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Autore: __Mary__06    16/01/2015    4 recensioni
Chi ti condanna a questa monotonia? La monotonia che è presente nella tua vita da quel maledetto giorno.
Chi ti costringe ad avere sempre un sorriso e un consiglio per tutti quando tu ne hai più bisogno di loro?
Chissà perchè solo quella piccola presenza ti fa stare bene...
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«Basta guardare bene. Ce n’è fin troppa di gente che non sa guardare bene.»
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Breve One Shot per raccontarvi un immaginario momento tra Conan e Ran.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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♥ Perchè con te mi sento bene ♥
 

Sali i gradini, uno alla volta, scalino dopo scalino li oltrepassi.
La porta della tua camera è poco distante, ma ti senti troppo debole per raggiungerla con disinvoltura. La febbre alta ti sta sfinendo. Il tuo viso è pallido, leggermente roseo sugli zigomi che, da qualche giorno, non vedono sorriso. Trascini le ciabatte sul pavimento senza preoccuparti delle suole già un po’ rovinate, cerchi appoggio tenendo le mani sul muro del corridoio. A ogni tocco senti un brivido: hai le mani roventi e la parete sembra così fredda…
Finalmente giungi sulla soglia della tua camera e nella penombra scorgi una tenera figura.
«Conan-kun…» pronunci con un filo di voce «Che ci fai qui? Non dovresti essere a letto?»
Ti avvicini sperando che il tuo falso fratellino non si accorga di quanto tu stia male. Da vicino puoi notare che il tuo letto è perfettamente rifatto e in ordine.
«E’ opera mia…Sei malata, non puoi sforzarti per rifare il letto.» ti dice Conan.
«Oh, ti ringrazio.» ti abbassi e gli stampi un debole bacio sulla fronte, ma non così debole da permettergli di sfuggire al rossore.
Afferri il lembo delle coperte e le tiri giù. T’infili sotto le coperte calde: hanno un profumo molto buono, quel profumo che soli i bambini possono avere e che perdono, quando hanno la sfortuna di crescere.
Il piccolo fa qualche passò verso di te, abbastanza per permetterti di distinguere i suoi lineamenti delicati. Ti posa una mano sulla fronte e ti lasci coccolare dalla morbidezza del suo palmo.
Fingi di addormentarti per dargli soddisfazione: cominci a sbattere le palpebre fino a chiudere dolcemente gli occhi e simuli una respirazione regolare. Dopo alcuni secondi, il profumo di bambino ti invade, lo senti vicino. Ha posato le sue labbra sulla tua fronte per sentire meglio la tua temperatura. Riesci a percepire le sue labbra leggermente umide e le manine sulla tua nuca.
Ti senti bene, ora.
Fai scorrere il tuo braccio lungo la sua schiena fino a costringervi insieme. Percepisci il suo stupore. Riesci a sollevarlo da quel freddo pavimento e a portarlo tra le tue calde coperte. Siete in due in quel giaciglio. Lui guarda te e tu guardi lui. La penombra lascia vedere il suo viso paonazzo dove è presente anche un’infinita dolcezza.
«Stai comodo?»
E come potrebbe stare più comodo, tra le braccia della ragazza che ama?
Il piccolo ti fa cenno di sì con la testa e tu sorridi.
«Posso chiederti un favore?» rompi tu il silenzio «Potresti rimanere qui stanotte?» stringi ancor di più le braccia.
«Ehm…va bene.» risponde lui ignorando il fatto che potresti contagiarlo con la febbre.
Forse non è vero che i bambini perdono il loro profumo, quando crescono. Conan sentiva il tuo.
Posi la mano sulla sua guancia e la accarezzi dolcemente: è così morbida e delicata che chiunque potrebbe squarciarla.
«Ti prego, non lasciarmi.» supplichi all’improvviso.
«Ma io sono qui.»
«Lo so.» il silenzio cala sulla tua stanza «Non voglio che vai via perché…» e qui ti fermi.
Conan tiene lo sguardo fisso sui tuoi occhi indaco: aspetta il seguito.
«Perché?»
«Non so spiegarmelo. Secondo te è strano sentirsi al sicuro tra le braccia di un bambino quando dovrebbe essere il contrario, volerlo vicino il più possibile perché è indispensabile alla tua, come dire, sopravvivenza?»
Hai lasciato il piccolo senza parole. Ma cosa hai detto?
«Secondo me, non è strano. Forse in quel bambino c’è qualcosa o qualcuno che credi non ci sia.» ti risponde d’istinto «Basta guardare bene. Ce n’é fin troppa di gente che non sa guardare bene.»
Non capisci il significato di quelle parole, non capisci quanto siano importanti, almeno per il momento non puoi capirlo. Da quando Shinichi se n’è andato, solo Conan ti dà la sensazione che provavi, quando eri con lui, quella sensazione bellissima che ti può far guarire da qualunque malattia. Ti fa stare bene.
«Ho la risposta…non voglio che mi lasci, perché con te mi sento bene.»
  
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