Apro gli occhi e guardo l'orologio: 6.30 in punto.
Questa abitudine non la perderò mai, dopo tutti gli anni passati sarà difficile abituarsi a una nuova vita.
Come sarà difficile abituarmi a questa stanza e a queste lenzuola che hanno un profumo così diverso e buono dalle vecchie.
Qualcosa alle mie spalle si muove a ricordarmi che ormai non sono più sola in questo mondo, anche se, infondo lui c'é sempre stato per me.
Una mano calda si posa sul mio fianco, si avvicina a me sempre di più fino a sentire la sua testa che si poggia addosso la mia schiena.
Mi giro e vedo i suoi capelli scompigliati, neri come l'asfalto e i suoi occhi scuri e profondi come la notte.

Mi sorride:
-Buongiorno amore mio.- dice avvicinandosi sempre di più al mio viso.
-Buongiorno Roy.- dico poco prima di baciarlo.
Quelle labbra che fino a poco tempo prima ho solo bramato e il nostro amore che é dovuto essere represso per tutto questo tempo soltanto per degli stupidi gradi di amministrazione. Ma alla fine abbiamo vinto. Ormai niente e nessuno potrà portarmelo più via.