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Autore: Letizia25    15/01/2015    3 recensioni
E quelle parole erano diventate una promessa, da rispettare, ogni giorno, da far funzionare in ogni modo possibile, nonostante i problemi, le difficoltà. Erano diventate il loro legame, quel sottile filo invisibile che li univa saldamente l’uno all’altra per non dividerli, il filo dell’amore.
Non si erano mai promessi grandi cose, si erano semplicemente accontentati di vivere la vita così come veniva, con i suoi momenti a volte belli, altri brutti, altri addirittura catastrofici o irripetibili. Istanti di gioia e di rabbia, di tristezza e di felicità, di malinconia e, soprattutto, di amore.
I’ve got only forever and forever is fine.
Ho solo per sempre e per sempre va bene.
Non era molto. Era come se quel per sempre non avesse tanta importanza. Ma entrambi sapevano che non era così. Che quel per sempre era importante, più di tutto il resto. Era la promessa di amarsi, l’unica scelta che avevano. Una scelta che non si sarebbero pentiti di rifare, mai.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Moments'
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Forever is fine
 
 
                        
I’ve got only forever and forever is fine.
Erano queste le parole che, ogni mattina, appena sveglio, vedeva nere sulla pelle della spalla della sua ragazza, parole scure in netto contrasto con quella pelle chiara, bianca come la neve. Parole che contenevano così tanto, così troppe cose non dette, mai svelate, ma conosciute, da sempre, fin nell’angolo più profondo dei loro cuori. Erano quelle parole che li avevano fatti incontrare, che avevano fatto iniziare tutto di loro.
I’ve got only forever and forever is fine.
Erano queste le parole che quella sera al concerto dei The Cab li avevano fatti avvicinare. Tra tutta quella miriade di persone, lo stesso anello, la stessa fila, i posti uno esattamente all’altro. Una strofa tirava l’altra, un’emozione tirava l’altra, fino a che non si erano resi conto che le loro mani si stavano stringendo da parecchio tempo, con quella canzone come sottofondo. Si erano guardati negli occhi, increduli, non riuscendo proprio a capire cosa stesse succedendo. Si erano studiati, a lungo, lasciando che l’altro indugiasse dentro al suo cuore, come a volerlo scavare, solo per riuscire a trovare in fondo al nero la piccola pietra preziosa e unica che quel cuore conteneva.
I’ve got only forever and forever is fine.
Erano queste le parole che avevano cantato tutto la notte, dopo la fine del concerto, sempre mano nella mano, così vicini da sfiorarsi continuamente, con i cuori che battevano fortissimi apparentemente senza motivo, mentre le suole delle loro scarpe battevano sull’asfalto dura e fredda, a malapena illuminata dalla luce fioca dei lampioni. E benché facesse freddo, nessuno dei due lo sentiva. Lei perché aveva sulle spalle il giacchetto di jeans di lui, mentre al ragazzo bastava il calore che derivava dal sangue che pompava furiosamente nelle vene, a causa di quel qualcosa che non riusciva a spiegarsi.
I’ve got only forever and forever is fine.
Erano queste le parole che il telefono aveva fatto sentire a volume basso, a ripetizione continua, su quella spiaggia rischiarata solo dalla luce della luna, mentre loro due non avevano fatto altro che parlare, conoscendosi, passo dopo passo.
 
Quelle parole li avevano portati molto più lontano di quanto entrambi si sarebbero mai immaginati. Li avevano fatti incontrare, li avevano fatti conoscere, li avevano fatti innamorare.
Era successo tutto così inaspettatamente, che non erano riusciti a rendersene minimamente conto, da quanto ci erano dentro, fino al collo, avvolti e confusi dai loro stessi sentimenti che non li lasciavo scappare.
Era come se fossero stati sempre l’uno parte dell’altra, come se il loro incontro a quel concerto non fosse stato casuale, come se le loro mani che subito si erano completate da sole fossero fatte solo per stare unite, come se i loro pensieri seguissero la stessa corrente, come se loro stessi fossero una cosa sola.
Era stato inevitabile, imprevisto e meraviglioso, esattamente come la vita aveva programmato.
 
E Ashton non avrebbe mai potuto chiedere niente di meglio, perché aveva avuto la fortuna di trovare quella ragazza lungo il suo cammino. Quella ragazza che, poco a poco, inconsciamente, lo aveva fatto innamorare, lo aveva fatto impazzire, con il suo modo di essere così semplice e decisa allo stesso tempo, così realistica e contemporaneamente una sognatrice incallita, così dolce e sincera in ogni sua parola, in ogni suo gesto.
Si era innamorato lentamente, Ashton, senza rendersene conto, fino a che non aveva capito che quella ragazza era e sarebbe sempre stata l’unica che avrebbe mai voluto avere al suo fianco, per tutta la vita, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno, per tutto il tempo che gli era stato concesso di vivere; fino a che non aveva capito che perdere lei era la sua paura più grande, perché una vita senza lei non sarebbe mai riuscito a viverla; fino a che non aveva capito che solo lei riusciva a completarlo, a renderlo migliore.
Solo lei era in grado di colmare i suoi spazi vuoti, nel suo cuore, nella sua anima. Solo lei riusciva a farlo sentire vivo, ma vivo sul serio. Solo lei lo capiva, anche con una semplice occhiata, prima che anche solo una parola avesse lasciato le sue labbra. Solo lei era in grado di alleviare i suoi tormenti, le sue angosce. Solo lei riusciva a portare quella luce di cui aveva assoluto bisogno nei suoi momenti di buio, a non fargli buttare la spugna, mai.
Si completavano a vicenda, senza aver bisogno d’altro. Erano semplicemente così: unici e particolari, bellissimi, esattamente come il modo in cui si erano conosciuti, come il modo in cui era evoluta la loro storia, come il modo in cui si vivevano, si amavano.
Erano quelli che non avevano bisogno di parole per comunicare. Erano quelli che parlavano con la musica, con una canzone, spesso la loro canzone. Erano quelli che si capivano subito, senza aver bisogno delle parole. Erano quelli che si accontentavano di poco, l’importante era farlo insieme. Erano quelli che avevano fatto le cose con calma, dandosi il tempo necessario per viverle davvero, per sentirle fin dentro le ossa, come a marchiarsi l’anima di ogni singolo ricordo per non dimenticare. Erano quelli che si erano baciati all’improvviso, tra una risata e l’altra su un prato non lontano da casa. Erano quelli che si sentivano in cima al mondo per il semplice fatto che amavano una persona così bella, così speciale, con cui sapevano che avrebbero potuto affrontare qualsiasi cosa. Erano quelli che si erano amati una notte di inverno, vicino al camino, con la loro canzone nelle orecchie, nella testa, tra i baci, nel cuore. Erano quelli che si amavano intensamente, come solo una volta nella vita si può fare.
 
E quelle parole erano diventate una promessa, da rispettare, ogni giorno, da far funzionare in ogni modo possibile, nonostante i problemi, le difficoltà. Erano diventate il loro legame, quel sottile filo invisibile che li univa saldamente l’uno all’altra per non dividerli, il filo dell’amore.
Non si erano mai promessi grandi cose, si erano semplicemente accontentati di vivere la vita così come veniva, con i suoi momenti a volte belli, altri brutti, altri addirittura catastrofici o irripetibili. Istanti di gioia e di rabbia, di tristezza e di felicità, di malinconia e, soprattutto, di amore.
 
I’ve got only forever and forever is fine.
 
Ho solo per sempre e per sempre va bene.
 
Non era molto. Era come se quel per sempre non avesse tanta importanza. Ma entrambi sapevano che non era così. Che quel per sempre era importante, più di tutto il resto. Era la promessa di amarsi, l’unica scelta che avevano. Una scelta che non si sarebbero pentiti di rifare, mai.






Letizia
Buon pomeriggio a tutti! Eccovi finalmente la One Shot (di 1.100 paroline tonde tonde) su Ashton di cui vi ho parlato *W*.
Spero tantissimo che vi piaccia! Personalmente, credo che la storia con questa ragazza per Ash sia stata una storia molto dolce e tutt'ora continua ad esserlo. Spero che nella vostra immaginazione possano avere un lieto fine entrambi :'3.
Spendo un attimo due paroline sulla canzone che fa da soundtrack a questa piccola storia. In pratica avevo già in mente il titolo e qualcosa di abbozzato, solo che non riuscivo a trovare la canzone che potesse aiutarmi a mettere meglio "su carta" quello che avevo in testa. Alla fine ho trovato questa canzone che, anche se triste, mi ha aiutata a scrivere :'3. Quindi grazie mille ai The Cab! <3
Detto questo, vi informo che a breve arriverà anche la nuova One Shot su Luke, non vedo l'ora di farvela leggere *^*!!!!
Grazie a tutti per tutto fin da ora, ci sentiamo presto!
Un bacione, Letizia <3
   
 
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