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Autore: rupertinasora    20/11/2008    2 recensioni
Ginny Weasley è alle prese con un segreto che ebbe inizio in un fatidico giorno preciso.
"Lui mi ha chiamato dal momento in cui quel giorno incrociai lo sguardo di Draco Malfoy."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra vita mi ha chiamata.

Sono qui, che mi tocco il grembo, e un'idea si fa sempre più sicura nella mia mente.

Che stupida e sciocca che sono stata. Tradita dopo una notte che in tutta la mia vita avrei potuto benissimo evitare.

E invece quella serpe dalle parole diamantine mi ha teso una trappola dorata come i suoi capelli, facendomi credere che tutto poi sarebbe stato limpido come i suoi occhi.

Ma dai suoi occhi avrei dovuto capire di più. Intorno a me non poteva esserci ancora il cielo limpido delle giornate primaverili, ma il gelido vento di una notte invernale.

Ed ora non riesco a fare altro che biasimare me stessa.

E' stato squallido, al solo ricordo. E dire che ne sono stata affascinata.

Non doveva finire così.

Voglio scappare, e andare sulla luna. Lì sono sicura che nessun occhio indiscreto noterà la mia pancia crescere e le mie forme ingrossarsi, nè mi vedrà avere le nausee, nè abboffarmi per una fame doppia della mia. E soprattutto, nessun genitore vorrà sapere cosa sta succedendo.

Vorrei che rimanesse un segreto, così da non poterlo dire a nessuno.

Sento la vita scivolarmi via.

E' un peso troppo grande per me. Io non sono altro che una ragazzina quindicenne, a cui bollono troppo gli ormoni, che non è riuscita a fermarsi in tempo.

Sono disperata. Ho una voglia assurda di piangere.

Io, che mi ero sempre ripromessa di tenere la testa sulle spalle. Io, che avevo giurato di restare pura fino a quando Harry non mi avesse notato.

Ora, tutto è rovinato.

Nessuno potrà mai capire la solitudine di una ragazza come me.

Io non sono quel tipo di ragazza, ed è questo che mi fa più rabbia! Lo so che la gente parla, e ora cosa dirà? Che cosa farà?

E poi non faccio altro che tremare pensando a quando lo verrà a sapere mia madre. E tutti i miei fratelli cosa potranno mai dire?

Mi sale un groppo in gola. E tremo.

Immagino già la scenata di mamma, che proprio ora ha più grattacapi che mai a causa dei frequenti attacchi da parte dei Mangiamorte, contro i quali i miei fratelli stanno sempre lì a combattere. E io, stupida, che faccio? Sfogo i miei desideri di adolescente frustrata proprio con il figlio di un Mangiamorte!

Tra tutti, penso proprio di essere capitata nella situazione peggiore. Madre di un bambino nelle cui vene scorre sangue di un Serpeverde, di un Mangiamorte e, ultimo ma non per importanza, di un Malfoy.

Vorrei parlarne con Hermione, ma lei è troppo presa dal rapporto burrascoso con mio fratello, e con Harry non se ne parla proprio. Harry è il ragazzo più dolce e gentile di questo mondo, ma so che questa non me la perdonerebbe mai. E come poi verrei dipinta ai suoi occhi? Come la stupida sorellina del suo migliore amico, sempre pronta a cacciarsi nei guai.

E stavolta, Ginny, sono guai seri. Non verrà più Harry a salvarti, e non puoi difenderti con la magia contro chi tenta di molestarti.

Mi sono molestata da sola compiendo l'atto più sacrilego che avessi mai potuto compiere in tutta la mia vita.

Eppure, la prospettiva non pareva tanto male.

Il ricordo, ahimè, quello sì che è squallido. E'  durato due secondi. Due secondi maledetti per uscirne incinta.

Io, però, non do nessuna colpa al mio bambino. Lui, proprio lui, è senza peccato. E proprio per questo non potrei mai ucciderlo.

Ucciderlo perchè, poi? Per non vedere la gente sparlare dietro di me? Per non dirlo a mia madre?

Lui porta la colpa del mio peccato. E' dannato sin dalla nascita. Quale futuro può avere un bambino dolce e gentile macchiato dall'errore di sua madre?

No, lui non può essere ucciso. Lui deve vivere.

Lo sento che mi tira dentro di me. Mi capita di sognare mio figlio: ha gli occhi azzurri e i capelli biondo-rossicci, ha la pelle diafana e nessun segno di lentiggine.

E' bello, mio figlio. E per nulla al mondo vorrei vedermelo tolto.

E allora che fare?

Se non voglio abortire, cosa che non farò mai, mi toccherà affrontare il mondo con la mia forza. Non lo dirò a nessuno. Chi è il padre non ha importanza, infine. Sono io sua madre, sono io la sua genitrice. Sono io che l'ho voluto.

Lui mi ha chiamato dal momento in cui quel giorno incrociai lo sguardo di Draco Malfoy. E anche se la sua concezione è stata inattesa, mi aiuterà a crescere.

Cresceremo insieme, tu ed io, bimbo mio. E nessuno potrà allontanarti da me.

 

   
 
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