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Autore: Psicosis86    21/11/2008    8 recensioni
Il proseguio ideale di What is that devide us??. Sanji oramai sà di appartenere anima e corpo a Nami e quando lei gli propone di passare qualche giorno soli in un isolotto apparentemente deserto,il cuoco è al settimo cielo. Non sà quanto il suo amore per l'amata navigatrice sarà messo alla prova.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola Nota: Visto il successo che ha avuto la mia prima fan fiction What is That devide us?? e visto quanto amo la coppia Sanji X Nami ho pensato di darle un seguito. Spero lo apprezzerete come avete fatto per la prima : ) La fan fiction sarà narrata in prima persona e seguirà di capitolo in capitolo sia il punto di vista di Sanji che quello di Nami. Enjoy It : )

Capitolo 1

Sanji

Rumori nella cucina. Aprìì lentamente gli occhi già pronto a sorprendere uno di quei furboni. Al 90 % era di sicuro Rufy,ero stato costretto a dormire in cucina per sorprendere chi era il dannato che depredava la dispensa. Fortunatamente il pavimento della Sunny non era scomodo come quello della Going Merry,questo dovevo ammetterlo. Era incredibile come dopo la vicenda di Water 7 e tutto ciò che aveva comportato…tutti gli scompensi emotivi…quei maledetti zuzzurelloni riuscissero ad essere nuovamente così attivi. Tirai uno sbadiglio mentre un topo sfrecciava accanto a me. Un maledetto topo. Che fosse lui il misterioso ladro? No non potevo credere così facilmente all’innocenza di quel branco di ingordi. Un topo non si pappava la bellezza di 5 kg di carne. No questo era sicuramente Rufy magari con l’aiuto di Usop. Incoscienti,avrei riso io quando si sarebbero ritrovati a digiunare in mezzo al mare grazie alla loro ghiottoneria. Avrei riso ma a stomaco vuoto!! E allora si che avrebbero assaggiato i miei calci!! Ma stavolta li avrei beccati oh se li avrei beccati…non potevano essere che loro due!! Chi altri? Il Marimo?? No lui si sarebbe di sicuro attaccato ai miei vini pregiati che per sicurezza tenevo sotto chiave e ben sigillati. Mi nascosi sotto il mio sacco a pelo stringendolo a me e apprezzandone il calore. Non si stava poi così male e l’unico inconveniente sarebbe stato non addormentarsi,non stavolta. Certo la noia mi avrebbe assalito presto. Da quando avevo smesso di fumare era sempre più arduo trovare altri modi costruttivi per scaricare i nervi. Solitamente mi gettavo sulla cucina,armeggiando sempre più frequentemente con i fornelli ed esercitandomi sempre con ricette nuove e sempre piu ardue da eseguire. Peccato che poi quelle prelibatezze sparissero per la maggior parte tra le ganasce di quei buzzurri. Quando udii quel rumore leggero sul soffitto,non ci feci troppo caso. Dopotutto non riuscivano mai ad essere silenziosi anche volendolo e se fossero stati loro lo avrei capito. Fu allora che vidi un ombra comparire sull’oblò della cucina e la porta aprirsi lentamente. Mi nascosi ancora di più nel sacco a pelo sperando che con il favore del buio chiunque fosse non mi vedesse. Nonostante tutto però buttavo un occhio alla porta che alla fine si aprì del tutto. Un paio di piedi nudi comparvero nella mia visuale. Due piedi che conoscevo fin troppo bene e che procedettero sicuri proprio verso di me,con il passo leggero che solo una ladra come lei poteva possedere. Mi poggiò il piede destro sul petto scuotendomi e sul suo volto comparve quel sorriso furbetto per il quale mi sarei sciolto come neve al sole.

 -Non è un posto un po’ scomodo per dormire???

 Nami mi guardava dall’alto verso il basso senza cancellare il suo sorrisetto e continuando a scuotermi seppur lentamente con il piede. La sua apparizione mi tolse quasi completamente il fiato e lei sembrò leggermente seccata dal fatto che non avessi colto la sua battuta. Immediatamente dopo però si chinò poggiando le mani sulle ginocchia e avvicinando il suo volto portandolo così a pochi centimetri dal mio. Profumava di mandarino. Un profumo appropriato per lei,dopotutto. Il suo sorriso si fece più largo e mi chiese,in tono adorabilmente supponente…

 -Per caso c’è un po’ di posto in più,lì dentro???

 Guardai quasi inebetito il sacco a pelo quindi tornai a puntare lo sguardo su di lei e un ampio sorriso illuminò anche il mio viso mentre annuivo e le facevo un cenno con la mano sussurrandole..

 -C’è sempre posto per te…..

 Nami non se lo fece ripetere e passando delicatamente su di me infilò i piedi nudi all’interno del sacco per poi scivolarvi del tutto. I nostri corpi si ritrovarono immediatamente in contatto e il profumo di mandarino si fece più intenso,misto al semplice odore di lei e della sua pelle. Quanto lo amo. Ma c’è qualcosa di lei che non amo? No non credo. Mi passò un dito,lentamente,lungo tutto il braccio per poi descrivere dei leggeri cerchi e continuare a guardarmi dritto negli occhi. Io a mia volta le portai un braccio attorno al collo giocherellando un po’ con una ciocca dei suoi capelli,che facevo passare tra le mie dita e che ogni tanto arricciavo. Lei si avvicinò di più a me rimanendomi praticamente attaccata mentre ora la sua mano scattava al mio viso e le sue dita diventavano da subito padrone dei miei biondi capelli. Il suo respiro lento si tramutò presto in parole sussurrate al mio orecchio…

 -Non credevo fosse così piacevole sentirti mio….tutto per me…credo tu sia il mio furto più attraente.

 Finalmente presi coraggio e avvicinai le mie labbra alle sue. Ricordavo perfettamente come se fossi ieri quel momento. Davanti a quel locale,quando distrutto dal dolore le confessai quanto non riuscivo a stare senza di lei e come un bacio sigillò quella promessa. Che sarei stato suo. Solo e unicamente suo. Ogni volta che lo facevo,ogni volta che la baciavo sembrava come se quella promessa si rinnovasse. Le carezzai leggermente la nuca e a mia volta sussurrai…

 -…Mai avrei potuto essere così felice di aver subito un furto…Puoi rubarmi il cuore ogni volta che vuoi….

 E detto ciò finalmente le nostre labbra si toccarono. Lei si spostò leggermente salendomi sopra e cercando di portarsi a cavalcioni,per come poteva permetterlo quel sacco a pelo. Si strusciò lentamente su di me mentre il bacio proseguiva,senza che nessuno dei due cercasse di riprendere fiato. Sentii la sua lingua che piano piano,quasi timidamente andava a toccare la mia e questa,come se fosse stata risvegliata di botto rispose ai suoi stimoli. Presto si toccarono mentre mi perdevo in quell’oceano di sensazioni che mai avevo pensato di poter provare. Avevo sempre visto l’amore come qualcosa di leggendario,di romantico si ma in maniera quasi irreale. Non sapevo quanto davvero potesse essere bello,specialmente se riesci a consumarlo con la persona per la quale sai che daresti tutto,persino la tua vita. Sono dei momenti indescrivibili in cui senti un fuoco bruciarti dentro e la passione che ti avvolge. Alla fine lei si staccò lentamente da me e poggiando la guancia sulla mano e il gomito a terra continuò a guardarmi,in silenzio,per qualche secondo. Quindi portando l’altra mano sul mio petto,e cominciando ad accarezzarlo,si divertì a vedere i leggeri brividi appena percettibili che mi causava.

 -Stavo studiando qualche carta…Sai non mi dispiacerebbe attraccare su un isoletta…e magari mandare gli altri avanti con una scusa….

 La guardai stranito mentre sul suo volto si allargava il sorriso. Finalmente cominciai a capire cosa intendesse e socchiusi gli occhi assumendo un aria quanto mai complice.

 -Vorresti farci lasciare da soli su un isolotto per qualche tempo??

 Nami ghignò mentre esibiva quindi la sua linguetta che fuoriusciva ogni tanto arricchendo le sue espressioni scaltre di un tocco quasi infantile,che mi uccideva del tutto. Di sicuro sapeva come farmi impazzire. Rimanere qualche giorno su un isola con lei,da soli….Non riuscivo neppure a pensarci….Ogni giorno passato assieme a lei superava ogni più rosea immaginazione. Feci una leggera risata quindi avvicinai la bocca al suo orecchio.

 -Ti amo…..

 Lei reclinò indietro la testa quindi la piegò di lato continuando a guardarmi e quindi socchiuse gli occhi dicendo quindi semplicemente….

 -Lo so…

 Stavamo per baciarci nuovamente quando la luce si accese di colpo. Alzai lo sguardo irritato mentre i volti attoniti di Rufy e Usop,consci di essere stati colti in fallo,facevano capolino dalla porta. Mi alzai di scatto portandomi praticamente dietro la stoffa del sacco a pelo che già provato dai movimenti di me e Nami al suo interno,era praticamente stato fabbricato per una persona,finì per strapparsi del tutto. I due manigoldi si dettero alla fuga sul ponte mentre io mi lanciavo al loro inseguimento urlando.

 -Avrei dovuto immaginarlo!! Chi altri se non voi due??

 
Dietro di me potevo udire la risata divertita di Nami. Dopotutto non si poteva dire che queste cose accadessero di rado a bordo di questa folle nave. Dopotutto se c’era qualcosa che poteva fare da perfetto contorno a quel paradiso idilliaco che prima mai avevo potuto immaginare di conoscere,era proprio la Sunny e soprattutto quella sgangherata ciurma di sognatori,pazzi come forse lo eravamo un pò anche noi due….Mai e poi mai avremmo voluto che quei giorni spensierati giungessero alla fine…..

   
 
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