15/01/2015
3 recensioniA Costanza
Ad Anto
Ad Ale
Siete le migliori.
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Siete le migliori.
Chris si guardò un’ultima volta allo specchio.
Non riusciva ancora a credere che da lì a poco avrebbe sposato Darren.
L’amore della sua vita, il suo migliore amico, confidente, amante.
La proposta era avvenuta in modo particolare, perché nessuno dei due aveva mai accennato ad un possibile matrimonio, non ne avevano mai parlato veramente.
Ma entrambi volevano suggellare il loro amore ufficialmente –non che servisse davvero, perché sapevano già che avrebbero passato il resto della vita insieme, non avevano certo bisogno di prometterlo. Però pensavano che sarebbe stata una bella occasione in cui riunire le loro famiglie e tutti gli amici, rendere la cosa più concreta, essere riconosciuti come marito e marito.
E così ognuno aveva cominciato ad organizzare la proposta all’insaputa dell’altro.
Inconsapevolmente, avevano prenotato lo stesso giorno nello stesso ristorante –il loro preferito.
Quando Chris aveva detto a Darren che quel giorno lo avrebbe portato a cena fuori, Darren era rimasto stupito, rispondendo che aveva intenzione di chiedergli la stessa cosa.
Si erano guardati per poi scoppiare a ridere, scuotendo la testa. D’altronde si conoscevano fin troppo bene, ed era già capitato in passato che avessero avuto la stessa idea quasi contemporaneamente.
Arrivati al ristorante, si erano scusati con i camerieri spiegando loro la situazione –due tavoli prenotati non servivano più, ormai, uno bastava.
Si erano seduti, avevano ordinato da mangiare, e la serata era trascorsa tranquilla tra risate e baci.
Ad un certo punto Darren si era alzato e si era diretto verso uno dei camerieri, parlottando con lui per qualche minuto. Questi aveva annuito, allontanandosi, per poi tornare qualche secondo dopo con un microfono.
Darren, dopo aver rivolto un sorriso a Chris, aveva cominciato a cantare.
Era una melodia nuova che Chris non conosceva, parole mai sentite ma dolcissime. La voce di Darren era calda e rassicurante, e si lasciò trasportare da essa.
Una volta conclusa la canzone, e dopo aver ricevuto gli applausi da clienti presenti, Darren si era avvicinato a Chris, inginocchiandosi davanti a lui.
Chris lo aveva guardato incredulo, cercando di calmare i battiti del proprio cuore.
“So che non è molto, mi hai sentito cantare milioni di volte, e questa potrebbe essere solo una delle tante. Ma dopo averci pensato a lungo, ho realizzato una cosa: non voglio niente di stravagante o di eccessivo, perché quando due persone si amano nel modo in cui noi ci amiamo, tutto il resto non conta.
Tutto ciò che voglio è passare il resto della mia vita con te, e amarti ogni giorno di più. Sostenerti, gioire delle tue vittorie e consolarti nei momenti peggiori. Voglio esserci sempre, Chris, ci sarò sempre, perché non riesco ad immaginare la mia vita senza di te. Quindi… Chris Colfer, vuoi sposarmi?”
Gli occhi di Chris si erano riempiti di lacrime, ma aveva sorriso e, con grande sorpresa di Darren, si era inginocchiato a sua volta.
“Probabilmente siamo telepatici” aveva detto Chris, ed entrambi avevano riso nervosamente. “Io- certo che ti voglio sposare, che domande! E credo sia destino, perché altrimenti non saremmo qui a chiedere uno la mano dell’altro. Ma voglio che tu sappia che ti amo, e che non vedo l’ora di passare il resto dei nostri giorni insieme. È vero, un fiocco di neve e una fiamma non potranno mai stare insieme senza farsi male a vicenda,
ma voglio che tu sia la mia fiamma, Darren, perché non importa quanto siamo diversi, so che insieme riusciremo a superare qualsiasi cosa. Perciò, Darren Everett Criss, vuoi sposarmi?”
Darren aveva annuito commosso, alzandosi in piedi ed aiutando Chris a fare lo stesso, per poi gettarsi tra le sue braccia e baciarlo.
Chris sorrise al ricordo.
Quella serata era stata perfetta, ed entrambi avevano avuto la conferma di quanto si amassero e del fatto che fossero davvero pronti a compiere un passo così importante.
Si diresse verso la stanza in cui Darren stava finendo di prepararsi, aprì la porta ed entrò.
"Ciao"
"Ehi, lo sposo non può vedere la sposa prima della cerimonia!" esclamò Darren, voltandosi a guardarlo.
"Idiota" disse Chris sorridendo, posandogli un bacio sulle labbra.
"Sei bellissimo" mormorò Darren estasiato, quando si separarono.
Non l'aveva mai visto così; certo era sempre bello, in ogni occasione, perfino appena sveglio. Ma quel giorno i suoi occhi brillavano di una luce particolare, era raggiante.
“E tu sei perfetto” sussurrò Chris in risposta.
Darren era effettivamente splendido, con il completo che gli cadeva alla perfezione, i capelli ad incorniciargli il viso, e il sorriso più bello che Chris avesse mai visto. Sorrideva sempre, Darren, ma c’era qualcosa di speciale in quello che gli stava rivolgendo in quel momento.
Presero a baciarsi dolcemente, senza alcuna fretta, alternando baci e sorrisi e Ti amo.
Ormai a corto di fiato si sedettero sul bordo del letto, fronte contro fronte, beandosi semplicemente della presenza dell’altro.
"Allora, andiamo a sposarci?" chiese Darren entusiasta, dopo un po’, rompendo il silenzio per nulla imbarazzato che si era venuto a creare tra i due.
"Ancora un attimo, voglio- voglio godermi questi ultimi momenti, solo noi due"
Darren gli sorrise, stringendogli le mani tra le sue. "Anche perché non so quanto tempo avremo da soli dopo, in mezzo a quel branco di esaltati dei nostri amici"
"Soprattutto Mark, non ci lascerà stare" disse Chris, ridendo al ricordo della reazione fin troppo entusiasta del ragazzo alla notizia del loro matrimonio. Già se lo immaginava in lacrime durante la cerimonia, ed era sicuro non avrebbe dato loro un attimo di pace, sostenendo di aver sempre affermato che fossero perfetti l'uno per l'altro. “Ricordi quando ci siamo presentati mano nella mano sul set, per la prima volta? È impazzito”
Cominciarono a ridere, ricordando poi il loro primo bacio, le congratulazioni degli amici, dei colleghi, la reazione dei fan.
“Oh, e non dimentichiamo i nostri genitori, non credo ci lasceranno respirare" disse Darren.
"Perché, tuo fratello Chuck sì?"
"E Hannah?"
"Non stiamo considerando gli Starkids"
"Comincio a credere che non sia stata una buona idea invitarli tutti, sai?"
Si sorrisero. Per quanto strani e pazzi ed esageratamente entusiasti potessero essere i loro amici e i loro familiari, c'erano sempre stati e li avevano supportati fin dall'inizio, e averli tutti lì era il regalo più bello.
Chris sospirò, affondando il viso nell'incavo della spalla di Darren.
"Ti amo"
Darren gli accarezzò dolcemente i capelli, per poi allontanarlo leggermente da sé. "Ti amo anch'io" disse, guardandolo negli occhi.
Chris lo baciò un'ultima volta, felice, poi si alzò e gli porse la mano per aiutarlo a fare lo stesso.
"Avanti, c'è un matrimonio da celebrare!"
≈
Hi!
Non so bene da dove esca ‘sta storia, so solo che avevo bisogno dei CrissColfer e di tanto fluff.
Sono incapace di scrivere storie angst, se non si fosse capito, quindi accontentavi di farvi venire il diabete. Il titolo è totalmente a caso perché non sapevo cosa mettere.
È dedicata a quelle tre fantastiche disagiate che ho nominato all’inizio ♥
E nada, spero non faccia troppo schifo.
Still going strong.
Deb