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Autore: raffa_94    22/11/2008    3 recensioni
"Si dice che il fiore di mirto aiuti i desideri ad avverarsi. [...]Il tulipano. L’unica cosa che può aiutare me, Ryo Saeba, è una stupida pianta!?"
Buona lettura.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si dice che il fiore di mirto aiuti i desideri ad avverarsi.
Ma sarà vero? Mah…Proviamo.
[Prepara una ghirlanda e se la mette intorno al collo]
Adesso chiudo gli occhi ed esprimo il mio desiderio.
[chiude gli occhi e congiunge le mani]
Mi viene da ridere pensando che questo stesso desiderio sarebbe lo stesso che avrei espresso se fossi stata un’ adolescente.
Anche se, a volte, mi prende ancora quella depressione in cui si ha bisogno di affetto e protezione. Se lui capisse…
[sospira]
Ok, fiorellini di mirto vediamo se la leggenda è esatta. Vorrei che almeno per oggi, Ryo mi considerasse almeno un pochino.
Lo so sono una stupida, ma in questo periodo Ryo è distaccato più del solito.
Il solito apatico, sì, ma sembra che non gliene importi davvero nulla di me.
A volte vorrei urlargli “ Su di’ che sono un mezzo uomo. Di’ che…”, ma gli sembrerei un’idiota.
La sua indifferenza mi fa male più di tutti quelle offese che mi ha sputato addosso in questi cinque anni.
Per favore, fa’ in modo che il mio desiderio si avveri. Te ne prego…

°°°°



Il tulipano.
L’unica cosa che può aiutare me, Ryo Saeba, è una stupida pianta!?
Quanto sono ridicolo: costretto a ricorrere ad un fiore per dichiararmi.
Perché lei si aspetta una dichiarazione da me. Anche se in quest’ultimo periodo ho mandato più segnali di quanto volessi mandarne.

Non so da quando realmente ho iniziato a dedicarmi all’Amore con la “A” maiuscola.
Forse non è vero che mi sono dedicato ai sentimentalismi, forse mi sono lasciato condizionare da quello che dicevano gli altri, auto-convincendomi di amarla.
Ma…io la amo. Non mi sarei mai fatto influenzare dagli altri se in una parte remota del mio essere non avessi saputo che quello che dicevano era dannatamente vero.

In quest’ultima settimana non le ho dato retta, dandole l’impressione di un vero e proprio distacco da parte mia. So che sono un bastardo per averlo fatto, ma ne avevo la necessità. Volevo staccarmi da lei, per comprendere appieno quello che realmente provo.
Rischiando di perderla per il mio comportamento. Dovevo, però, essere certo di ciò che sento. Non vorrei ferirla di continuo solo perché era solamente una cotta passeggera.

Mio caro tulipano,
Aiutami tu. So che lei conosce il linguaggio dei fiori meglio di me.
Sa che “Tulipano” corrisponde a “Ti Amo”, come sa che non lo sentirà uscire spesso dalle mie labbra. Ti prego, fa’ che capisca e che mi perdoni per come l’ho trattata…

°°°°



Uscì dal bagno, con addosso solo l’accappatoio.
[Un bagno rilassante era quello che ci voleva.]
Vide un tulipano sul letto e lo prese in mano.
Osservò l’unico fiore sopravvissuto alla ghirlanda sul proprio comodino. Arrise.
Sapeva che poteva essere di chiunque quel dono, come sapeva che chiunque e lui, in quel caso, erano la stessa persona.
Non si vantava di essere l’unica che lo conosceva davvero, ma credeva di saper cogliere le varie sfumature dei suoi gesti. [a volte…]
Con un sorriso mesto che le delineava le labbra di diresse verso il piano superiore correndo verso la sua camera.

Aprì la porta ed il suo viso si raddolcì – come se la gioia che le irradiava il volto potesse svegliarlo. Si sedette sul letto, piano per non fare rumore.
Gli accarezzò il viso teneramente, scostandogli il ciuffo ribelle che gli copriva la fronte.
Lo contemplò a lungo fino a quando…

…la mano di Ryo si posò sulla sua gamba, non più coperta dall’accappatoio – era corsa in accappatoio da lui! -, e risalì in su verso il ventre piatto, accarezzandolo.
Kaori chiuse di scatto l’accappatoio, alzandosi dal letto.
“ Porco!” gli urlò contro martellandolo, non prima di aver annodato per bene la cinta.
“ Kaori…” mugugnò lui da sotto il konpeito. “ Mi vuoi dire che cavolo ti prende? Stavo dormendo e tu mi hai quasi ammazzato con questo coso!” la soffice lagna si trasformò ben presto in un per nulla morbido tono offeso.
“ Sì, certo.” asserì lei. “ Credo anche di sapere cosa stavi sognando!” dichiarò rossa in volto. Rimasero in silenzio, spezzato solo dal rumore provocato da Ryo che si liberava dal martellone. Quando lui si distese, ci fu soltanto il fruscio del vento.

La donna si avvicinò lenta ed impacciata a lui, porgendogli il tulipano che aveva trovato sul letto. “Ryo…” lo chiamò. L’uomo si voltò guardandola interrogativo.
Kaori gli porse il fiore sorridendo. “ E’ per te.”
Si aggiustò meglio sul letto, prendendo il fiore in mano.
“ Il significato…” lei annuì.
“ Il tulipano torna a te. Non perché io non ti ricambi, anzi. Ma perché…” la interruppe baciandola.
“ Lo so. Tranquilla.” le accarezzò il viso per poi farle segno di stendersi accanto a lui.
Lei obbedì appoggiando, poi, il capo sulla sua – di lui – spalla.

“ Ryo?! ”
“ Mh? ”
“ La smetti?!” chiese. Lo sweeper, in effetti, le si era attaccato addosso come un koala all’albero: le gambe le cingevano la vita, mentre le dita cercavano di aprire l’accappatoio.
La guardò negli occhi fingendosi innocente. “ Ma io non sto facendo nulla.” Strofinò la testa contro la rotondità dei suoi seni. Kaori si irritò.
“Smettila!” asserì rialzandosi e dandogli un konpeito in pieno viso e facendolo volare al di fuori della finestra. Si richiuse l’indumento seria.
Scoppiò a ridere poco dopo. “Scemo”
Si sentì abbracciata da dietro. “ Virago”
Si voltò con un martellone tra le mani. Le cadde a terra quando vide gli occhi di lui: non riusciva a staccare gli occhi da quello sguardo magnetico.
“ Ryo cosa…?”

[La scena si oscura.]
   
 
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