Ci hai lasciato l’anima, su quella montagna.
Avevi trovato la felicità, quella più pura ed assolutizzante che potessi mai desiderare, e l’hai persa.
Andata, così, velocemente come è arrivata, lasciandoti completamente inerme di fronte alla dura crudeltà della realtà quotidiana.
Credevi, eri convinto, che avessi finalmente trovato uno stimolo per vivere, per godere appieno della bellezza del mondo, ma ora tutto è perduto, e tu lo sai.
È difficile da accettare, ma è così.
Ci hai lasciato il sorriso, su quella montagna.
Ti ha abbandonato, lasciando sul tuo viso niente più che uno spettro cupo e scuro, triste memoria di quei giorni passati tra allegria e spensieratezza.
Ci hai lasciato la vista, su quella montagna.
Non avresti mai creduto che esistesse qualcosa di così meraviglioso, nell’Universo, e sei consapevole che non potrai trovare quella spettacolarità da nessun’altra parte.
Nulla di così magnifico come i suoi occhi, azzurri pezzi di cielo dal quale egli è disceso come un angelo, come un miracolo, per farti capire cosa significa davvero tenere a qualcuno.
Te ne sei innamorato, con il tempo, contro ogni previsione.
Ma ora sei distrutto, disperato.
Una sincope.
Perché ci hai lasciato Jack, su quella montagna.
Ed è come se con lui avessi perso anche il tuo cuore.