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Autore: hyuga girl    14/01/2015    1 recensioni
"Nonostante il cielo scuro era costretta a socchiudere gli occhi per l’intensità che quelle lampadine fluorescenti emanavano. A fine turno si concedeva sempre una passeggiata tra i negozi del corso, ammirando le vetrine allestite con vestiti meravigliosi, ma troppo costosi, che lei col suo piccolo stipendio da giornalista non poteva certo permettersi."
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Tsunade | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Quella lunga giornata di lavoro finalmente giungeva al termine e in un piccolo e monotono ufficio una ragazza dai lunghi capelli neri spegneva il pc, riordinava la propria postazione e usciva a respirare un po’ d’aria pulita. La redazione del piccolo giornale in cui lavorava si trovava proprio al centro della città, illuminato a giorno per il festival estivo. Nonostante il cielo scuro era costretta a socchiudere gli occhi per l’intensità che quelle lampadine fluorescenti emanavano.
A fine turno si concedeva sempre una passeggiata tra i negozi del corso, ammirando le vetrine allestite con vestiti meravigliosi, ma troppo costosi, che lei col suo piccolo stipendio da giornalista non poteva certo permettersi. Ma fu un cartello giallo fuori da un piccolo locale ad attirare la sua attenzione. Le scritte in nero a caratteri cubitali erano davvero molto invitanti.

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Fu così che entrò in un negozietto etnico, e un odore forte di incenso alla vaniglia le riempì subito le narici, ma era molto gradevole. Buttò uno sguardo alla merce in saldo e subito fu attratta da un vestito lilla. Era davvero molto semplice se paragonato al resto delle cose che quel negozio offriva. Anche il prezzo era abbordabile. Iniziò a passeggiare tra gli scaffali, cercando qualche commessa o commesso che potesse aiutarla. Sussultò quando dall’alto una voce arrivò alle sue orecchie. “Serve aiuto signorina?”
Alzò lo sguardo e scrutò nell’ombra della balconata interna. Non l’aveva notata quando era entrata. E non riusciva a vedere chi le stava parlando.
“Si la ringrazio! Ho visto questo vestito e vorrei provarlo” lo sventolò davanti al viso per farlo vedere al ragazzo che le aveva parlato. Dalla voce era sicura fosse un ragazzo.
“Arrivo subito eh, non si preoccupi. Finisco di sistemare qui e sono subito da lei. Intanto può andare a provarlo, i camerini sono alla sua destra”
Hinata, questo il nome della ragazza, si infilò in uno dei tre camerini, e provò subito il vestito. Si guardò subito allo specchio e fu soddisfatta dell’immagine che questo le rimandava. Era un vestito in stile indiano, che le fasciava perfettamente il corpo snello ma formoso e che si intonava perfettamente ai suoi capelli scuri e ai suoi occhi chiari, di uno strano colore lilla che solo la sua famiglia possedeva. Aprì la tenda e si sentì mancare l’aria quando vide a chi apparteneva la voce che aveva sentito. Anche il ragazzo davanti a lei ebbe la sua stessa reazione. La vista iniziò a offuscarsi e poi non vide più nulla.
Quando aprì finalmente gli occhi ne incontrò un altro paio azzurri, che la fissavano preoccupati.
“Oh menomale, che ti sei ripresa. Stavo iniziando a preoccuparmi sul serio, sai Hinata?”
Hinata si tirò su arrossendo e accettò volentieri il bicchiere d’acqua che il ragazzo le offriva.
“Da quanto tempo eh? Come stai? A parte lo svenimento, dico”
“Sto bene Naruto, grazie. Tu?”
Un turbine di emozioni scosse il cuore di Hinata. Davvero non si aspettava di incontrare quel ragazzo, quello di cui era innamorata persa da quando lo aveva conosciuto.

Aveva solo 6 anni e stava giocando in un parco con il suo gattino bianco Yuki, quando lo perse di vista. Allora era scoppiata a piangere e vide davanti a sé un bambino biondo che teneva in braccio il suo gattino e che lo stava riportando da lei. “Per fortuna l’ho preso prima che riuscisse ad andare in strada. Tieni” Le aveva fatto un gran sorriso, di solito gli altri bambini non volevano giocare con lei, dicevano sempre che aveva gli occhi troppo strani e che a loro facevano paura. Tutti si tenevano alla larga da lei. Invece quel bambino sembrava non notarli, ed era lì col suo gattino in mano e un sorriso. Subito si innamorò e divenne il suo migliore amico.

Naruto non si accorse mai di quello che Hinata provava per lui, e la loro amicizia finì per dissolversi quando lui si fidanzò con una ragazza della loro classe al liceo, e lei per il dolore non si fece più sentire. Anche quando lui la cercò per capire il motivo di quell’allontanamento lei non si fece mai più sentire e cambiò città, nella speranza di dimenticarlo. Non ci era mai riuscita.
Evidentemente era destinata ad avere quel ragazzo nella sua vita.
“Abbastanza bene, grazie. Come mai da queste parti?”
“Veramente lavoro proprio dietro l’angolo. Tu invece cosa ci fai qui?”
“Beh, ho trovato lavoro qui e mi ci adatto. Senti ti va di aspettare che finisco anche io? Credo che abbiamo molte cose di cui parlare”
Hinata annuì e andò a cambiarsi. Decise di non comprarlo. Riluttante, lo ripose sulla gruccia e andò a sedersi in un angolino. Nell’attesa chiamò la sorella avvisandola che sarebbe tornata più tardi del solito e quando lei le chiese il motivo, le attaccò il telefono in faccia. Poi restò per tutto il tempo a giochicchiare al cellulare, lanciando di tanto in tanto un’occhiata a Naruto che rimetteva in ordine il negozio. Dopo quella che le parve un eternità, sulla soglia della porta apparve una donna sulla cinquantina, con dei capelli biondi tenuti in due code e un seno davvero prosperoso. Poi capì che era la titolare del negozio.
“Ah Tsunade, eccoti qui! Sul bancone ci sono le chiavi, io vado. Ci vediamo domani pomeriggio. Andiamo Hinata”
La donna la guardò con la coda dell’occhio prima di sorridere. Poi si affrettò a seguire Naruto. Camminava a passo svelto e lei faceva fatica a stargli dietro. Lo stare seduta dietro una scrivania tutto il giorno certo non aiutava. “Naruto vuoi aspettare?”
“Oh scusami, sono talmente abituato a camminare svelto che non penso che la gente non riesca a starmi dietro. Piuttosto, dove vuoi andare? Ho una certa fame. Non hai cenato vero?”
Di comune accordo, dato i loro miseri stipendi, decisero di prendere un panino da un furgoncino ambulante e di consumarlo su una panchina.
Rimasero in silenzio, ma c’era una domanda da parte di Hinata che spingeva forte per uscire.
“Allora, come va con Sakura?”
Ecco l’aveva detto. Si aspettava che lui se ne andasse ma non fu così. Anzi, sospirò e fissò le luci sopra di loro.
“Mi ha tradito quando abbiamo finito il liceo. E’ andata in vacanza e ci ha dato dentro con un certo Sasuke. Da quanto ne so si sono sposati”
Il suo sguardo era davvero molto triste.
“Mi dispiace, Naruto”
“E tu invece? Perché sei sparita? Sbaglio o eravamo amici?”
“Naruto…i-io so di aver sbagliato, ma quando ti sei messo con Sakura mi sono sentita morire. Cerca di capirmi”
“Io non capisco, e che cosa c’entra Sakura?”
Niente, non c’erano speranze. A volte Naruto era davvero tonto. Hinata non era affatto sorpresa dalla sua risposta. D’altrone in dieci anni non si era mai accorto che lei fosse innamorata di lui.
“A volte sei proprio incorreggibile” Gli disse sorseggiando la sua pepsi.
“Come?” Il ragazzo la guardava con occhi sgranati. Davvero non riusciva a capire il comportamento della ragazza, e ci era stato davvero male quando lei lo aveva allontanato, senza una spiegazione.
“Niente, Naruto, lascia stare. Grazie per la compagnia” Si era alzata e stava per andare via quando Naruto le bloccò il polso e la costrinse a voltarsi.
“Ma perché mi tratti così? Sei sparita per anni senza darmi una spiegazione e ora che hai la possibilità di farlo te ne vai? Cosa ti ho fatto Hinata?”
Riuscì a leggere chiaramente la rabbia e la frustrazione sul volto del ragazzo. Notò anche che alcuni passanti si erano fermati a guardarli. Si sentì in grande imbarazzo.
“Naruto ti prego lasciami. Mi stai facendo male”
“No, finché non me lo dici non ti lascio andare”
“Ti prometto che non me ne andrò, ma tu lasciami. E andiamo in un posto più appartato, ti prego, qui ci guardano tutti.”
“Ok, andiamo a casa mia, è poco lontana da qui.”
In silenzio raggiunsero l’abitazione del ragazzo, che, da quanto Hinata venne a sapere, condivideva con altri due ragazzi di nome Shino e Kiba. Per questo appena arrivati la condusse di corsa in camera sua, per evitare seccature con i suoi coinquilini.
La camera di Naruto era abbastanza spaziosa e disordinata. Le fece cenno di sedersi sul divano e di aspettare. La ragazza si guardò intorno, e notò che nonostante gli anni Naruto non era cambiato per niente. Continuava ad amare l’arancione, tanto da dipingerne le pareti e da tenere le lenzuola di quel colore.
Naruto tornò con una bottiglia d’acqua e dei dolcetti. Poi si sedette accanto a Hinata.
“Allora? Vuoi darmi una risposta?”
“Hai ragione Naruto. Io non mi sono fatta più sentire per non soffrire. Quando hai scelto di stare con Sakura mi è crollato il mondo addosso, perché provavo, e provo ancora, dei forti sentimenti per te, ma purtroppo non te ne sei mai accorto. Ecco perché ho preferito sparire dalla tua vita. Non avrei sopportato di vederti insieme a un’altra, quando desideravo quelle attenzioni per me. Scusami”
Naruto l’aveva ascoltata e ne era rimasto scioccato.
Come aveva fatto a non capirlo? E soprattutto, ora cosa le avrebbe detto? Forse lei si aspettava un bacio? O si apettava che l’abbracciasse dicendo che anche lui l’amava? No, d’altronde non avrebbe mai potuto mentirle e lei lo avrebbe capito. A differenza sua, Hinata non era stupida.
“Allora scusami se non me ne sono accorto, Hinata”
“Non fa nulla, ormai è passato” lei gli sorrise, ma aveva un espressione malinconica. “Posso continuare a essere tua amica?”
“Ma certo che sì!” Naruto si aprì in un grande sorriso e l’abbracciò. Inspirò forte il profumo dei capelli della ragazza e il suo cervello ricevette degli strani impulsi.
“Naruto, ora dovrei…”
Ma le sue parole furono bloccate da un bacio. Inizialmente non ricambiò, ma la sua mente venne totalmente annebbiata dal calore delle labbra di Naruto. Hinata non tornò a casa quella notte, ma la passò nel letto di Naruto.
La mattina dopo si svegliò presto, con Naruto che ancora dormiva. Si rivestì in fretta e in silenzio, ma prima di andarsene trovò il tempo di scrivere un bigliettino e lo lasciò sul cuscino accanto al biondo.
A mattina inoltrata Naruto si svegliò e lesse il bigliettino che la ragazza le aveva lasciato.

Di solito non vado a letto con i miei amici, credo sia meglio per te capire cosa provi veramente. Fino ad allora, stammi bene Naruto. E visto che ieri non te l’ho detto: ti amo.

Naruto sorrise amareggiato. Tutte le donne che aveva conosciuto andavano via da lui. Ma sentì che con Hinata sarebbe potuta andare diversamente. Forse quella donna era destinata a stare nella sua vita. Era il destino che li aveva fatti incontrare la sera prima.
Andò al lavoro e portò il bigliettino con sé. Vi trovò Tsunade e vide che il vestito che Hinata aveva provato la sera prima non c’era più.
“Oh, è venuta la ragazza di ieri a prenderselo. Mi ha detto che lo indosserà per un’occasione speciale, chissà quale”
Ma Naruto lo sapeva. Lo avrebbe indossato quando anche lui forse, un giorno, si sarebbe dichiarato.
Si limitò a osservarla uscire dal lavoro ogni sera.
“Naruto, ma la smetti di spiarmi?”
Il ragazzo era saltato dalla paura.
“Hinata, ma da dove sei sbucata? Mi hai fatto venire un colpo”
“E’ da un mese che ti vedo appostato qui come uno stalker, potrei anche denunciarti sai? Sono uscita dalla porta sul retro oggi, volevo farti uno scherzo”
“Ecco io…Da quando te ne sei andata dopo quella notte, non ho fatto altro che pensarti Hinata. Voglio stare di nuovo con te, come quella notte, ma voglio fare l’amore con te, voglio amarti come tu hai amato me in tutti questi anni. Credo di amarti Hinata”
Senza troppe cerimonie, la ragazza si gettò al collo del ragazzo e lo baciò. Quando sentirono applaudire si staccarono. Era la signorina Tsunade, con uno sguardo omicida.
“Naruto, sono tanto tanto felice per te. Ma se non torni immediatamente in negozio ti licenzio!”
Naruto corse via, inseguito da Tsunade che minacciava di tagliargli la testa se fosse uscito ancora dal negozio, giurando a Hinata di andarla a prendere la sera dopo.
Lei avrebbe indossato il suo vestito nuovo e sorrise, pronta per un nuovo capitolo della sua vita.
 

 
 
 
 
 Spero vi piaccia, ho modificato il testo per renderlo più leggibile!!
 
  
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