Ciao
a tutti! È la mia prima ff su Twilight, quindi non so come
mi
sia venuta.
È
una James\Victoria, ma compariranno anche gli altri personaggi.
Soprattutto
paring come Emmet\Rosalie e Jasper\Alice. Accenno
Edward\Bella
Il
rating è arancione, ma avverto che ci sarò
qualche scena “cruda”.
Metterò
i ringraziamenti infondo ai vari chappy.
Per
ora non mi viene in mente altro.
Recensite
in molti.
Baci.
Bambi
*************************************************
Sigillo
di Sangue
Cap.
1
Nella foresta
*************************************************
Correva.
Una
ciocca di capelli ossi le ricadeva prepotente sul volto.
Non
vi badò. Proseguì la sua corsa attraverso
l’ignoto e la foresta. Aveva occhi
dappertutto.
Se
li sentiva addosso.
Lui
sarebbe potuto sbucare da un cespuglio, o avventarsi su di lei
dall’alto.
Non
lo sapeva. Si fermò un momento, a riflettettere.
Un
rumore secco, quasi un gemito di quercia, la fece sobbalzare.
Il
suo sguardo da gatta selvatica ispezionò velocemente il
territorio circostante.
Niente
Accadde
tutto troppo in fretta. La figura del compagno si avventò su
di lei, gettandola
a terra.
-
James … JAMES! Smettila!- proseguì ridacchiando,
mentre i baci prepotenti del
vampiro le scottavano la pelle.
Continuò
a ridere, finché non avvertì i senti affilati del
compagno sulla carne.
-
James … fermati.- Il vampiro si tirò indietro.
-
che ti prende, Vicky?-
La
ragazza abbassò lo sguardo. Nella sua testa, un confondersi
di idee, tentazioni
che avrebbe dovuto annegare nel nascere.
-
Noi … non possiamo stare insieme.- La rossa sputò
la sua sentenza velocemente,
come un peccato particolarmente vergognoso da dover estirpare in
fretta, il
prima possibile.
Qualcosa
cominciò a fare male nel petto del vampiro, dove giaceva un
cuore inutilizzato.
-
Tu … tu sei un assassino. Hai ucciso coloro a me
più cari … per sete, per
capriccio. Mi sento di tradirli, stando con te, capisci?-
No.
Lui non la capiva. Andava tutto così bene …
perché quell’esame di coscienza
all’improvviso?
-
Ma io … Victoria …- Balbettava, per la prima
volta in vita sua si sentiva
legato a qualcuno.
Talvolta
era giocoso e pieno d’attenzioni con lei, quando invece aveva
sete si
affrettava ad allontanarla con gesti bruschi e parole taglienti, e
andava a
cercare qualche altro essere umano da uccidere.
-
Mi dispiace. Scusa se ti ho illuso, James. Non possiamo andare avanti
così…
ogni volta che mi stringi, che mi fai tua … ogni volta
fremi. Sento i tuoi
denti vogliosi e i tuoi muscoli tesi. Non puoi soffrire così
solo per stare con
me …-
L’espressione
del giovane si fece decisa.
-
Ma io lo faccio per te, Victoria. Perché ti amo.-
A
quel punto a giovane non ci vide più.
-
E TUTTO QUELLO CHE AMO IO? NON PENSI AI MIEI GENITORI? Sei solo un
egoista … pensi
soltanto a appagare i tuoi stupidi desideri …-
Victoria
si era gia pentita della sua scelta. A questo punto aveva solo voglia
di
tuffarsi tra le sue braccia e urlare che le dispiaceva, implorandolo di
rimanere, di non abbandonarla.
Ma
il suo orgoglio era più forte dei suoi sentimenti.
-
Sei tu che vuoi che resti …ammettilo, Victoria! Sai che per
me non hai segreti
… non devi averne. Sei confusa …-
Si
alzò, la avvicinò con circospezione. Poi la
strinse a se gentilmente.
Sollevò
l’esile mento con la mano, per poi ridisegnare i contorni del
suo volto.
Catturò
una lacrima e l’assaggiò.
-
Sa di pentimento …-
La
rossa sobbalzò.
-
Razza di … di … oh, non riesco neanche a trovare
un aggettivo per definirti! Mi
stai usando …-
Il
vampiro la catturò, stringendola più forte.
Voleva che smettesse di parlare.
Perché aveva ragione, dannatamente ragione. Non potevano
stare insieme.
A
diversità, il tempo, il cibo, la morte … li
avrebbero divisi.
Poi
un’idea si fece largo nella mente di lei.
-
Un modo ci sarebbe … James, ti soddisferò.-
Il
vampiro la guardò senza capire.
La
giovane si calò le spalline dell’elegante vestito
nero, esponendo al vampiro la
pelle vellutata .
-
Cosa? Victoria … no, non posso.-
La
giovane gli si avvicinò, prendendogli il volto tra le mani.
-
Puoi. Devi, anzi. Così vivrò come te, senza
rimpianti, e ce ne andremo via,
lontano da qui, lontano da quelli a cui potresti,
potremmo, fare del male.-
Lui
si liberò dalla sua stretta.
-
No. È fuori discussione. Sai che per cibarmi mi occorre
carne umana …-
-
e allora ne troveremo altra. Ma non qui … ti prego. Questo
è il posto in cui
sono nata. Non posso, non devo permetterti di far loro ancora del male.-
Siccome
il vampiro sembrava incerto, la ragazza, disgustata da se
stessa,provò a
tentarlo in un altro modo.
Si
avvicinò a lui, prendendogli la mano. Poi la fece scorrere
nelle pelle morbida
e inviolata del suo collo. Si morse le labbra, forte.
Il
sangue prese a scorrere dalla sua bocca. Allora lei si alzò
sulle punte,
sfiorando con le sue labbra quelle di lui, macchiandole del suo sangue.
-
No … Victoria, non lo fare.- Ma il suo sguardo si era fatto
rosso.
-
Scappa … VICTORIA, ALLONTANATI!-
La
fanciulla si ritrasse di poco, mentre il giovane cadeva in ginocchio,
la testa
tra le mani.
Stette
così per lungo tempo. Poi si alzò, dirigendosi
verso di lei.
-
è pericoloso … Victoria … non devi
farlo più.-
il
suo corpo era percosso dai fremiti. James doveva aver fatto uno sforzo
inumano per
trattenersi.
Il
dorso della sua mano era ricoperto del sangue di lei, che aveva
rifiutato di assaggiare.
Victoria
indietreggiò più velocemente, impaurita.
-
Mi … mi dispiace …- mormorò, prima di
fuggire via velocemente.
E
James non poté cogliere la sua espressione straziata,
poiché gli alberi l’avevano
gia inghiottita.
Continua
…