Piccola Nota: Visto il successo
che ha avuto la mia prima fan fiction What is That devide us?? e visto
quanto amo la coppia Sanji X Nami ho pensato di darle un seguito. Spero
lo apprezzerete come avete fatto per la prima : ) La fan fiction
sarà narrata in prima persona e seguirà di
capitolo in capitolo sia il punto di vista di Sanji che quello di Nami.
Enjoy It : )
Capitolo 1
Sanji
Rumori nella cucina.
Aprìì lentamente gli occhi già pronto
a
sorprendere uno di quei furboni. Al 90 % era di sicuro Rufy,ero stato
costretto
a dormire in cucina per sorprendere chi era il dannato che depredava la
dispensa. Fortunatamente il pavimento della Sunny non era scomodo come
quello
della Going Merry,questo dovevo ammetterlo. Era incredibile come dopo
la
vicenda di Water 7 e tutto ciò che aveva
comportato…tutti gli scompensi emotivi…quei
maledetti zuzzurelloni riuscissero ad essere nuovamente così
attivi. Tirai uno
sbadiglio mentre un topo sfrecciava accanto a me. Un maledetto topo.
Che fosse
lui il misterioso ladro? No non potevo credere così
facilmente all’innocenza di
quel branco di ingordi. Un topo non si pappava la bellezza di 5
kg
di carne. No questo era
sicuramente Rufy magari con l’aiuto di Usop.
Incoscienti,avrei riso io quando
si sarebbero ritrovati a digiunare in mezzo al mare grazie alla loro
ghiottoneria.
Avrei riso ma a stomaco vuoto!! E allora si che avrebbero assaggiato i
miei
calci!! Ma stavolta li avrei beccati oh se li avrei
beccati…non potevano essere
che loro due!! Chi altri? Il Marimo?? No lui si sarebbe di sicuro
attaccato ai
miei vini pregiati che per sicurezza tenevo sotto chiave e ben
sigillati. Mi
nascosi sotto il mio sacco a pelo stringendolo a me e apprezzandone il
calore. Non
si stava poi così male e l’unico inconveniente
sarebbe stato non
addormentarsi,non stavolta. Certo la noia mi avrebbe assalito presto.
Da quando
avevo smesso di fumare era sempre più arduo trovare altri
modi costruttivi per
scaricare i nervi. Solitamente mi gettavo sulla cucina,armeggiando
sempre più
frequentemente con i fornelli ed esercitandomi sempre con ricette nuove
e
sempre piu ardue da eseguire. Peccato che poi quelle prelibatezze
sparissero
per la maggior parte tra le ganasce di quei buzzurri. Quando udii quel
rumore
leggero sul soffitto,non ci feci troppo caso. Dopotutto non riuscivano
mai ad
essere silenziosi anche volendolo e se fossero stati loro lo avrei
capito. Fu
allora che vidi un ombra comparire sull’oblò della
cucina e la porta aprirsi
lentamente. Mi nascosi ancora di più nel sacco a pelo
sperando che con il
favore del buio chiunque fosse non mi vedesse. Nonostante tutto
però buttavo un
occhio alla porta che alla fine si aprì del tutto. Un paio
di piedi nudi
comparvero nella mia visuale. Due piedi che conoscevo fin troppo bene e
che
procedettero sicuri proprio verso di me,con il passo leggero che solo
una ladra
come lei poteva possedere. Mi poggiò il piede destro sul
petto scuotendomi e
sul suo volto comparve quel sorriso furbetto per il quale mi sarei
sciolto come
neve al sole.
-Non
è un posto un po’ scomodo per dormire???
Nami mi
guardava dall’alto verso il basso senza cancellare
il suo sorrisetto e continuando a scuotermi seppur lentamente con il
piede. La
sua apparizione mi tolse quasi completamente il fiato e lei
sembrò leggermente
seccata dal fatto che non avessi colto la sua battuta. Immediatamente
dopo però
si chinò poggiando le mani sulle ginocchia e avvicinando il
suo volto
portandolo così a pochi centimetri dal mio. Profumava di
mandarino. Un profumo
appropriato per lei,dopotutto. Il suo sorriso si fece più
largo e mi chiese,in
tono adorabilmente supponente…
-Per caso
c’è un po’ di posto in
più,lì dentro???
Guardai
quasi inebetito il sacco a pelo quindi tornai a
puntare lo sguardo su di lei e un ampio sorriso illuminò
anche il mio viso
mentre annuivo e le facevo un cenno con la mano sussurrandole..
-C’è
sempre posto per te…..
Nami non
se lo fece ripetere e passando delicatamente su di
me infilò i piedi nudi all’interno del sacco per
poi scivolarvi del tutto. I
nostri corpi si ritrovarono immediatamente in contatto e il profumo di
mandarino si fece più intenso,misto al semplice odore di lei
e della sua pelle.
Quanto lo amo. Ma c’è qualcosa di lei che non amo?
No non credo. Mi passò un
dito,lentamente,lungo tutto il braccio per poi descrivere dei leggeri
cerchi e
continuare a guardarmi dritto negli occhi. Io a mia volta le portai un
braccio
attorno al collo giocherellando un po’ con una ciocca dei
suoi capelli,che
facevo passare tra le mie dita e che ogni tanto arricciavo. Lei si
avvicinò di
più a me rimanendomi praticamente attaccata mentre ora la
sua mano scattava al
mio viso e le sue dita diventavano da subito padrone dei miei biondi
capelli. Il
suo respiro lento si tramutò presto in parole sussurrate al
mio orecchio…
-Non
credevo fosse così piacevole sentirti mio….tutto
per me…credo
tu sia il mio furto più attraente.
Finalmente
presi coraggio e avvicinai le mie labbra alle
sue. Ricordavo perfettamente come se fossi ieri quel momento. Davanti a
quel
locale,quando distrutto dal dolore le confessai quanto non riuscivo a
stare
senza di lei e come un bacio sigillò quella promessa. Che
sarei stato suo. Solo
e unicamente suo. Ogni volta che lo facevo,ogni volta che la baciavo
sembrava
come se quella promessa si rinnovasse. Le carezzai leggermente la nuca
e a mia
volta sussurrai…
-…Mai
avrei potuto essere così felice di aver subito un
furto…Puoi rubarmi il cuore ogni volta che vuoi….
E detto
ciò finalmente le nostre labbra si toccarono. Lei si
spostò leggermente salendomi sopra e cercando di portarsi a
cavalcioni,per come
poteva permetterlo quel sacco a pelo. Si strusciò lentamente
su di me mentre il
bacio proseguiva,senza che nessuno dei due cercasse di riprendere
fiato. Sentii
la sua lingua che piano piano,quasi timidamente andava a toccare la mia
e
questa,come se fosse stata risvegliata di botto rispose ai suoi
stimoli. Presto
si toccarono mentre mi perdevo in quell’oceano di sensazioni
che mai avevo
pensato di poter provare. Avevo sempre visto l’amore come
qualcosa di
leggendario,di romantico si ma in maniera quasi irreale. Non sapevo
quanto
davvero potesse essere bello,specialmente se riesci a consumarlo con la
persona
per la quale sai che daresti tutto,persino la tua vita. Sono dei
momenti
indescrivibili in cui senti un fuoco bruciarti dentro e la passione che
ti
avvolge. Alla fine lei si staccò lentamente da me e
poggiando la guancia sulla
mano e il gomito a terra continuò a guardarmi,in
silenzio,per qualche secondo. Quindi
portando l’altra mano sul mio petto,e cominciando ad
accarezzarlo,si divertì a
vedere i leggeri brividi appena percettibili che mi causava.
-Stavo
studiando qualche carta…Sai non mi dispiacerebbe
attraccare su un isoletta…e magari mandare gli altri avanti
con una scusa….
La
guardai stranito mentre sul suo volto si allargava il
sorriso. Finalmente cominciai a capire cosa intendesse e socchiusi gli
occhi
assumendo un aria quanto mai complice.
-Vorresti
farci lasciare da soli su un isolotto per qualche
tempo??
Nami
ghignò mentre esibiva quindi la sua linguetta che
fuoriusciva ogni tanto arricchendo le sue espressioni scaltre di un
tocco quasi
infantile,che mi uccideva del tutto. Di sicuro sapeva come farmi
impazzire.
Rimanere qualche giorno su un isola con lei,da soli….Non
riuscivo neppure a
pensarci….Ogni giorno passato assieme a lei superava ogni
più rosea
immaginazione. Feci una leggera risata quindi avvicinai la bocca al suo
orecchio.
-Ti
amo…..
Lei
reclinò indietro la testa quindi la piegò di lato
continuando a guardarmi e quindi socchiuse gli occhi dicendo quindi
semplicemente….
-Lo
so…
Stavamo
per baciarci nuovamente quando la luce si accese di
colpo. Alzai lo sguardo irritato mentre i volti attoniti di Rufy e
Usop,consci
di essere stati colti in fallo,facevano capolino dalla porta. Mi alzai
di
scatto portandomi praticamente dietro la stoffa del sacco a pelo che
già
provato dai movimenti di me e Nami al suo interno,era praticamente
stato
fabbricato per una persona,finì per strapparsi del tutto. I
due manigoldi si
dettero alla fuga sul ponte mentre io mi lanciavo al loro inseguimento
urlando.
-Avrei
dovuto immaginarlo!! Chi altri se non voi due??
Dietro di me potevo udire la risata divertita di Nami. Dopotutto
non si poteva dire che queste cose accadessero di rado a bordo di
questa folle
nave. Dopotutto se c’era qualcosa che poteva fare da perfetto
contorno a quel
paradiso idilliaco che prima mai avevo potuto immaginare di
conoscere,era
proprio la
Sunny
e soprattutto quella sgangherata ciurma di sognatori,pazzi come forse
lo
eravamo un pò anche noi due….Mai e poi mai
avremmo voluto che quei giorni
spensierati giungessero alla fine…..