Minerva McGrannitt era così immersa nei suoi pensieri che non sentì quei passi avvicinarsi fino a quando non furono molto, troppo vicini alla porta della Presidenza. Allora si scostò dal muro a cui si era appoggiata e, facendo in modo di tornare impassibile, si sedette alla scrivania come se non aspettasse nessuno, tranquilla, a scartabellare fra i vari moduli d'ufficio. Non che in quel periodo ci fosse poco da fare, dopotutto. Tutto quello che era successo...
"Professoressa, la disturbo?". Una faccia molto familiare aveva fatto capolino dalla porta.
"Harry, come potresti disturbare? Hai salvato tutti noi e credi davvero che io non abbia del tempo da dedicarti?" rispose lei con un sorriso in parte sincero.
"Non ho fatto altro che il mio dovere..." si schermì lui, tuttavia dovette riconoscere che quel compliemnto da parte dell'austera professoressa gli aveva fatto davvero piacere.
"Comunque non si preoccupi, non sono qui per portarle brutte notizie... Volevo solo invitarla al banchetto di fine anno... Voglio dire, dopo tutte queste emozioni sono tutti decisamente più agitati, quindi la festa si preannuncia molto divertente. Lei non viene? Dopotutto è una di quelli che più ha contribuito alla sconfitta di Voldemort... insieme a Silente e agli altri dell'Ordine, naturalmente." completò lui allegro.
"Festa? E posso sapere chi di grazia ha organizzato questa festa, Potter?" chiese lei stringendo le labbra.
"Vedo che sono tornate le vecchie abitudini... Be' a dire la verità siamo stati noi... voglio dire io, Ron, Hermione, Ginny, Luna e Neville a pensarci... poi ci hanno supportato anche i Weasley e, contro ogni previsione, anche Draco e la sua famiglia... così con il permesso di uno dei consiglieri di Hogwarts e, naturalmente, di tutti gli insegnanti, abbiamo organizzato questa... ehm...sorpresa!"
Minerva McGrannitt sospirò.
"Potter, se non fosse che hai appena salvato il mondo magicco questa tua "sorpresa" sarebbe severamente punita, tuttavia, dato che si da il caso che ciò sia avvenuto... "
"Grazie professoressa!" Harry sorrise felice. Si vedeva che era cresciuto ed era diventato un uomo, tuttavia Minerva fu contenta di trovarvi ancora una traccia di un'infanzia rubata al tempo.
"Aspetta Potter! Non ho detto che verrò!" aggiunse mentre lui si stava precipitando giù dalle scale.
"Oh, ma professoressa, sarebbe davvero un peccato non venire! è già tutto organizzato! E poi, la signora Weasley insiste davvero tanto.. C'è anche una persona che dice di non vedere l'ora di rivederla!" sorrise lui con tono enigmatico.
"Cosa...? Potter! Vieni subito qui!" gli urlò dietro la professoressa McGrannitt.
"Vorrei, davvero, ma ora non posso!" rispose Harry, che di sicuro si stava divertendo un mondo.
"Cosa vuol dire non puoi, Potter? Qui siamo a scuola! Potter!" Ma ormai Harry era sparito dietro i gargoyles e non c'era più speranza di riportarlo indietro.
Minerva McGrannitt si chiese cosa intendesse con una persona che voleva rivederla... chi mai poteva essere? Decise di indossare un abito elegante (ma ovviamente nel suo stile, quindi austero e rigoroso) e si sistemò con cura i capelli nella sua solita crocchia che teneva ben stretta sulla nuca.
Poi scese in Sala Grande, curiosa di scoprire chi fosse la persona attesa.
Allora?