Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Greywolf    12/01/2015    5 recensioni
Un'ipotesi di quello che potrebbe essere stato il risveglio di Naruto dopo aver rischiato di morire a causa dell'estrazione di Kurama. Un Missing Moment per il manga che sentivo di dover colmare. Protagonisti? Naruto e Sakura nel momento in cui probabilmente si sono sentiti più vicini.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Fa che funzioni, ti prego, fa che funzioni…”

Questo sussurrava  in modo impercettibile Sakura osservando come Obito stesse trasferendo il chakra del Kyuubi nel corpo disteso e da troppo immobile del suo compagno di squadra. Ripeteva quella supplica senza fermarsi, scrutando con attenzione quel viso così segnato dalla stanchezza e dalle fatiche della battaglia, in attesa di un segnale.

Era alla disperata ricerca di un movimento, anche piccolo. Un accenno di ripresa.

Eppure ancora nulla.

Perché non funzionava? Per quale motivo non si svegliava?

Aveva ancora la mano dentro il suo petto, il cuore di Naruto fra le dita che non dava segni di vita.

Gli diede un'altra breve scarica di energia ma non servì più delle altre. Non respirava.

Le lacrime fecero la loro comparsa inumidendo quegli occhi verde smeraldo troppo abituati a quelle goccie di salata sofferenza. Le labbra si stringevano fra loro tremando, cercando di impedire al dolore di sfogarsi prima che la speranza si spegnesse del tutto. Non mancava molto.

Anche l’Uchiha contemplava il biondo, teso e preoccupato che non ci fossero reazioni.

Altri interminabili secondi e ancora niente. E Sakura non si trattenne più.

Si chinò su quel corpo esamine e prese ad accarezzare con delicatezza la testa del compagno, passando le dita fra i capelli biondi in una carezza che voleva trasmettere non solo la propria presenza ma anche tutto il suo affetto che quel ragazzo era riuscito a guadagnarsi dopo esserle stato vicino nei momenti più duri e difficili. Non poteva perderlo.

“Svegliati baka…ti supplico…”

Immobile.

“Non morire.”

Nulla.

“Non puoi arrenderti!”

Un ordine gridato con più grinta, un’ultima scarica irradiata a quel cuore immobile.

E poi lo sentì.

Sentì il battito. Sentì il muscolo muoversi autonomamente. Ascoltò le immense boccata  tratte dalla bocca spalancata di Naruto che ad occhi stretti inspirava ed espirava senza sosta riempiendo completamente i propri polmoni troppo a lungo rimasti senza aria. Percepì quel corpo recuperare calore.

Lentamente estrasse la mano dalla sua cassa toracica, causandogli non pochi fastidi, risanando la ferita e prendendo poi a massaggiargli il petto per aiutarlo a recuperare.

Fece questo non distogliendo nemmeno un attimo lo sguardo da lui, con un sorriso di sorpresa e commozione stampato in faccia. E lacrime che non smettevano di solcargli le guance.

Obito tirò un sospiro di sollievo. Osservando quella scena immaginò che forse avrebbe dovuto lasciare a entrambi un momento per riprendersi. Senza dare nell’occhio si allontanò continuando comunque ad osservarli a distanza.

Dopo un paio di minuti, Naruto riaprì stancamente gli occhi.

Si guardò intorno cominciando lentamente a mettere a fuoco. Non capì subito dove si trovava ma non appena il suo sguardo si posò sulla sua sinistra e incorniciò il viso di Sakura bagnato di lacrime che lo fissava, si inumidì le labbra e mormorò:

“S-se è stato a-ancora…quel b-bastardo di Sas-sas’ke…l-lo ammazzo…”

E la rosa non si trattenne e lo colpì immediatamente sulla testa con un pugno. Non troppo forte però.

“Ahia! M-ma…c-che ho detto?!” esclamò il biondo confuso.

“SEI UN IDIOTA, POSSIBILE CHE NON CAPISCI MAI NULLA?!” sbraitò la ragazza stupendosi di come anche in un momento simile il suo compagno di squadra riuscisse ad essere così idiota.

“S-scusami…”cercò di dire prima che la sua voce si riducesse ad un soffio. Un attimo dopo riprese a respirare affannosamente come se non riuscisse ad inalare aria sufficiente.

Sakura, scorta subito l’agitazione impossessarsi di lui e accantonando all’istante quel momento di rabbia, rapida gli sfilò il copri fronte e tornando ad accarezzarlo con la mano pulita tentò di farlo calmare ma non servì.

Con il cuore colmo di un’immensa preoccupazione, si chinò su di lui e poggiò la fronte sulla sua iniziando a sussurrargli parole di conforto per farlo stare tranquillo.

“Respira, va tutto bene…sei ancora debole per questo parlare ti debilita così tanto ma vedrai che tra poco andrà meglio.” sussurrò piano “ Sono qui.”

Quel contatto, quelle parole, quella ragazza erano tutto ciò di cui Naruto aveva bisogno.

La sentiva. Era talmente vicina che poco gli sarebbe bastato per rubarle un bacio.

Ma in quel momento non desiderava altro che lei gli restasse vicina, che lo coccolasse, che continuasse a ripetergli che quell’opprimente sensazione di soffocamento sarebbe passata presto. Aveva bisogno di Sakura.

Rimasero fermi in quella posizione finché il ragazzo non tornò a respirare regolarmente e fino a quando non iniziò a rendersi conto di quanto fosse stato ingenuo poco prima man mano che gli ultimi avvenimenti riaffioravano nella sua memoria.

“P-piangevi…per m-me?” chiese.

“Per chi altri sennò?” rispose lei.

“H-hai…avuto paura?”

“Per un attimo si.” confessò. Poi aggiunse: ”Ma sapevo che eri forte.”

Il ragazzo sorrise:

“L-lo sono infatti.”

“Baka!” lo rimproverò, stavolta con una certa dolcezza però.

E lo sentì ridere piano. Ma stava ridendo. Era vivo.

“Non farmi spaventare più così, va bene?” lo pregò.

“C’è una cosa che d-devo fare ancora...” disse.

“Lo so…”

 “Sarò prudente.” promise.

Alla ragazza scappò un’altra risata.

“Tu? Prudente?”

“C-ci proverò.” si corresse allora.

Non era molto ma poteva bastare per guadagnare un briciolo di tranquillità.

“Comunque…”

La ragazza si sollevò per guardare quelle ormai di nuovo vispe iridi azzurro cielo fissarsi nelle sue.

“Se questo è l’unico modo in cui riesci a dimostrami affetto e a non picchiarmi…credo…che potrei anche prendere in considerazione l’idea di rischiare di morire più spesso.”

E Sakura non riuscì a picchiarlo. Non ci riuscì perché era troppo felice di vederlo se stesso.

“Non ti ci abituare, chiaro baka? E soprattutto non metterti in testa strane idee!” mise in chiaro.

“Uffa! Fai sempre affondare ogni mia speranza!” sbuffò lui, sconsolato.

Ma un sorriso nacque spontaneo ad entrambi.

Naruto sapeva che il cuore di Sakura non gli apparteneva. E Sakura sapeva di non amarlo.

Ma tutti e due sapevano che c’era un legame speciale ad unirli. Si amavano in un modo tutto loro.

E non c’era bisogno che il biondo rischiasse di morire per poterlo vedere.



“Grazie di avermi salvato la vita Sakura-chan.”

“Sono io che ringrazio te…mi hai salvato già molto tempo fa.”






Note: Una brevissima storia scritta in un momento di ispirazione. Spero che non vi sia dispiaciuta e che comunque l'abbiate trovata fattibile. Fatemi sapere che ne pensate se vi và. Grazie comunque di averla letta ^^ Alla prossima! :)

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Greywolf