15/01/2015
2 recensioni"Sam ti vuoi muovere?"
"Un attimo pa"
"sei peggio di tua zia Isabelle"
"sono pronta arrivo!"
Avevo finito di prepararmi e mi avvicinai a mio padre per dagli il buon giorno come si deve lo baciai sulle guance e mi diressi verso la cucina dove trovai mia madre e mia zia intente a discutere su chi dovesse preparare la colazione e zio Simon che le guardava ridendo.
"Zio falle smettere ! È una settimana che litigano su chi deve preparare la colazione e sappiamo benissimo che Izzy non sa cucinare"
"Sam carissima buon giorno! Sono così divertenti "
Sbuffai e mi diressi verso la dispensa e presi una confezione di cereali e una bottiglia di latte, dovevo arrangiarmi se non volevo far aspettare mio padre, è molto esigente sulla puntualità!
Finì la colazione mentre le due stavano ancora discutendo, mia mamma stava dicendo:
"Izzy non sai cucinare ! Lo sanno tutti lascia fare a me, se vuoi che sopravviviamo"
"Ma Clary sono migliorata!" controbatteva mia zia ma alla fine si arrendeva sempre.
"Giorno ma'"
"Sam! Hai mangiato ?"
"si ma' io vado all'armeria da papà"
"ciao Piccola" che nervoso che mi viene quando mi chiama piccola ....
Andai all'armeria dove mio padre stava insegnando ai miei pestiferi fratelli come lanciare un coltello, mio zio il suo parabatai che osservava la scena divertito... No aspetta lo zio è tornato gli corsi in contro e lui mi prese al volo.
"Ziooooo!"
"Sam nipote mia carissima come sei cresciuta" era ormai un anno che non vedevo mio zio, da quando era partito con il suo ragazzo per l'europa
"non ci vediamo da un anno zio ovvio che sono cresciuta" rimasi ancora tra le braccia del mio zio adorato poi decisi di fagli vedere come sono migliorata con l'arco che mi aveva regalato per i miei 16 anni da allora è stata la mia arma, non ho mai sbagliato un colpo, me la cavo anche con i coltelli e la spada ma le frecce sono l' arma che maneggi meglio insieme alla frusta.
"Meglio di me Sam complimenti sei bravissima " mi sorrise a quel punto intervenne mio padre
"grazie Alec ha imparato dal migliore"mi misi a ridere per la modestia di mio padre visto che lui non mi ha certo insegnato a usare l'arco aveva fatto tutto mio zio infatti anche lui rideva mentre gli dava una spinta giocosa, sempre così sti due sempre a punzecchiarsi, tornai al mio allenamento giornaliero con arco,coltelli e frusta per poi passare agli esercizi ginnici e a ripassare il codice questa era la mia routine mattiniera, al pomeriggio solitamente facevo esperienza sul campo sempre sotto lo sguardo attento dei miei genitori o dei miei zii, oggi avevo il pomeriggio libero e decisi di uscire insieme ai miei cugini, andai in camera a vestirmi come una mondana, per quel pomeriggio scelsi dei leggins neri, una dolcevita grigia e le mie adorate vans nere, i miei genitori non avrebbero mai approvato il mio abbigliamento, visto che sarei riuscita solo a nascondere lo stilo nella giacca nera di pelle, ma con me avevo sempre la frusta che sembrava un innocuo braccialetto, così vestita uscii iniziai a camminare per central Park quando lo vidi, un ragazzo bellissimo occhi neri profondi e capelli bianchi come neve ne rimasi stregata e incuriosita mi avvicinai, il ragazzo si voltò nella mia direzione e mi sorrise.