La kabuki doll appesa, è la narrazione specchio di una società folle dove perfino un corvo conserva più dignità in quanto, il pennuto è giustificato dall'istinto di sopravvivenza.
L'uomo invece non può e non sembra aver intenzione di scusarsi per la sua cieca natura.
Tuttavia non è proprio di questo che parla. Afferma piuttosto la banalità del male, quanto poco conti tutto questo agli occhi di chi va al di là del bene e del male.
O forse è solo la storia di un'insensibile, un brodo di emozioni dall'aroma cosi pallido e insipido.