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Autore: Ladradilucciole    13/01/2015    3 recensioni
SPOILER 3X22
Regina si ritrova davanti Marion, vedendo così crollare inesorabilmente il nuovo mondo che con tanta fatica era riuscita a costruire insieme a Robin.
La fuga da Storybrooke le permetterà di schiarirsi le idee, o forse solo di complicarsele, perché quando si scappa non c'è niente di chiaro, ed il confine tra tristezza e rabbia diventa tremendamente sottile.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Robin Hood
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Sei proprio come tua madre: non pensi mai alle conseguenze-
Il tono di voce non sembra neanche il mio. Dopo tanto tempo passato a scappare dall'ombra, a correre verso la luce, ecco che il tunnel si richiude. Sono in trappola. Sono di nuovo avvolta nel buio.
E pensare che l'avevo fatto solo per lui.
E pensare che con lui credevo di avere il mio lieto fine; ma mi sbagliavo. I cattivi non hanno un lieto fine.
Ora lui ha Marion, che cosa potrebbe farsene di me?
È pur sempre sua moglie, la madre di suo figlio, è pur sempre la donna che ho ucciso.
Ho ancora gli occhi puntati su Emma, duri, freddi, cattivi. Potrei incenerirla con uno sguardo, letteralmente, ma non voglio perdere anche Henry, non proprio adesso.
Esco dal Granny's in fretta, silenziosa fin quando non sbatto la porta con foga.
E poi corro.
Corro per le strade deserte di Storybrooke, e non mi importa niente se le gambe mi fanno male, se i polmoni bruciano quasi fossero in fiamme e i piedi continuano ad accusare fitte a causa dei tacchi. Voglio solo scappare.
Gli occhi pizzicano tremendamente, la vista offuscata dalle lacrime che non vogliono saperne di tornare indietro e solcano le guance ricordandomi quanto sono debole.
Mi asciugo alla meglio il volto e mi accorgo che il paesaggio attorno a me è cambiato: sono nella Foresta.
Rallento di colpo, iniziando a camminare. Non so neanche come ho fatto ad arrivare qui così velocemente.
A qualche centinaio di metri intravedo una radura. Sì, lì è perfetto.
Avanzo ancora e soffoco un urlo quando inciampo in arbusto, atterrando sulle ginocchia. Fottute scarpe. Le lancio via con un moto di frustrazione, sono solo d'intralcio, proprio come me per Robin.
È questo il mio scopo alla fine, no? Impedire ai buoni di avere un lieto fine. Finchè ci sarò io lui non potrà mai essere felice.
Ecco la radura: è totalmente illuminata dagli ultimi raggi del sole e termina in uno strapiombo.
Mi siedo sul bordo del burrone, le gambe che ondeggiando nel vuoto.
Gli occhi si sono finalmente asciugati, e anche il cuore sembra tornato al ritmo normale.
Eppure ad ogni battito lo sento cedere, ad ogni battito lo sento morire un po' di più.
-Stai tornando nero e avvizzito, eh?-
Dico con un sorriso spezzato, rivolta al muscolo che si restringe ogni secondo di più.
Massì, che faccia pure, che altro ho da perdere ormai?
-Sai...- riprendo a parlare da sola -questa volta credevo che fosse diverso. Insomma, la Magia Buona e tutto il resto. Credevo che qualcuno mi avrebbe considerato speciale e...buona. Mi ero già immaginata tutto: avrei portato Roland a fare un giro al parco,e poi saremmo andati a prenderci un gelato, e magari avrei anche potuto fargli visitare il mio ufficio qualche volta, così sarebbe stato anche lui orgoglioso di me.- inizio a gesticolare, quasi avessi un vero interlocutore al mio fianco – mi sentivo importante, capisci? Sentivo che questa era la volta buona per ricominciare a vivere. Un po' come in quei videogiochi di Henry: se perdi la partita resetti il gioco e fai come se niente fosse.
Ma io non posso essere felice, dico bene? La mia vita non è fatta per la felicità. Già, perchè l'unica cosa che so fare è odiare, ma..lui mi aveva insegnato ad amare e credevo di essere ricambiata.
Ma diciamocelo: chi sceglierebbe me quando l'altra opzione è una ragazza buona e gentile?-
un singhiozzo interrompe il mio monologo e, quando riprendo a parlare, la voce è più acuta, ma anche più dura.
-Chi sceglierebbe me, sentiamo? Io sono solo un ripiego di tempo, nessuno mi prende sul serio, nessuno crede che io ti abbia davvero! Capisci? Nessuno crede che io abbia un cuore, ma tu esisti, vero?- la tristezza si trasforma rapidamente in rabbia mentre conficco le unghie nel terreno morbido -Per tutti io non ho sentimenti, solo perchè sono sempre stata abituata a mostrarmi fredda nei confronti degli altri, secondo loro niente può ferirmi, e niente può sciogliermi. Ecco perchè sceglierà lei: perchè crede che tanto ne uscirei illesa, perchè io sono la Regina Cattiva, perchè io non sento niente. Io sono cambiata per lui, io ho sconvolto il mio mondo per lui!- mi alzo in piedi di scatto -Ma sai una cosa? Hanno ragione, tutti quanti: io non ho sentimenti, l'unica emozione che comprendo è l'odio. Perchè sai chi sono io?- agito rapidamente una mano davanti a me, gli indumenti che si trasformano: il sobrio tubino lascia spazio ad un lungo abito nero dall'ampio scollo a barca e dalla gonna voluminosa, riccamente decorato da piume dello stesso color pece -Io sono la Regina Cattiva, e i cattivi non hanno un cuore-
allungo una mano verso il mio petto, e ve la faccio affondare. Mi piego in due, boccheggiando, il dolore è forte, ma io sono più forte. Serro le dita attorno al muscolo; è così piccolo...
un colpo netto ed è davanti ai miei occhi, proprio come me lo aspettavo: duro come la pietra, quasi non brilla più.
-Non ti permetterò di fermarmi- sussurro mentre sento le lacrime tornare a solcarmi le guance. Ma questo non è un pianto disperato. I cattivi non sono disperati.-Vattene dove nessuno possa trovarti-
Lo stringo più forte, provocandomi un'altra fitta al petto, ma non importa: è solo il simbolo del mio dolore, è solo il ricordo di quanta sofferenza possa causare l'amore.
Allungo il braccio oltre il baratro e lo lascio andare. Non aspetto neanche il tonfo. So che non ci sarà, il tonfo. So che in questo momento si è appena dissolto in polvere cinerea, disperdendosi nel vento tiepido.
Mi volto, dando le spalle al dirupo e riprendo a camminare.
Ora so cosa mi serve: Zelena. Il suo portale deve essere ancora aperto.
Voglio un nuovo inizio. E questa volta la Salvatrice non mi fermerà.
-I cattivi non hanno un lieto fine. Ma possono rubare quello degli altri.-

NOTE DELL'AUTRICE:
Ooooookay, non so bene cosa sia questa roba, so solo che è di quanto più OOC e Nonsense io abbia mai scritto.
Non ho ancora iniziato a vedere la quarta stagione, quindi non ho idea di cosa succeda realmente dopo l'arrivo di Marion,è che semplicemente volevo fare un “omaggio” a Regina.
Se pensate che il risultato sia abbastanza confuso, sappiate che era quello che volevo ottenere, visto che ho cercato di impostare la OS come un flusso di coscienza, disordinato, risultato di una miriade di sentimenti contrastanti, perchè sfido chiunque a rimanere lucido dopo un avvenimento simile; perciò eccoci qua, con una Regina non più in sé che torna a farsi inghiottire dalle tenebre.
Il finale lo lascio a voi, così che ognuno -per rimanere in tema- possa avere il suo lieto fine.
Tutto qui, vi prego di recensire dato che sono piena di dubbi e commentando mi fareste un enorme favore :)
Baci,
Ladradilucciole

   
 
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