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Autore: Weasley_S    18/01/2015    3 recensioni
Dal testo
[...]
Maledizione! quale sarà la via d'uscita da questo labirinto?
[...]
Una risata riecheggiò nella sua testa
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era una calda mattinata, la prima dell'inverno, e di una casa accogliente si aprì la porta.
Miles Halter uscì di casa e si sedette sul muretto del suo giardino. Era pensieroso, tra soli due giorni sua moglie avrebbe partorito due gemelli e lui sarebbe divenuto papà. Miles era più contento che mai, ma si sentiva qualcosa di strano dentro, proprio al centro del petto, si sentiva come ci si sente quando si guarda un puzzle a cui mancano i quattro pezzi angolari, riesci ad osservare la figura, ma manca sempre qualcosa...  Decise così di fare due passi. 
Una volta giunto in libreria andò alla ricerca del libro dei nomi, insieme alla moglie, infatti avevano scelto il nome per il piccolo che tra poco sarebbe nato: James. Per la bambina però, proprio non riuscivano a mettersi d'accordo.
Quel giorno, Miles non solo si sentiva strano dentro, ma anche i suoi movimenti erano diversi, mentre si dirigeva alla ricerca del libro urtò una pila di romanzi di un certo "Marquez". Mentre li rimetteva a posto si soffermò a sfogliarne uno e intravide una frase: " Maledizione! Quale sarà la via d'uscita da questo labirinto?" Il ragazzo sentì una fitta al petto e per poco non cadde, in quel momento una tessera del puzzle si intersecò nella figura, il quadro si stava completando. Miles prese un bel respiro, cercò di spiegarsi quello che era appena successo, ma nulla giunse alla sua testa, così con un' enorme difficoltà cercò di cancellare quella sensazione. 
Mentre tornava a casa decise di fermarsi e sedersi sulla panchina dove avrebbe cominciato a leggere qualche nome. Era già alla seconda pagina quando si mise a osservare una donna e sua figlia, stese su un prato colmo di margherite. La madre colse il fiore dal prato e lo incastrò tra i capelli della figlia, in quel preciso istante un'altra fitta colpì il petto di Miles, un altro pezzo si era assemblato. Il ragazzo si alzò barcollando e si diresse a casa. 
Delle immagini balenavano nell'immaginazione di Miles, una bambina, capelli mossi color mogano, che giocava con delle margherite, una se l'era anche messa tra i capelli, e poi la sua testa si gira verso Miles, e lei lo guarda 
profondamente con i suoi grandi occhi verdi. Un altro pezzo si incastra, la figura é quasi completa. L' ennesima fitta al petto colpisce Miles, e questa volta lo fa andare dritto a terra, e proprio mentre si rialza che la sentì: "sveglia ciccetto!" E in quel momento ricadde. Come aveva potuto dimenticarla?! Lei, il suo spumeggiante e lunatico grande forse! Erano passati ben dieci anni dalla sua esperienza alla Culver Creek, é vero erano molti anni ma non ci si poteva dimenticare di lei. Miles aveva il volto rigato di lacrime, singhiozzava, e la cosa brutta era che lei non l'avrebbe mai potuta riavere. 
Una volta tornato a casa come prima cosa prese il cellulare, cominciò a scorrere i contatti della rubrica e poi li scorse, eccoli: Takumi e il Colonnello, chi sa se i numeri erano ancora attivi... Comunque ci provò e dopo alcuni squilli il Colonnello rispose:
- Pronto?!
- Chip! Sono io! Miles!
- O cavolo! Miles? Ciccio? 
- Si Chip! Sono io!
adesso Miles stava piangendo a più non posso 
- Oddio Ciccio! Ma quanto tempo! Ma cos'è successo?! Saranno almeno dieci anni che non ci sentiamo!
- Avevo bisogno di sentire il mio vecchio migliore amico, ti prego dimmi tu ,come stai? 
- Non c'è male, ho una certa stabilità e non mi posso lamentare...
- sono contento, ma davvero proprio contento di averti risentito, presto ci incontreremo, promesso 
- Contaci Ciccio! Dobbiamo andare a trovare lei.
Chiacchierarono per circa mezz'ora e dopo aver finito la conversazione Miles si diresse all'ospedale dove sua moglie lo attendeva. Arrivato lì abbracciò forte la donna e poi le disse 
- ho trovato il nome per la nostra piccola, sarà bellissima e piena di vita, e si chiamerà Alaska.
Proprio in quel momento, un'altra fitta colpì il petto del futuro papà, e una risata riecheggiò nella sua testa, la risata di lei, il suo sorriso come quello di una bambina, era stampato nitidamente nella testa di Miles, e i suoi occhi di un verde così intenso, non avrebbero mai più lasciato i suoi pensieri, Alaska non se la sarebbe mai più dimenticata, il puzzle ora era completo.
   
 
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