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Autore: hyuga girl    12/01/2015    1 recensioni
In una giornata come le altre Naruto decide di dare una svolta alla sua vita.
-No, quella va benissimo! Stavo cercando Sakura chan- mi guarda con uno strano sguardo malizioso. So dove vuole andare a parare. –Non è come pensi-
NaruHina con accenni SasuSaku
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Tsunade | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Eccomi qui con un'altra NaruHina. Sono talmente perfetti insieme che non riesco a non scrivere su di loro. Questa volta la storia è dal punto di vista di Naruto. Spero vi piaccia e fatemi sapere con una recensione, anche piccola piccola, cosa ne pensate. Un abbraccio da Hyuga Girl.

E’ un pomeriggio assolato, uno dei tanti che si ripetevano al Villaggio della Foglia. Dopo la fine di quella guerra la vita piano piano aveva ripreso a scorrere tranquilla, non senza aver lasciato delle ferite profonde che difficilmente si sarebbero rimarginate. Sono all’ombra della montagna degli Hokage e fisso pensieroso il sesto volto appena scolpito. Devo parlarne con qualcuno. Non riesco più a tenermi dentro ciò che provo.  Vado trovare la mia migliore amica al lavoro, è l’unica con cui posso parlare. Guardo per un’ ultima volta i volti di mio padre e del mio maestro sulla parete rocciosa e a testa bassa e con le mani in tasca faccio rotta verso l’ospedale. Lì vi trovò il quinto Hokage con la sua fidata assistente Shizune. -Ehi Tsunade baa-chan! Sei contenta di esserti liberata da quelle scartoffie vero? Hai lasciato tutti i tuoi arretrati nelle mani del povero maestro Kakashi!- Tsunade scoppia in una grossa risata. Mi unisco a lei. Ultimamente sono davvero giù di morale.
-Lo puoi ben dire Naruto! Il lavoro in ospedale è molto più gratificante! Cosa ci fai qui? Qualche problema con la protesi?-  mi chiede tastandomi il nuovo braccio destro ricoperto da un fitto bendaggio.
-No, quella va benissimo! Stavo cercando Sakura chan- mi guarda con uno strano sguardo malizioso. So dove vuole andare a parare. –Non è come pensi- ritorno subito serio.
-L’ho appena vista di sopra- risponde, prendendo una cartellina da un infermiera.
-Beh ci vediamo in giro, nonna- giro i tacchi e prendo subito a salire le scale.
Incrocio subito la ragazza dai capelli rosa appena metto piede sull’ultimo gradino. Indossa un camice bianco e ha le braccia piene di cartelline. I suoi occhi verdi mi guardano sorpresi. Non mi ha mai visto in ospedale durante i suoi turni lavorativi.
-Naruto? Che ci fai qui?-
-Io ho bisogno di parlarti di parlarti, Sakura chan. Hai un po’ di tempo?-
-Certo. Aspettavo che venissi prima o poi. Sono un bel po’ di giorni che ti vedo preoccupato-
Lei mi conosce meglio di chiunque altro, a parte un’altra persona. E’ proprio di lei che voglio parlare. Entriamo nel suo ufficio,talmente piccolo che ci stanno a malapena una sedia e una scrivania. Lei prende posto sulla sua sedia girevole, io appoggio la schiena contro il vetro della finestra.
-Allora?- I suoi occhi mi guardano ansiosi. Se mi guarda così sarà più difficile del previsto.
-Ecco…Sakura chan…Io devo dirlo a qualcuno, altrimenti esplodo- ecco, è arrivato il momento, devo parlare, devo. Ma perché mi è così difficile?
Mi metto le mani nei capelli che ho tagliato da poco. Ancora non mi ci sono abituato a tenerli così corti.
-Da qualche parte credo dovrai cominciare- appoggia il gomito alla scrivania e si tiene la testa con una mano. E’ il momento.
-Senti Sakura chan…Io…beh…- mi sento nervoso come all’esame di selezione dei chunin. Mi ricordo benissimo del suo viso da bambina, quando aveva cercato di aiutarmi a copiare. Se solo me ne fossi accorto prima, che tonto che sono. I miei amici hanno ragione a chiamarmi “testa quadra” –Io mi sono innamorato di Hinata. Ma non so bene come comportarmi. Ultimamente ogni volta che mi vede mi saluta a malapena e scappa via. Non capisco se è ancora innamorata di me o no-
La guardo sorridente e pieno di speranza, finalmente libero da questo peso. So che può aiutarmi. Ma lei non sorride, il suo volto è un’unica smorfia di dolore.
-Me ne sono accorta, Naruto. Vedo il modo in cui la guardi- E allora perché stai soffrendo Sakura chan?
Come se avesse capito la mia domanda mi parla –Mi dispiace, so che dovrei essere felice per te, ma non lo sono. Sono solo un egoista, ma vi voglio per me tutti e due- So a chi si riferisce. E so esattamente cosa si prova a essere costantemente la seconda scelta. Ma per qualcuno invece sono sempre stato il primo, e come uno stupido me ne sono accorto troppo tardi.
-Comunque Hinata è appena stata qui a trovare i superstiti del clan Hyuga, forse se ti sbrighi riesci a raggiungerla-
Le faccio un altro grande sorriso e le prometto che l’aiuterò con il bastardo quando deciderà a tornare. E’ pur sempre la mia prima cotta e la mia migliore amica. Lei mi ringrazia e si scusa. –Dai sbrigati! Non vorrai far aspettare ancora quella povera ragazza!- mi da una pacca sulla spalla e io inizio a correre. Sento delle voci provenire dalla tromba delle scale. Mi fermo e la vedo. E’ di spalle, i lunghi capelli corvini che ondeggiano a ogni suo movimento, ormai le arrivano alla vita, le lunghe gambe snelle e muscolose che finalmente ha deciso di mettere in mostra con dei pantaloncini. Accanto a lei una ragazza più piccola, dai lunghissimi capelli castani. Credo che sia la sorella. Faccio un salto e atterro davanti a loro. Due paia di occhi chiari identici mi fissano meravigliati.
-Naruto kun? Che ci fai qui? E’ successo qualcosa?- Immagino che il fatto di vedermi in ospedale la preoccupi.
-Oh no,  sta tranquilla, Hinata chan- E’ la prima volta che la chiamo così. L’avrà notato. Noto che le sue guance si imporporano leggermente. –In realtà ti cercavo-
-Cercavi ME?- mi guarda sorpresa.
-Si, ho bisogno di parlarti-
-Oh, non badate a me! Fate pure come se non ci fossi- Una vocina fastidiosa ci interrompe. Mi giro e vedo la copia perfetta di Hinata, se non fosse per il colore dei capelli.
-Scusami, Naruto kun, lei è mia sorella Hanabi- Le porgo il mio braccio posticcio e le stringo la mano. –Ok, ho capito che devo tornare a casa da sola. Tu- mi punta un dito contro il petto e mi guarda ad occhi stretti- stai attento a ciò che fai- Poi sorride alla sorella, mi rivolge un altro sguardo omicida e se ne va.
-Scusala, è un po’ protettiva quando si tratta di me- mi sorride leggermente, è bellissima.
L’ospedale non mi sembra il posto più adatto per parlarle. Così le chiedo se le va di fare una passeggiata. Lei accetta. Usciamo dall’ospedale e rimaniamo in silenzio per un po’. Nessuno di noi due osa guardare l’altro. Guardo il cielo e vedo che il sole sta iniziando a tramontare. Non so nemmeno dove siamo diretti, ma ci ritroviamo dove a dodici anni sono stato legato a un palo durante il primo allenamento con Kakashi.
-Sai, Naruto kun, quando venivi qui ad allenarti mi nascondevo dietro quegli alberi laggiù e restavo a guardarti per ore- la sua voce è appena un sussurro.
Non mi guarda però. Continua a scrutare l’orizzonte. Soffia una brezza leggera che smuove i suoi capelli che hanno il colore della notte e vedo che trema leggermente per il freddo. Senza pensarci due volte mi tolgo la felpa arancione e la appoggio sulle sue spalle. Lei mi ringrazia. Ma ancora non mi guarda.
-Hinata… perché ti comporti così? Sei così fredda con me. Non riesci nemmeno a guardarmi- Lei arrossisce di nuovo e abbassa lo sguardo, torturandosi le dita candide.
-Perché ho visto come ti guarda Sakura san quando siete insieme. E so che lei ti piace. Non voglio essere egoista Naruto. Ho preferito allontarmi- ecco ciò che mi piace di lei. Pensa sempre agli altri, mai a se stessa. Mette perfino da parte la sua felicità per la mia. Ancora mi maledico per non essermene accorto prima.
-Però…questa cosa mi devasta- continua a sfogarsi, sono certo che aspettava questo momento da tempo e mi sento ancora più idiota- Cerco sempre di essere forte, ma da quando è morto Neji sento che potrei crollare da un momento all’altro. Lui mi consolava sempre. Ora ho questo nuovo compito di capo clan e mi sento sempre sotto pressione, e non posso mai rivelare i miei veri sentimenti. Non posso mostrare la mia debolezza davanti a mio padre e al mio clan. Mi dispiace tanto di essere stata fredda con te, Naruto kun. Ma credevo che ignorandoti sarei riuscita a reprimere tutto quello che provo per te, ma mi sta soffocando. Ma non ce la faccio, Naruto, non ce la faccio-
Cade in ginocchio, singhiozzando. Si stringe le braccia intorno al petto, cercando di reprimere le lacrime, e vederla in questo stato mi fa sentire un verme. Basta così. Mi avvicino a lei e le accarezzo una guancia col braccio buono. La protesi non mi permetterebbe di sentire la sua pelle morbidissima. Mi guarda come un’ancora di salvezza e si aggrappa alla mia maglietta, affondando il viso nel mio petto. La stringo forte. Come ho fatto a non capire che soffrisse così? Nella mia testa continuo a ripetermi solo una parola: stupido, stupido e ancora stupido.
-Hinata chan..ti prego, non fare così. Mi dispiace di averti dato l’impressione sbagliata, ma tra me e Sakura non c’è assolutamente nulla. E’ innamorata di quell’idiota di Sasuke, e sarà sempre così. Lei per me è come una sorella, ma quello che provavo per lei non è nemmeno paragonabile a ciò che provo per te.”
Alza lo sguardo e mi fissa con quei meravigliosi occhi che si ritrova.
-Che cosa provi per me Naruto kun?- si fa seria. E ha tutta la ragione del mondo.
Mi alzo e l’aiuto a rialzarsi.
La prendo per le spalle e la guardo. Credo che il mio sguardo non sia mai stato così risoluto.
-Hinata. Sarò sincero con te. Mi rendo conto che con la mia stupidità potrei aver rovinato tutto quanto. Spero che non sia troppo tardi- mi faccio coraggio e sento le guance infiammarsi- Io ti amo-
Lei sospira e trema leggermente. Si avvicina piano, e tende le sue piccole mani verso il mio viso. Sento che mi sfiorano piano, che mi accarezzano, il mio viso per lei è un territorio sconosciuto. Sono morbide e fredde, appena ruvide per le cicatrici. Vedo che nonostante le lacrime ora un piccolo sorriso fa capolino tra le sue labbra rosa. Faccio combaciare le nostre fronti e ora i nostri occhi sono davvero vicini. Sento il suo respiro farsi irregolare, ha un profumo dolce. Non ci penso due volte e la bacio. Sento le sue mani tra i capelli e la stringo ancora più forte. Mi stacco per respirare. Lei è ancora più bella, ha gli occhi che le brillano. Mi sento orgoglioso per essere il motivo di tutta quella felicità.
-Sai, ho sempre sognato il mio primo bacio. Ma non pensavo potesse essere così meravigliosamente bello-
Chiude gli occhi e si abbandona sul mio petto.
-Sei tu che sei meravigliosamente bella- le dico. Ed è la verità. Non la lascerò andare via mai più.
Poi andiamo via, mano nella mano. Mentre passiamo davanti all’ospedale, noto Sakura affacciata alla finestra che ci guarda. La fisso anche io per un momento e noto piccolo sorriso. So che lei è contenta per me. Le faccio un piccolo cenno del capo per farle capire che ancora una volta manterrò la mia promessa.
Ora davanti a me c’è solo la strada che percorrerò accanto a Hinata, e dentro di me sorrido, pensando a quanto sono fortunato.
-Naruto kun… - si ferma e mi lascia la mano –Non ti ho ancora detto una cosa-
Mi lancia uno sguardo pieno d’amore, e mi restituisce la felpa.
-Ti amo anche io-
  
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