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Autore: LittleGinGin    12/01/2015    4 recensioni
La fine di una guerra. Un cambiamento. Un'imposizione. Un matrimonio. E un sentimento che sarebbe durato per sempre
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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La guerra ormai era finita da tempo, i paesi avevano ripreso la loro normale vita di sempre cercando di costruire quell'idea astratta di pace che sembrava prender forma per la prima volta in migliaia di anni.
Ma qualcosa non andò come doveva, qualcosa distrusse l'equilibrio delle nostre vite.
Noi cambiammo.
Fu quello l'inizio della nostra fine che tutt'ora ci sta divorando pezzo per pezzo, assaporando le nostre fresche carni, divorando i nostri cuori ormai spenti.
Mi ricordo ancora quella strana sensazione che percepii al termine della guerra, qualcosa di stranamente familiare e doloroso. Eravamo appena sopravvissuti ad una clamorosa guerra eppure il mio stomaco si contorceva come se ne stesse per cominciare un’altra.
Questa però sarebbe stata più cruenta e dolorosa. Le vittime avrebbero sofferto pene molto più atroci:
Dovevamo affrontare i nostri sentimenti.
Dovevamo, ma non lo facemmo. Anzi, li evitammo rifugiandoci nella nostra sicurezza infantile.
Tu eri convinto che non mi avresti mai e poi mai conquistato, io di essere incondizionatamente innamorata di Sasuke Uchiha.
Per questo motivo, per queste stupide sicurezze infondate e false, noi preferimmo evitare uno scontro che ci avrebbe solamente ferito e distrutto.
E fummo stupidi. Veramente stupidi.
Decisi di aspettare invano il ritorno di Sasuke dal suo viaggio e nel frattempo mi auto proclamai il cupido segreto di Hinata spingendola tra le tue braccia e mentre il tempo passava e io aspettavo ancora, tu cominciasti ad allontanarti da me, a smettere di chiedermi appuntamenti, a smettere di sorridere, a smettere di chiamarmi Sakura-Chan.
 
Passò qualche anno e finalmente Sasuke tornò al villaggio. Entrambi corremmo ad accoglierlo estasiati e felici, eppure ricordo ancora l'espressione del tuo volto quando egli proclamò prepotente di voler ricreare il suo clan con me.
Rimasi impietrita da quell’affermazione, inizialmente motivai la mia reazione semplicemente come un inaspettato evento gioioso.
Oh, quanto fui stupida!
Tu invece eri immobile e non dissi nulla, avevi gli occhi sgranati, la bocca aperta e la pelle impallidì tutta di un colpo.
Se solo quel giorno tu avessi gridato! Se solo quel giorno mi avessi afferrato baciandomi, avrei capito che grave sbaglio stavo commettendo. Invece tutto quello che facesti fu invitarmi al tuo matrimonio con Hinata.
 
La cerimonia fu triste, tu eri triste, indossavi il tuo abito elegante senza esprimere la felicità che in realtà avresti dovuto avere.
Mi ricordo di non averti staccato un attimo gli occhi di dosso.
Eri così bello Naruto, eri così meraviglioso che ti mancava solamente una cosa, il tuo dolce sorriso.
Durante il ricevimento corsi in bagno più e più volte per controllare che le lacrime non si notassero. Era straziante vederti ballare con lei, baciarla, abbracciarla.
Da tempo avevo capito di aver commesso un errore, un grosso sbaglio. Avevo scoperto di amarti, avevo capito che la mia unica fonte di felicità eri tu e solo tu, sapevo di volerti mio per sempre e per l'eternità ed ero certa che non potevamo essere nulla.
Mentre tutti ballavano e si congratulavano, io me ne stavo in disparte incapace di congratularmi con voi e scusandomi – mentalmente - con te per essere così egoista da non averne la forza.
E fu in quel momento che tu probabilmente mi lessi nel pensiero e ti avvicinasti a me avvertendo, ovviamente, prima Hinata.
Probabilmente eri sempre riuscito a farlo e per questo eri sempre riuscito a farmi star bene.
Oh Naruto, non ti avvicinare! Ti scongiuro!
E invece tu lo feci, ignorando il mio desiderio di non averti accanto.
Bugia.
Mi sorrisi leggermente, falsamente.
"Ei Sakura."
"Naruto."
Bisbigliai il tuo nome tra le labbra.
"Che confusione che c'é é?"
Dissi guardandoti attorno.
"Giá."
"Senti."
Portasti lo sguardo sul pavimento e congiunsi le mani iniziando a giocherellare con i polsini della camicia.
"Usciamo un attimo?"
Io non dissi nulla, ti seguii e basta.
Quando finalmente la porta si chiuse dietro le nostre spalle, la musica che risuonava tra le pareti non ci diede più fastidio e rimanemmo soli.
Fummo avvolti da un gelido silenzio, tu ti appoggiasti al balcone con le braccia e tirasti fuori una sigaretta.
La flebile fiamma del tabacco bruciato illuminò le tenebre di quella notte nuvolosa.
"Adesso fumi?"
Mi feci spallucce soffiando il fumo che invisibile si disperse nell'aria.
"Non pensi che sia meglio tornare dentro?"
"Voglio parlarti."
"Torniamo dentro."
"Da solo."
"Fa freddo."
Stringevo i pugni cercando di trattenere le lacrime. Non volevo sentirti, volevo solo stare lontano da te in modo da evitare il suono del mio cuore infrangersi ancora.
Sentii uno strano tepore e alzai lo sguardo.
Posasti delicatamente la tua giacca sulle mie spalle. Sapeva di ramen e acqua di colonia misto ad un dolce profumo floreale.
Hinata...
Te la resi velocemente e con un espressione quasi di disgusto mentre qualche acrima sfuggì al mio controllo.
"Tienila."
"Ma non avevi freddo?"
"Tienila ho detto."
Sentii il tuo sguardo amaro posarsi sulle mie guance rigate dalle lacrime.
"Sakura, volevo chiederti una cosa."
Non dissi nulla, aspettai in silenzio mentre cercavo di controllare i miei sentimenti.
"Come stai?"
Quella domanda mi colse impreparata e d'istinto alzai lo sguardo verso di te.
Tenevi il volto leggermente di piegato e i tuoi occhi brillavano alla flebile luce della luna.
Stavi piangendo?
In quel momento pensavo solo a non fare lo stesso e le parole rimasero incastonate nella trachea impedendomi di parlare.
Sorrisi  amaro ad un qualche tuo pensiero.
"Io sto male."
E in quel momento il mio cuore si distrusse.
"Nonostante io mi sia sposato oggi, sto male, veramente male."
Non so se ti aspettavi una mia qualche risposta o meno.
"Sai, quand'ero sull'altare ... non facevo altro che pensare a come sarebbe stato se ci fossi stata tu con il vestito bianco."
Tu sorrisi nuovamente nascondendo gli occhi tra i ciuffi biondi.
"Per tutta la cerimonia non ho pensato ad altro, ma alla fine ho comunque risposto lo voglio."
Si morse le labbra mentre alcune lacrime scendevano timide da sotto quei biondi ciuffi.
In quel momento non riuscii a trattenermi e le lacrime iniziarono a scendere copiose dai miei occhi. Le parole mi bloccavano ancora la gola impedendomi di parlare, però il mio corpo si mosse.
Lentamente ti avvolsi con le mie braccia affondando la testa tra la stoffa morbida dell' abito, senza proferir parola.
Sentivo il tuo corpo, era freddo e rigido.
Poi tu feci lo stesso, mi avvolsi lentamente i fianchi e poggiasti il mento sul mio capo socchiudendo gli occhi e inspirando voracemente l'odore di ciliegio e vaniglia che emanavo.
"Hai un buon odore."
"Grazie."
Ed ecco che il tuo cuore cominciò a battere più rapidamente e il tuo corpo a farsi più caldo e sciolto. Un sorriso si stirò sulle tue labbra, più sincero, mentre gli occhi si chiusero desiderosi di assaporare a pieno quel momento.
"Sakura-Chan..."
Con le dita mi accarezzasti il mento costringendomi a rialzare lo sguardo. Quello che vidi mi colse impreparata.
Avevi gli occhi lucidi, sull'orlo del pianto, ma sorridevi dolcemente, come non facevi da tempo.
Smisi di piangere e ricambiai.
"Grazie per tutto quello che hai fatto per me in questi anni."
Ti colsi impreparato con quella mia frase e intanto io abbandonai quel caldo abbraccio.
"Dovremo..."
"Lo so."
Dissi prima di suggellare il nostro segreto passionale.
 
Dopo quel giorno non ci vedemmo quasi più se non in rare occasioni.
Eri diventato Hokage e io un brillante medico ninja, ci costruimmo una propria vita, una famiglia, una casa dove tornare con un letto (s)comodo dove dormire. Avevamo scelto un'altra vita, avevamo scelto di vivere nell'illusione di aver rinunciato alla propria felicità per l'altro, avevamo l'obbligo di rimanere in quella stabilità.
Ma entrambi sapevamo che quello che provavamo per l'altro sarebbe rimasto qualcosa di eterno, anche se questo sarebbe rimasto solo il segreto di due amanti.



Note dell'autore:
Spero che questa fanfiction vi sia piaciuta e abbia espresso bene ciò che ho provato sia io (e probabilmente altri fan) sia i personaggi stessi che sono stati costretti a vivere una vita infelice a causa di Kishimoto.
Come molti sono rimasta delusa dal finale dell'opera e uno di quei motivi, non lo posso escludere, è quello riguardante le coppie (anche se non è quello fondamentale perchè avrei preferito di gran lunga un finale nh e ss ma con una trama e fondamenti più stabili con questo non voglio offendere gli shippatori delle due coppie e se vi sentite feriti, scusatemi perchè non era mia intenzione).
Nonostante il finale amoroso che non ha favorito la mia coppia, penso che Naruto e Sakura non siano felici e, anzi, si amino in segreto.
Va beh, la smetto qui, grazie di aver letto la mia storia e se vi va, fatemi  cosa ne pensate con una recensione ^^
   
 
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