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Autore: FigliodiAres147    11/01/2015    2 recensioni
Se vi piacciono i Green Day come alla nostra Thalia, questa storia vi piacerà molto (lo spero...)!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                 SHE IS A REBEL
Ad Annabeth piaceva Thalia. Le ricordava la mamma  mortale che non aveva mai avuto. In fondo da quando lei e Luke avevano trovato Annabeth a Richmond, si era resa conto che era una vera dura. Era sempre lei che assumeva il comando, nonostante avesse due anni in meno di Luke. Era piuttosto dura di solito, ma aveva anche un cuore tenero: una volta la aveva addirittura vista piangere con una foto in mano. Lei le aveva spiegato che era suo fratello minore Jason che era stato rapito da Era. Anche Annabeth aveva fratelli, due in realtà, ma erano figli di suo padre e di una donna mortale, e a entrambi non importava nulla di lei.  Inoltre ad Annabeth piaceva molto il suo stile: capelli neri da punk, magliette di band (di solito Green Day, che lei adorava), un giubbotto di pelle nera, jeans bucati sia di proposito sia dai continui inseguimenti e combattimenti contro i mostri e degli stivali di pelle nera, abbinati con il giubbotto. Una volta le aveva fatto ascoltare una canzone dei Green Day sul suo lettore MP3. La canzone si chiamava “She is a rebel” e Annabeth pensava che descrivesse alla perfezione Thalia.  Luke invece le insegnava a combattere e lei lo vedeva come un fratello maggiore, soprattutto quando la proteggeva dai mostri. Una volta, infatti, erano stati attaccati da uno scorpione gigante, e pria che chiunque potesse fare qualcosa, Luke si era messo davanti al lei e Thalia e aveva attaccato il mostro. Fortunatamente ne era uscito vivo ma Annabeth si era spaventata, e da quel giorno si preoccupava molto di più per lui. Un giorno i tre erano stati attaccati da cinque lestrigoni vicino al fiume James. Thalia era già pronta con la lancia e l’egida, la copia dello scudo appartenente a suo padre Zeus, grande abbastanza da proteggerli tutti e tre mentre lei combatteva, ma Luke aveva brandito la sua spada di bronzo celeste e si era lanciato all’attacco. Per fortuna Luke era un bravo spadaccino, altrimenti lo avrebbero fatto a pezzi. Ne uccise due e gli altri scapparono inorriditi alla vista del calco di bronzo della testa di Medusa sullo scudo di Thalia, ma questa, quella sera, gli aveva fatto una bella ramanzina. – Non ho ricevuto una copia dello scudo di mio padre perché tu possa fare l’eroe e tentare di farti ammazzare. Saresti dovuto rimanere dietro l’egida e combattere al sicuro, idiota!- gli aveva urlato. Luke si era sentito in colpa, ma disse- Non capisco perché ti preoccupi tanto, se non fosse stato per me quei lestrigoni ci avrebbero spazzato via. Dì la verità: non ti va che io combatta perché sai che ti metterei in ombra, non è vero?- Al che Thalia era scoppiata a piangere gridando- Cercavo di proteggerti, scemo!- ed era corsa via urlando. Mentre correva si era imbattuta in Annabeth, che era rimasta nascosta dietro un albero per tutto il tempo. – Dovresti chiarirti con Luke- le aveva detto. –Mai- aveva risposto Thalia- è uno stupido.-. Allora Annabeth aveva detto –Si, ma è uno stupido che tiene a te: l’altro giorno mi ha detto che senza di te saremmo già tutti morti e che gli hai salvato la vita più volte di quanto gli piaccia ammettere- .-Ha davvero detto così?- rispose Thalia. –Si- rispose Annabeth, - anche se non ha usato esattamente la parola “vita”…- . –Va bene, va bene, non mi interessa cosa ha detto, comunque anche io gli devo la vita-. E cominciò a raccontare di come si erano conosciuti: Thalia era minacciata da un’ empusa, stava per attaccarla con un fulmine, quando dagli alberi era spuntato questo coltello di bronzo, che l’aveva salvata. –Non sarà mica questo coltello- disse lei mostrando il coltello di bronzo che le aveva donato Luke quando l’aveva trovata. –E’ proprio quel coltello, si. – sospirò Thalia. –Sarà meglio che vada a parlarci. Vieni anche tu.-.
Quando tornarono videro che Luke aveva acceso il fuoco. –Ehi, ti posso parlare?- disse Thalia. –Non lo so- disse lui. – Ascolta, ci ho pensato, e mi dispiace di aver dato di matto, in fondo non hai fatto niente di male, volevi solo proteggerci. Però la prossima volta cerca di essere più cauto. -. Luke sorrise e disse -Sai, non pensavo davvero quello che ti ho detto, tu sei una combattente fantastica, e non solo perché sei figlia di Zeus. Inoltre sei sicuramente coraggiosa, ma soprattutto ribelle.- .  Thalia arrossì. – Nonostante le nostre divergenze, dobbiamo rimanere uniti. In fondo, siamo o non siamo una famiglia?-.  –Certo. - disse Luke. –Oh si- disse Annabeth. In quel momento ad Annabeth vennero in mente alcune delle parole della canzone: “Lei è una ribelle, lei è una santa, lei è il sale della terra ed è pericolosa.”
                                      
   
 
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