Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: Virus14    12/01/2015    0 recensioni
Mi chiamo Christian.
Ho 16 anni e vivo a Firenze. Non ho molti amici e non ne capisco il motivo.
Non fumo, non bevo, non mi drogo.
Non ho esattamente gli stessi gusti dei miei coetanei... non seguo il calcio, odio le discoteche, mi piace guardare serie televisive e, perchè no, leggere.
Ah, dimenticavo una cosa, sono gay.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi chiamo Christian.
Ho 16 anni e vivo a Firenze. Non ho molti amici e non ne capisco il motivo.
Non fumo, non bevo, non mi drogo.
Non ho esattamente gli stessi gusti dei miei coetanei.. non seguo il calcio, odio le discoteche, mi piace guardare serie televisive e, perchè no, leggere.
Ah, dimenticavo una cosa, sono gay.

--- --- ---

Si, avete sentito bene, sono gay.
A quest'ora il 98% delle persone che conosco avrebbero già smesso di leggere.
Quindi vi ringrazio per far parte di quel 2% che non ha pregiudizi nei miei confronti.
Vi racconto in breve la mia storia...
Ero tipo in terza media quando ho capito di avere "gusti diversi". Ero spaventatissimo. Avevo paura di essere escluso dal gruppo e di vivere una vita terribile.
Quindi ho iniziato a tenerlo segreto. Soprattutto ai mei genitori che sicuramente mi avrebbero buttato fuori da casa.
Dopo un po questa cosa ha iniziato a pesare. Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno.
Una sera ho invitato a casa mia Velia e Simone, i miei due migliori amici, e gli ho detto tutto.
Simone ha iniziato a urlare che lo avevo tradito e cose del genere, e se ne è andato sbattendo la porta... non è stato sicuramente un bello spettacolo. Al contrario Velia mi ha capito, e mi ha abbracciato, come se mi volesse dire "sta tranquillo, io ci sono".
Da quel giorno il nostro "gruppo" si è sciolto ufficialmente.
Simone non so che fine abbia fatto.
Velia si è trasferita a Milano per studiare in un conservatorio.
Possiamo dire quindi che sono ufficialmente solo.
I primi due anni di superiori sono stati un inferno.
Quest'anno ho deciso di cambiare scuola (e vita). Verso novembre la mia prof di lettere mi ha praticamente obbligato a partecipare agli open day per aiutarmi a socializzare.
Per chi non lo sapesse gli open day sono quelle giornate in cui la scuola è aperta ai ragazzi delle medie che vogliono venire a vederla, e il mio compito sarebbe quello di portare in giro questi ragazzi nei vari laboratori e cose varie.
La mia prof ha praticamente tralasciato il fatto che quella scuola è tipo un labirinto, e che io ero lì da solo 3 mesi. Mi sono perso per un totale di 26 volte, e non oso pensare a dove condurrò quei poveri ragazzi.
Comunque, andiamo avanti.
Il primo giorno degli open day, il 22 novembre, è iniziato piuttosto in fretta.
Mentre antravo in un laboratorio di informatica sono andato a sbattere contro un ragazzo più o meno della mia età. Abbastanza alto, con i capelli scuri e gli occhi stranamente azzurri. Un azzurro che non vi riesco a descrivere in qualche riga. Un azzurro di quelli profondi, di quelli che sembrano ritoccati. Allo stesso tempo trovavo il suo sguardo spento.. quasi perso a fissare il vuoto, con allo stesso tempo quattrocento pensieri nella sua testa.
Si, state pensando bene, lui è uno dei "protagonisti" di questo mio racconto, ma raccontiamo una cosa per volta.
Sinceramente in quel momento ho pensato che non l'avrei più rivisto, perchè la scuola è grande e trovarlo sarebbe stato praticamente impossibile.
Ho trascorso normalmente le due settimane successive.. Sinceramente? Ho sognato quel ragazzo una volta. Ma era solo un sogno. Ora non ha importanza.
Il 3 dicembre a scuola sono andato in bagno a lavarmi le mani dopo aver passato l'ora precedente nel laboratorio di chimica.
Sentivo dall'ultimo bagno strani rumori, quasi dei pianti soffocati. Ho provato a bussare e non ho avuto nessuna risposta. Ho aperto piano piano la porta.
No, all'interno del bagno non c'era il ragazzo che avevo visto la scorsa settimana all''open day. C'era un altro ragazzo, più basso e apparentemente più piccolo , che piangeva. Girandosi verso di me mi sono accorto che aveva un enorme livido sull'occhio destro. Ho provato a convincerlo a farlo uscire ma lui non voleva, aveva paura ed io non capivo di cosa.
Sono stato un po li con lui, poi me ne sono andato.
Mi sono voltato un'ultima volta e indovinate?
Il ragazzo dell'open day stava entrando nel bagno. E' uscito dopo poco con il braccio destro attorno al collo del ragazzo più piccolo.
Sono rimasto sconcertato a fissarli fino a quando non hanno sceso le scale.
Mi sono accorto che ogni giorno, a ogni ricreazione, questa routine si ripeteva.

--- --- ---

Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Prima cosa GRAZIE per aver letto tutto questo primo capitolo.
Ho provato a riscrivere qualcosa dopo tanto tempo.. non sono del tutto convinta del risultato
Anyway, se non vi dispiace, lasciate una recensione (anche negativa) perche mi fa sempre piacere leggere i vostri pareri.
Aggiornerò presto la storia, spero vi sia piaciuta <3

-Virus14

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Virus14