~~
-NICO-
Ero arrivato al campo mezzo sangue da solo una settimana, e già mi sentivo a casa, più di quanto non lo fossi stato a New York durante tutto l'anno.
La cabina di Ade, era inondata quasi completamente di luce.
Era così vuota.
Di colpo mi ritrovai a pensare a Percy Jackson. Anche lui era solo nella sua casa blu profumata di salsedine.
Qualche  giorno prima aveva ricevuto una chiamata urgente da sua madre, Sally Jackson, ed era subito partito per New York, lasciando il campo e tutti noi dicendo solo "torno appena posso".
Doveva voler davvero molto bene a Sally.
Restai nel letto per un momento, con le lenzuola attorcigliate attorno alle gambe, pensando a cosa avrei potuto fare durante la giornata.
evitare Leo. mi dissi dopo un po' alzandomi, a sedere sul materasso.
Mi misi i jeans scuri, le converse, e la maglietta arancione del campo, con sopra una felpa nera.
Uscii dalla casa senza neanche pettinarmi i capelli, non mi preoccupavo di come dovevo apparire, infondo, io ero solo Nico.
Non avevo fame, ma pensai che fare colazione sarebbe stata la cosa migliore se dopo volevo allenarmi come avevo programmato.
- PERCY! - Annabeth Chase, la ragazza di Percy, mi oltrepassò togliendomi letteralemte il fiato.
Stava correndo come una dannata verso la casa grande, dove un ragazzo alto con la maglietta sporca di sangue ed il labbro spaccato era in piedi ad aspettarla.
- Percy..- sussurrai pianissimo mentre la figlia di Atena lo abbracciava.
Raggiunsi quasi subito i due, e quando mi avvicinai, notai che non erano due. C'era una ragazzina con i capelli corvini e la maglietta sporca di terra e sangue vicino a lui.
E d'improvviso, non vidi più Percy.
La ragazzina stingeva un piccolo pugnale di bronzo celeste sporco di sangue e terra come lei, mentre i suoi occhi, d'un verde mare brillante, scrutavano velocemente il panorama attorno, non con paura, ma con eccitazione.
Notai anche una macchia di sangue che le colorava i pantaloni strappati sulla gamba destra, ma sotto nessuna ferita.
- Percy! Bentornato al campo! E lei signorina, chi è?- disse Chirone. Non mi ero neanche accorto che c'era anche lui.
- Oh, io sono Sara. - si presentò la ragazzina sorridendo, mettendo così in mostra una fila di 32 denti quasi perfettamente bianchi.
- Benvenuta al campo mezzo sangue, Sara. Fino a che il tuo genitore divino non ti riconoscerà, dovrai sistemarti nella casa di Ermes..-
- Ah, non serve.- Disse Percy che nel frattempo si era sciolto dall'abbraccio con Annabeth e aveva preso posizione vicino a Sara. - Chirone, le presento mia sorella. -

Angolino autrice:
Heila a tutti voi che leggete, come prima cosa, voglio scusarmi per i vari errori grammaticali, di lessico, eccetera (la cognugazione dei verbi/ le regole dell'italiano ed io non andiamo molto d'accordo)
Questa è la mia prima ff, e so che probabilmente farà pena.. comunque spero che possa piacervi ^^
Baci Alaska64 :)