Prima classificata al S. Valentine flash contest
Hola~
Primo esperimento in assoluto in questo fandom che decisamente non è il mio cavallo di battaglia; ma quando ho letto il S. Valentine flash contest l'ispirazione è arrivata da sola.
Dovrebbe essere romantica, anche se ho cercato di renderlo "velato" o comunque fondere insieme irrazionalità dei sentimenti e razionalità di cui dispone naturalmente Shikamaru >3<
Spero sinceramente gradirete, se poi voleste lasciare un commentino tanto meglio ♥
«Mi sei piaciuto in missione.»
Ma non c’è bisogno che Asuma si complimenti con te a parole. Hai capito che fosse soddisfatto non appena lo hai visto avvicinarsi con la scacchiera del Shogi tra le mani; e come avresti potuto non saperlo? L’hai osservato così a lungo, così profondamente, da saper tradurre i suoi movimenti, interpretare i suoi silenzi, sfogliare i suoi pensieri; conosci a memoria i suoi lineamenti, la ruga che gli compare tra le sopracciglia quando si concentra, l’intonazione della sua voce; hai imparato a riconoscere le emozioni che gli modellano i muscoli, la tensione che gli incurva la schiena, persino il modo in cui contrae la mascella e mordicchia sovrappensiero la sigaretta potrebbero raccontarti di lui molto più di quanto nessun altro abbia mai saputo sul suo conto.
Con gli occhi pigri segui la sua mano che va a muovere diagonalmente il suo kakugyo, l’alfiere, lasciando poi a te la mossa; durante il gioco di rado scambiate parole, lasciando che siano le pedine a parlare, permettendo alle vostre tattiche di esprimersi liberamente.
Asuma pare essere stato l’unico in grado di comprendere il motivo che si cela dietro alla tua passione per i giochi di strategia. Per tutti sei sempre stato solamente apatico, privo di ambizioni; niente di più sbagliato, tu sei affamato: di stimoli, impulsi, persino di conoscenza. La tua mente si rifiuta di seguire i normali canoni, esige sfide, tranelli, codici da decriptare; o almeno tenta, perché è così maledettamente difficile trovare qualcuno di stimolante a sufficienza da catturare il tuo interesse.
Asuma ci riesce, per questo lo ammiri e ti scopri a fremere dentro dall’impazienza di passare del tempo con lui; “il brivido della sfida” ti dici, eppure più che un brivido sembrano proprio rosse fiamme quelle che lambiscono il tuo petto, infiammano gli arti, e scendono, scendono…
Non hai il tempo di pensarci mentre spazzi via in ordine i suoi due cavalli, kei, e poi il ginsho, il prezioso generale d’argento; è anche per questo che ami giocare, ti impedisce di pensare, porti domande scomode, scalfire la superficie non ti è mai piaciuto. Preferisci considerare il fatto che ormai sia spacciato e che lo scacco sia prossimo: hai neutralizzato o catturato la maggior parte delle sue pedine di valore, l’oshu le seguirà a breve.
Sei così sicuro di sapere, di conoscere; per questo rimani totalmente spiazzato quando il sensei si pizzica la barba e la rughetta tra le sue sopracciglia si accentua; infine, non sapresti spiegarti come, è lui ad intrappolare il tuo re.
Era tutto perfetto, avevi colpito i suoi punti di forza: il suo gioco non poteva reggere, eppure sai riconoscere uno scacco matto quando ne vedi uno.
Asuma deve intuire i pensieri che ti si accalcano nella mente perché sorride.
«Più importanti sono le cose che si perdono, più forti si diventa. Non sottovalutare mai questo aspetto, Shikamaru; è quando tutto sembra perduto che la Volontà del Fuoco si accende.»
Decisamente è un fuoco quello che senti nel petto.
Hola~
Primo esperimento in assoluto in questo fandom che decisamente non è il mio cavallo di battaglia; ma quando ho letto il S. Valentine flash contest l'ispirazione è arrivata da sola.
Dovrebbe essere romantica, anche se ho cercato di renderlo "velato" o comunque fondere insieme irrazionalità dei sentimenti e razionalità di cui dispone naturalmente Shikamaru >3<
Spero sinceramente gradirete, se poi voleste lasciare un commentino tanto meglio ♥
«Mi sei piaciuto in missione.»
Ma non c’è bisogno che Asuma si complimenti con te a parole. Hai capito che fosse soddisfatto non appena lo hai visto avvicinarsi con la scacchiera del Shogi tra le mani; e come avresti potuto non saperlo? L’hai osservato così a lungo, così profondamente, da saper tradurre i suoi movimenti, interpretare i suoi silenzi, sfogliare i suoi pensieri; conosci a memoria i suoi lineamenti, la ruga che gli compare tra le sopracciglia quando si concentra, l’intonazione della sua voce; hai imparato a riconoscere le emozioni che gli modellano i muscoli, la tensione che gli incurva la schiena, persino il modo in cui contrae la mascella e mordicchia sovrappensiero la sigaretta potrebbero raccontarti di lui molto più di quanto nessun altro abbia mai saputo sul suo conto.
Con gli occhi pigri segui la sua mano che va a muovere diagonalmente il suo kakugyo, l’alfiere, lasciando poi a te la mossa; durante il gioco di rado scambiate parole, lasciando che siano le pedine a parlare, permettendo alle vostre tattiche di esprimersi liberamente.
Asuma pare essere stato l’unico in grado di comprendere il motivo che si cela dietro alla tua passione per i giochi di strategia. Per tutti sei sempre stato solamente apatico, privo di ambizioni; niente di più sbagliato, tu sei affamato: di stimoli, impulsi, persino di conoscenza. La tua mente si rifiuta di seguire i normali canoni, esige sfide, tranelli, codici da decriptare; o almeno tenta, perché è così maledettamente difficile trovare qualcuno di stimolante a sufficienza da catturare il tuo interesse.
Asuma ci riesce, per questo lo ammiri e ti scopri a fremere dentro dall’impazienza di passare del tempo con lui; “il brivido della sfida” ti dici, eppure più che un brivido sembrano proprio rosse fiamme quelle che lambiscono il tuo petto, infiammano gli arti, e scendono, scendono…
Non hai il tempo di pensarci mentre spazzi via in ordine i suoi due cavalli, kei, e poi il ginsho, il prezioso generale d’argento; è anche per questo che ami giocare, ti impedisce di pensare, porti domande scomode, scalfire la superficie non ti è mai piaciuto. Preferisci considerare il fatto che ormai sia spacciato e che lo scacco sia prossimo: hai neutralizzato o catturato la maggior parte delle sue pedine di valore, l’oshu le seguirà a breve.
Sei così sicuro di sapere, di conoscere; per questo rimani totalmente spiazzato quando il sensei si pizzica la barba e la rughetta tra le sue sopracciglia si accentua; infine, non sapresti spiegarti come, è lui ad intrappolare il tuo re.
Era tutto perfetto, avevi colpito i suoi punti di forza: il suo gioco non poteva reggere, eppure sai riconoscere uno scacco matto quando ne vedi uno.
Asuma deve intuire i pensieri che ti si accalcano nella mente perché sorride.
«Più importanti sono le cose che si perdono, più forti si diventa. Non sottovalutare mai questo aspetto, Shikamaru; è quando tutto sembra perduto che la Volontà del Fuoco si accende.»
Decisamente è un fuoco quello che senti nel petto.