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Autore: Celaena    11/01/2015    1 recensioni
Quel nome faceva scolorire tutte le sue fantasie, trasformate in vecchie foto sbiadite in un album che non sarebbe mai esistito.
Doveva combattere. Morire.
Per i vivi.
Per Ginny.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Il buio avvolgeva con le sue spire la stanza. Ogni oggetto sembrava coperto dal manto delle tenebre. Ginny avrebbe potuto alzarsi per accendere la luce, ma, come una bambina, preferì rintanarsi al sicuro, avvolgendosi attorno le coperte come un guscio. Ginny Weasley non amava il buio. Le ricordava tutto ciò da cui fuggiva. La paura. Il dolore. Le lacrime. La fine. La morte delle persone che aveva amato. La consapevolezza del pericolo. La mancanza di ogni certezza. Il tempo dei sogni, dei sorrisi da bambina, dei vestiti lunghi e delle parole gentili. L'istintiva paura di perdere. L'aggrapparsi agli spigoli di ciò che le restava. Rialzarsi da sola. Harry. Chiuse gli occhi e allontanò i pensieri, cercando il sollievo dell'oblio. Non voleva essere coraggiosa. Eppure doveva. Anche quando non sentiva gli occhi di nessuno a scrutarla cercando una parte di lei che vacillasse. E mentre le luci di Natale rischiaravano le strade delle città e la neve cadeva lieve, posando dolcemente i suoi fiocchi di un'ineguagliabile effimera bellezza, una singola lacrima discese lieve sul suo volto teso. Godric's Hollow. Ai piedi della fredda pietra che testimoniava l'esistenza dei suoi genitori, Harry si sentì solo più che mai. Se loro erano morti, se tutte le persone che amava continuavano a cadere come foglie in autunno, perché era lì? Sarebbe stato più saggio trascorrere il tempo che gli rimaneva con le persone che amava. 'Pensi davvero di poter risistemare tutto a colpi di bacchetta, Harry? Stupido.' Un'immagine di Ginny comparve, come impressa nel buio delle sue palpebre abbassate, come se fosse sempre stata lì. Con gli occhi chiusi, immaginò una vita diversa. I ricordi di un'esistenza irreale attraversarono la sua mente. I suoi genitori a King's Cross, Lily che lo abbracciava, con le sue giacche che sapevano sempre di lavanda. James che rideva e insieme a Sirius faceva battute sul Quidditch. Il Natale con i suoi genitori. Lupin e Tonks che entravano, accolti dal profumo di dolci e dal calore degli abbracci di tutti. La divisa di James di quando giocava a Quidditch, regalo per il suo primo anno ad Hogwarts. Una scopa. Sirius che gli regalava una Firebolt, dicendo a James che lo aveva superato. Al ritorno da Hogwarts, i suoi genitori ad attenderlo. Le estati trascorse con James a volare di nascosto, e con Lily a leggere. I Malandrini che gli parlavano delle loro bravate. Gli anni veloci, trascorsi con il loro sostegno. Un gatto che si strofinava contro il suo baule. Ron ed Hermione a casa sua, tutte le persone che amava insieme. Ginny che rideva con sua madre. Ginny. Quel nome faceva scolorire tutte le sue fantasie, trasformate in vecchie foto sbiadite in un album che non sarebbe mai esistito. Doveva combattere. Morire. Per i vivi. Per Ginny.
  
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