Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: C_alla_Seconda    14/01/2015    0 recensioni
Può un ragazzo far litigare due amiche come Alice e Annmarie che si conoscono da una vita? Eppure pare sia successo proprio così. Come affronteranno questa nuova "avventura"?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Alice*

Mi sveglio, come sempre, nel mio letto caldo, con la trapunta nera e subito l'odore di caffè mi invade i sensi, guardo l'orologio e mi accorgo che sono le 10:30, Annmarie sarà già uscita da un bel po', mentre la mia lezione inizia verso le 4 del pomeriggio. Decido di alzarmi dal mio enorme letto e poggio i piedi a terra: un brivido parte appena la punta delle dita del mio piede tocca terra e mi attraversa la colonna vertebrale. Scuoto la testa e mi alzo, cercando le ciabatte per tutta la camera. Mi abbasso vicino al letto e sbircio sotto, scrutando attentamente ciò che c'é sotto: calze, una maglie e... uh, "le mutandine mie di pizzo, quelle che non so quale ragazzo ha buttato per terra ma... come ci sono arrivate qui sotto?!" Domando a me stessa, e le prendo, poi torno a scrutare il pezzo del pavimento nascosto dal letto e scorgo le mie ciabatte; le prendo e le infilo, anche se i miei piedi sono ormai congelati. Vado nel bagno e metto gli slip nella cesta dei vestiti, che di sicuro la mia amata coinquilina laverà (o almeno me lo auguro) e vado in cucina: ha pensato a tutto! Il caffè, anche se freddo, è nella macchinetta. 
Finito di prendere il caffè che, detto in confidenza, faceva schifo. Mi guardo allo specchio e i capelli lunghi e castani, che fino a ieri erano lisci, oggi sono crespi: sembro Hermione Granger a 12 anni, cazzo!
Indosso i miei jeans scuri e la maglia bianca, indosso le mie scarpe e vado a lavare i denti e pettinare i capelli. Controllo che nella borsa ci sia tutto, prima di prendere il mio borsello con i trucchi dentro e posizionarmi davanti allo specchio. Un filo di lucida labbra e un po' di matita. Mi sistemo il giacchetta di pelle e prendo la borsa e chiudo tutto, pronta per scendere. Chiudo tutto e poi scendo le scale. La biblioteca si trova vicino l'università, quindi non ci metto molto per arrivare. 
-Salve, cerco un libro.-Dico al signore dietro il bancone. 
-Quale?-Domanda. 
-Uno sull'astronomia.-Rispondo. 
-Lì, seconda corsia.-Mi sorrise, dopo aver controllato il computer. 
-Grazie.-Rispondo, e mi avvicino alla seconda corsia e cerco un libro, non so ancora quale, ma prendo tutto il tempo possibile per sceglierlo. 
Prendo un libro e lo osservo, ma meno di un dieci secondi dopo mi accorgo di  aver preso male il libro, e cadono una decina di quelli che erano sullo stesso scaffale. 
"Che imbranata" penso, chinandomi a raccoglierli e li poso uno a uno nella libreria. 
-Ehi.-Una voce maschile mi fa girare e mi ritrovo in ginocchio davanti due lunghe gambe coperte da un jeans strappato.-Serve una mano?-Domanda, chinandosi alla mia altezza. Beh, meglio così, mi trovavo faccia a faccia con... ehm... il suo amichetto, e, lo sento, sono diventata come un pomodoro. 
-Grazie.-Mi alzo mentre lui finisce di recuperare i libri e li posa. 
-Sono Dorian.-Si presenta. 
-Vieni direttamente dal 1800 da un libro di Oscar Wilde?-Faccio ironia.-Scusami se sono squallida, ma è lo scrittore che sto studiando.-Mi scuso, ma decido di buttarmi, insomma: i suoi occhi azzurri fanno un contrasto con i miei verdi e i capelli castani sono perfettamente acconciato e il suo viso è qualcosa di straordinario.-Ma non mi sorprenderei se anche tu avessi fatto un patto con il diavolo. Cavolo se sei bello.-Volevo dire bono, ma mi sembrava eccessivo.-Comunque sono Alice.-Rispondo, ponendogli la mia mano. Lui la strinse prontamente. 
-Piacere mio.-Si chinò a baciarla e mi sorrise. Che. Sorriso.-Questa splendida ragazza ha anche un numero di telefono nel caso volessi chiamarla?-Mi domanda, ed io annuisco, dandogli il mio numero.-È stato un piacere Alice, nel caso dovesse servirti aiuto con i libri puoi sempre chiamarmi; ora scappo. Ciao.-Mi saluta e mi bacia sulla guancia. 
Me lo devo portare nel letto. Ora. 
Devo raccontarlo a Annmarie, almeno così non mi dirà più di trovarmi un ragazzo per dimenticare quello che mi ha scaricato per una poco di buono. 

*Annmarie*

Mi sono svegliata molto presto per andare in biblioteca a prendere un libro per la ricerca che mi ha assegna quella scorbutica prof di biologia sulle abitudini degli animali... e prima di uscire preparo tutto per la mia inquilina Alice, la solita dormigliona. Prendo il libro riguardante gli animali (preferisco trentamila volte uccidermi), si trovava su un piano alto. Presi la scala e, essendo la solita imbranata, stavo per cadere ma fortunatamente un ragazzo che stava sotto di me, mi prese al volo. Ci presentammo 
-Ciao io sono Annmarie.  
-Ciao io sono Dorian ma tu puoi chiamarmi Dori. 
-Come quella pesciolina che fa parte del cartone di nemo?
-Ah ah ah tutti mi prendono in giro per questo fatto. 
-Scusa ma é troppo divertente. 
-Hai un bel sorriso. 
Arrossisco e gli dico-Grazie.. Oh scusa devo andare via-(l'ho detto perché iniziavo a sentire le guance infuocate e stavo pregando che non se ne accorgesse) ma lui mi trattiene con il braccio 
-Ci scambiamo i numeri di telefono? 
-Si certo. 
E ce ne andiamo entrambi a casa (beh a me era a tre passi di distanza)
Non vedo l'ora di raccontarlo ad Alice.  
Continuiamo a 2 recensioni 😘 
~Hermione ~Jace
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: C_alla_Seconda