PROLOGO
La sabbia
all’interno della grande clessidra di
cristallo era ormai quasi del tutto scesa.
Il tempo si stava esaurendo,
ed era questione di
pochi secondi prima che venisse permanentemente decisa la sorte di
Misty Day.
Il cuore di Cordelia Foxx (o,
meglio, Goode, dato
la morte di suo marito causata da una pallottola piantata nel cranio)
iniziò a
battere all’impazzata non appena si rese conto che
c’era poco da fare.
Si alzò di scatto e
corse verso Misty, distesa per
terra, ancora intenta ad uscire dal proprio inferno.
Si mise in ginocchio accanto a
lei e, senza alcuna
esitazione, la prese fra le braccia, tenendola stretta al proprio
petto. In questo
modo, forse, la presenza di Cordelia l’avrebbe aiutata a
trovare la via per
uscire.
Ancora qualche
secondo…
Cordelia sentiva il corpo di
Misty farsi sempre più
freddo. Le labbra, di solito di un colore rosso acceso, ora erano
pallide,
socchiuse, e la sua carnagione era più bianca del solito.
Non poteva vederla, ma poteva sentirne la presenza che man mano diventava sempre più soffusa e fredda.
Una lacrima le rigò
il volto, ripensando a quanto
Misty l’avesse aiutata e supportata.
Probabilmente, era
l’unica persona che le fosse
rimasta accanto dall’inizio alla fine.
Ripensò al giorno
in cui aveva saputo della sua
morte, e a quello in cui si erano incontrate per la prima volta. Misty
era
tornata in vita già da un po’, ma inizialmente non
aveva intenzione di unirsi
alla Congrega.
Cordelia non seppe mai cosa
l’aveva spinta a
tornare, quella volta, per chiedere di essere ospitata, e probabilmente
anche
se lo avesse chiesto a Misty, non avrebbe avuto una risposta
soddisfacente.
La realtà era che
Misty si era affezionata a quelle
ragazze, nonostante le avesse conosciute per poco, e aveva bisogno di
qualcuno,
qualcuno che le volesse bene.
Amava stare sola, ma odiava la
solitudine.
Dal momento in cui Misty aveva
messo la mano su
quella di Cordelia, durante il periodo in cui questa era diventata
cieca per la
prima volta e aveva
ottenuto il potere
della chiaroveggenza, e Cordelia aveva realizzato chi si trovasse
davanti
(Misty Day, la ragazza che visse due volte), fra di loro si era
instaurato un
grande rapporto di amicizia e, come Cordelia capì solo
mentre Misty le stava
morendo fra le braccia, di qualcosa di più.
Le mancava già,
Misty. Sentiva la sua vita
scivolarle pian piano via dal corpo, mentre la propria morirle davanti.
Non poteva permetterlo. Dopo
tanta tristezza e
desolazione, ecco che aveva trovato qualcuno che amasse veramente.
E, comunque, Misty era
l’unica che non si meritasse
di morire, all’interno dell’Accademia di Miss
Robichaux per Ragazze Più Che Eccezionali.
Dio santo, aveva resuscitato
più persone di Gesù
Cristo in persona. E fino a quel momento, tutte erano convinte che
fosse lei la
nuova Suprema.
Il problema è che
non avevano considerato che non
si può sapere chi sia veramente la nuova Suprema,
finché questa non rivela di
saper gestire al meglio i propri poteri.
E Misty, nonostante fosse la
strega più diligente,
non era abbastanza forte per poter riuscire in tutte le Prove delle
Sette
Meraviglie.
La clessidra stava spostando
tutta la sabbia nella
parte più bassa.
«E’
bloccata.», disse Cordelia, ad un tratto,
cercando di mantenere la calma. «Dobbiamo
aiutarla.», aggiunse poi.
Sembrava impossibile, eppure
era l’unica a cui
importasse veramente qualcosa di Misty e della sua riuscita nel descensum,
la
prova più complicata e pericolosa (quella in cui la strega
finiva in un sonno
simile alla morte, durante il quale veniva catapultata
all’inferno, per ognuna
diverso. La prova consisteva nel riuscire a tornare su questa terra nel
giro di
poche ore, altrimenti la strega sarebbe morta, senza
possibilità di essere
portata indietro).
«Non possiamo fare
niente. Deve tornare indietro da
sola.», disse Myrtle, mentre Kyle le portava un cocktail.
Come
se non lo sapessi, pensò Cordelia,
arrabbiata per il
comportamento della strega dai capelli rossi, che fino a poco prima
provava
tanto di quel rispetto nei confronti di Misty.
«Misty…»,
sussurrò Cordelia al suo orecchio, mentre
la sua guancia toccava quella dell’altra.
«…segui la mia voce…»
La strinse ancora di
più fra le braccia, mentre con
una mano le iniziò a massaggiare la nuca con dolcezza, quasi
cercando di
aggrapparsi ai suoi capelli per non farla andare via.
«Siamo tutte qui che
ti aspettiamo…», continuò,
stavolta a voce più alta, per far sì che Misty
potesse sentirla.
La schiena di Cordelia era
piegata sul corpo di
Misty, immobile.
«Sequere…
lucem. Venite ad me.», disse
Cordelia,
sapendo che le restavano pochi secondi.
Ogni momento che passava,
perdeva un po’ più la
speranza, finché Myrtle non diede uno sguardo veloce alla
clessidra e pronunciò
le fatidiche parole.
«Tempo
scaduto.», fece, con freddezza.
Il cuore di Cordelia perse un
battito. Sentì il suo
sangue fermarsi. Le sembrava di stare affogando.
Avrebbe preferito morire con
Misty, anzi, al suo
posto, piuttosto che sentirsi così.
Le guance di Cordelia
iniziarono a bagnarsi di
lacrime amare mentre sentiva Misty sgretolarsi e trasformarsi in
polvere.
«No!»,
gridò. «NO, NO, NO!»
Avrebbe voluto urlare,
distruggere tutto e scappare
via.
E la cosa peggiore, era che
non poteva vederla.
Non avrebbe mai dato un ultimo
sguardo a Misty, non
l’avrebbe più vista. Mai più.
Non c’era
più niente da fare.
Cordelia si sentì
terribilmente in colpa. Era stata
lei, non era intervenuta in tempo. Se si fosse accorta prima della
situazione,
forse l’avrebbe salvata. Iniziò a tremare,
provò a cercarla con le mani. Niente.
Se ne era andata.
Per sempre.
Nessuno dei presenti
intervenne in suo aiuto,
nessuno che la consolasse.
Tutti la guardavano e si
chiedevano perché stesse
soffrendo tanto per una strega come Misty, e anche al momento in cui
Cordelia
aveva proposto di interrompere le Sette Meraviglie per commemorarla,
nessuno
aveva accettato, preferendo andare avanti con le prove.
L’avevano
sottovalutata, nonostante Misty avesse,
in un modo o nell’altro, salvato tutti.
C’era Kyle, che
senza l’aiuto di Misty sarebbe
probabilmente morto nel giro di poco.
O Madison, che era stata
resuscitata anche quando
sembrava che dentro di lei ci fosse troppa morte.
O Myrtle, che era stata
bruciata da Fiona, la
Suprema, e riportata dopo poco alla vita da Misty.
O Cordelia, che senza il suo
aiuto, sarebbe
probabilmente rimasta sola per sempre.
Era stata Misty ad avvertire
l’Accademia dell’arrivo
dei Cacciatori, e a salvare le sue residenti dall’accusa di
aver ucciso Joan,
ma a nessuno sembrò importare qualcosa. Beh, a nessuno
tranne che Cordelia.
E, dal momento in cui venne
proclamata Suprema
della Congrega, promise a sé stessa che avrebbe fatto di
tutto pur di salvare
Misty.
ANGOLO
AUTRICE
Oookay,
salve a tutta la
gentaglia là fuori!
Ehm,
ho deciso di scrivere
questa fanfiction Foxxay perché boh le shippo troppo e
quindi nulla, v’attaccate
eheh.
So
che il titolo fa schifo
lal ma non avevo idee.
Comunque,
non potete
capire che sofferenza ho provato nello scrivere questo prologo, dato
che mi
sono dovuta rivedere la parte in cui Misty muore cwc
Ora,
mi pare ovvio che,
come credo abbiate capito, la storia si basi su Cordelia che cerca di
trovare e
salvare Misty dall’inferno (l’idea mi è
venuta guardando questi video che mi
hanno fatto piangere tutte le mie lacrime: https://www.youtube.com/watch?v=7OYrSqpKEb4
e https://www.youtube.com/watch?v=EH1O0eifjQU),
anche se non so come e, soprattutto, se ce la farà (spero di
sì, ma devo
vedere. Non vi prometto nulla).
Comunque,
ultimamente sono
molto gasata dato che c’è una minima
possibilità che riesca a vedere Evan e
fooorse anche il resto del cast di AHS dal vivo waa, quindi credo che
aggiornerò presto dato che devo dare sfogo alle mie emozioni
da fangirl sfegatata
quale sono.
Detto
questo, spero che il
prologo vi piaccia :3
Alla
prossima,
xmistyday ♥