già provveduto ad agguantato la t-shirt e stava tirando i pantaloni dicendogli di collaborare. "...lo trovi giusto quando ti accoccoli sotto le coperte e mi assalti di notte ma non ti va bene e mi obblighi quando vorrei stare tranquillo? Che intenzioni hai?" Guardandola litigare con i pantaloni dopo aver lanciato la maglietta sulla poltrona sotto la finestra .

"Mini Bri!." Ha dichiarato al cyborg, come se quel che voleva fare avrebbe dovuto essere ovvio. "E 'un inferno con i pantaloni, bello, ma se vuoi essere testardo...li puoi lasciare, ma non ti lamentare se non sarà super..."

"Ma sei seria...?" Non credendo alle sue orecchie "Ho alcuna voce in questo? Posso di no?" cercando di mettersi a sedere.

Deunan riusì a farlo cedere, ributtandolo giù e togliendogli i pantaloni, lasciandoli cadere sul bordo del letto con un sospiro per i capricci del cyborg.

"Sono troppo stanca per discutere in questo momento, quindi zitto e buono. Cerca di avere fiducia in me, ce la fai?. Vuoi riposare? Voglio anche io che tu possa dormire. Poi io potrò farlo. Ora, distenditi, chiudi gli occhi e stacca la dannata piastra in modo che io possa farlo, ok? "

"Questa è forse la cosa, dannatamente così poco romantica, che tu mi abbia mai detto nell'ultimo anno." Le disse candidamente cosa pensava, ammettendo che per una volta era lei a fare l'uomo senza voglia di amoreggiare perchè lo sentiva. Normalmente ci sarebbe stato almeno qualche tentativo, da uno o l'altro, di creare l'atmosfera prima di iniziare a tentoni la cosa. Il fatto che alla sua ragazza non dava fastidio spogliarlo solo per un giochino senza aver capito perchè, rese tutto ancora più surreale. Onestamente si chiese cosa lei pensasse veramente, visto l'atteggiamento sbrigativo e dittatoriale. Si aspettava davvero che lui restava a fare il morto, mentre lei faceva tutto il lavoro? Sembrava ... piuttosto insensibile da parte di colei che desiderava e a volte gli chiedeva, di amare più l'affetto dato da piccoli gesti che il sesso in sè. Anche se favoloso ogni volta.

Lui si agitò all' improvvisa sensazione delle dita che lavoravano sul suo membro. Era interessante la situazione, difficilmente poteva non esserlo, ma in realtà non si sentiva molto predisposto a quel tipo di cose dopo i problemi dell'ultimo periodo. Ma lei era dannatamente e assurdamente brava nell'aiutarlo nei momenti giù. E iniziava a pensare che ci stava riuscendo, anche se il suo orgoglio era pungolato a ogni movimento di lei.

"Deunan... Non credo questo sia...."

"Mostra che ti puoi fidare." Lei rise piano, tra un bacio e un lavoro di dita. "I tuoi occhi sono chiusi? Smettila di lamentarti e rilassati o almeno collabora...e mi ringrazi dopo!"

"Va bene ma...che cosa?!?..."

Deunan non lo lasciò finire e si accucciò, per cambiare posizione, vicino il suo fianco destro per lavorare meglio con le mani.. Briareos non riusciva pian piano a ricordare quello che aveva intenzione di dire dagli istanti in cui il suo corpo aveva registrato la sensazione della bocca di Deunan contro la sua pelle. La sua lingua calda che scorreva lenta, era un argomento difficile da contrastare, ancor più con la stanchezza o l'umore ballerino che aveva. Nonostante l'imbarazzo iniziale, Briareos si ritrovò incapace di apparire indifferente all'attenzione particolare che Deunan prestava alle sue parti basse. In meno tempo di quanto lui pensava fosse possibile, lei lo aveva non solo reso disposto anche dopo tanti capricci, ma dannatamente vicino all'arrivo. Il piccolo frammento di lui che aveva ancora la capacità di un pensiero razionale, si meravigliò di come stupefacente fosse quella determinata cosa che lei stava facendo su di lui, peggio ancora senza proteste. Si sentiva semplicemente reduce del dono che gli stava facendo e decise di lasciare che lei prendesse in carico la situazione come voleva e alla fine, rimanere fermo a ricevere. L'indomani, aveva pensato, si sarebbe sicuramente sentito in colpa per non aver fatto qualcosa di più attivo come anche lei amava, ma aveva abbandonato l'idea sia per un fattore mentale che fisico, sentendosi abbandonato dal proprio corpo che a quanto pare preferiva più la ragazza che seguire il cervello. 'Grazie corpo', penso! Altro punto che gli rodeva era la situazione. Lui aveva almeno cercato di mettere al primo posto i suoi sentimenti quando aveva abbandonato la voglia di fermarla? E le motivazioni di Deunan, per quel momento e notti successive più calde, se non riusciva a sistemare i problemi al sistema, quali erano o sarebbero stati per fare ciò?

"Deu..."

Presto anche quelle preoccupazioni dovettero sparire in qualche angolino remoto del suo cervello per il piacere fisico che lei gli stava dando. GLi venne in mente la dannata rivista di Magus e sentiva che in parte era colpa di quel pezzo di carta. Tuttavia, non c'era spazio per i pensieri inutili, solo un inebriante mix di quel suo bisogno di un nuovo suo tocco, mettendo in ombra tutto il dolore,stanchezza e problemi che anche Deunan non poteva completamente dissipare. Ma era bastata lei e un'altissima percentuale che quella ragazza stava riuscendo a dissipare era la soluzione.
Anni prima, all'inizio del loro rapporto nell'ambito intimo, lei era la cosidetta 'frana'. Per timidezza, per paura di apparire troppo voluttuosa o per l'insicurezza di sbagliare era portava in alcuni casi a fallire e dover aver bisogno dell'aiuto di Briareos per capire, finire o terminare cosa doveva fare. Era accaduto solo per un breve periodo, era normale ma ancora per loro era comunque un qualcosa che li faceva sorridere. Da tempo invece era così a suo agio che il solo pulsare del membro nella sua bocca le consentiva di capire, verificando meglio di un termometro, quando l'eccitazione del suo uomo stava per raggiungere il culmine. 'E' importante saperlo', le diceva all'inizio, capendo cosa fare senza più paure. Ma in quel momento si chiedeva come aveva permesso che quella ragazza timida, anche se non sembrava, potesse diventare la piccola belva che stava lavorando sotto la sua pancia senza timore. Soprattutto visto che, a quanto gli sembrava di capire, lei tentava di prolungare a lungo il suo piacere cambiando cosa aveva iniziato. Quando lei smise di usare la bocca, sentendola allontanarsi con le labbra, Briareos trattenne il respiro per l'ondata di fresco che sentì in pochi secondi. Sent' la sua voce ma non capì cosa stesse dicendo, chiedendole di ripetere.

"Cosa cè..."

Briareos tentò di alzare la testa per dirle qualcosa fissandola, ma con la penombra riusciva a vedere solo frammenti del suo viso, tra cui un sorriso malizioso. Era dannatamente tra il bellissima e sadica, lo capiva, ma era così fuori di testa che riuscì solo ad allungare le mani per cercare di allontarla. Ma non fece in tempo che lei riprese il lavoro con le mani, rimproverandolo di non rilassarsi ma dannarsi per la sua testardaggine. Allontanò le sue mani, continuando a giocare con il suo membro e si concentrò con l'altra mano al di sotto di esso. Briareos alzò le mani e disse un tirato 'ok' in preda all'affanno per le scariche lungo la schiena che tornavano a farsi sentire. QUando Briareos cercò di sistemarsi sul materasso con la schiena, accompagnato da un respiro profondo, lei con le labbra ben strette fece scivolare a tratti il suo membro nella tua bocca e lavorò, assecondando il movimento che ogni tanto Briareos faceva a ogni ondata di piacere. QUando lei capì che era meglio fare sul serio, continuò con la bocca portando le mani sul suo petto scendendo verso il pube, facendo poi il senso opposto. Briareos tentò di fermare le sue mani disperatamente, già torturato dalla sua lingua, ma Deunan non si fece frenare mettendosi in ginocchio fra le sue gambe, bloccando le sue braccia al materasso, continuando il lavoro.

Il calore della sua bocca, insieme con la sensazione del suo sangue che pulsava ovunque, le lenzuola che sentiva sotto le dita a ogni fremito, si fusero in una nota perfetta di beatitudine acuta, scorrendo per tutta la lunghezza della spina dorsale con ogni ardente movimento delle mani e delle labbra di lei.

Briareos sbatté le palpebre lentamente verso il soffitto, mentre cercava di riprendere il controllo di tutto, compresa la sua intelligenza artificiale. Sentiva i suoi respiri scoppiargli nel petto, ma il senso di soddisfazione nascondeva tutto. Parte di lui voleva muoversi, per prendere quella benedetta ragazza tra le braccia e non lasciarla più. In qualche modo cercò di trovare le parole per dire e farle capire quanto sia stato incredibile la sua seduzione improvvisata che alla fine, si era reso conto di aver gradito sopra ogni cosa. Era impossibile coordinare la volontà di spostare le sue membra e fare esattamente il movimento. Molto più facile era stato rimanere come un idiota e sguazzare nelle sensazioni ancora vaganti nelle sue vene che puntavano al suo cervello.

Deunan ridacchiava, rintracciava il lenzuolo aggrovigliato dal cyberg e lo prendeva in giro chiedendogli come era andata. Tardivamente ricordò di poter di nuovo parlare ma lui,di tutto quello che poteva fare ancora intontito, riusciva solo ad alzare le braccia per prenderla mentre si sistemava contro di lui di nuovo e stringerla.

"Ora a dormire. Va bene, ragazzone?"

Accarezzò il viso del compagno mentre si rannicchiò più vicino a lui, sentendo con la guancia il caldo della sua pelle.
Annuì lentamente alla ragazza in preda al torpore, notando che aveva preso dei cuscini per sistemarsi, incunendosi contro il suo petto come al solito Non contenta, decise invece di portarsi alla sua altezza, sfruttando i cuscini stessi.
Come aveva drappeggiato con un braccio la vita di Deunan, lei si sentì baciare. Dopo un pò lei decise di cambiare di nuovo posizione,prese i cuscini e se li sistemò sotto mettendosi di schiena, invitandolo a sistemarsi come voleva lei. Ormai stanchissimo, accettatò l'invito della ragazza a stabilirsi tra le braccia e girò il viso nel calore familiare tra i suoi seni, chiedendosi senza troppa convinzione da quanto tempo non aveva dormito quasi sopra la compagna. Lei si sistemò le gambe per stare più comoda, trovando le mani di Briareos a circondarla sui cuscini, con la mani aperte. Deunan passò alcuni minuti ad accarezzargli le spalle, mentre lui restava mollemente con la testa sul suo petto respirando più lentamente. Continuò a parlagli dolcemente, strofinando la guancia sulla testa del compagno.
Lui chiuse gli occhi, tutto divenne nero e la voce di lei si perse, come un'eco lontana, percependo solo la sua presenza tramite il calore e le mani che scivolavano sulla sua pelle della schiena.
Tra un respiro e l'altro, Briareos perse la cognizione del tempo abbracciato a Deunan, cullato dal ritmo amabile del suo cuore.
   
 
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