Fermò il movimento della moneta caduta per terra con un piede, infastidito da quel suono.
Si chinò per raccoglierla e prese a osservarla.
Mentre la guardava attentamente, qualcosa su cui non si era mai soffermato prima attirò la sua attenzione: l’oggetto così apparentemente differente e diviso da due facce era identico a lui, o così almeno gli parve in quel momento. Così come quella moneta, lui era infatti diviso in due da due nature profonde che non poteva ignorare, che cercavano di sopravvivere distanti l’uno dall’altro eppure che si sfioravano inevitabilmente perché fuse insieme.
Da una parte il pirata, il capitano assetato di gloria e mare, dall’altra il marito, il compagno, il padre e l’essere umano che nonostante la sua natura burbera e il suo carattere schivo necessita di rapporti e calore umano.
Il pirata e l’uomo erano le due facce di quella moneta che era lui, le due anime nello stesso corpo separate eppure unite perché parti fondamentali di un solo essere.
Girò la moneta tra le dita amareggiato e la strinse con violenza quasi volesse distruggerla, quasi volesse eliminare simbolicamente la causa della sua sofferenza, la dolorosa scissione interiore che l’aveva sempre attanagliato e che non l’avrebbe mai lasciato. Gli ricordava quanto la sua natura di marinaio gli aveva impedito di essere un uomo, di essere un padre presente, di mostrarsi sinceramente innamorato.
Gettò per terra il soldo che prima di cadere rimbalzò e girò su se stesso mostrando i diversi disegni uniti a formare la stessa immagine.
Buona sera ed eccomi con una nuova flash, credo, sì è un'altra flash, niente non riesco a scrivere di più mi dispiace, non sono capace come non sono capace di scrivere, chiedo scusa, ma tanto la sapete .