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Autore: Ehris    18/01/2015    3 recensioni
Dopo aver miseramente fallito nella conquista del potere assoluto, le Trix, troveranno nuovi potenti e temibili alleati. Amici e nemici, non ci si potrà fidare di nessuno...
Tratto dal capitolo 18:
-Vogliamo il potere; vi chiediamo aiuto a conquistare una delle scuole più prestigiose ed importanti dell’intera Dimensione Magica ed in cambio vi ridaremo la libertà che tanto agognate e che vi è stata strappata molti anni fa- spiegò Icy con molta calma e con fare suadente.
-Impossibile!- urlò lo spettro furente -La nostra libertà è andata persa per sempre! Il nostro destino ci impone queste condizioni per l’eternità. Una vita insulsa, fra le pareti di queste montagne. Una vita che non può essere vissuta ma allo stesso tempo che non ci dà pace. Una vita da non morti!-
Una storia che racconta di come il desiderio di vendetta dia sfogo alla malvagità più oscura; di come a volte occorri tirare fuori coraggio e grinta. Una storia incentrata sulla forza dell'amore e dell'amicizia.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Musa, Riven, Specialisti, Trix, Winx
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 19 – Alfea sotto assedio

L'uomo è nato per conquistare a fatica ogni centimetro di terreno. Nato per lottare, nato per morire.
Charles Bukowski


Le sei Winx stavano tranquillamente dormendo nel salotto comune del loro appartamento, sdraiate sopra un’infinità di cuscini raccolti dalle varie stanze: infatti, dopo che gli specialisti avevano lasciato i festeggiamenti ad Alfea per rientrare con i loro insegnanti a Fonterossa, le ragazze avevano organizzato un pigiama party fra di loro ed erano rimaste sveglie fino all’alba a chiacchierare e a scherzare. Quando il sole aveva poi iniziato a sorgere le fate erano crollate in un sonno profondo e sereno.

La prima a svegliarsi fu Aisha; guardò l’orologio appeso al muro, che segnava le undici e mezza passate, quindi si alzò e si diresse alla finestra. Con un movimento deciso della mano afferrò il tendone e lo tirò, aprendolo e facendo entrare la luce del sole nella stanza.

Stella mugugnò qualcosa che la fata di Andros interpretò come un lamento di disappunto nei suoi confronti.

-Sveglia dormiglione!- gridò allora la giovane, piena di vita e di entusiasmo -Un nuovo giorno è iniziato e il sole è alto nel cielo-

Pian piano le Winx, una dopo l’altra, aprirono gli occhi e si alzarono. Riordinarono velocemente l’appartamento, si vestirono e poi scesero nel salone grande dove poterono fare colazione.

Diversi tavoli erano occupati da fate che, come loro, quella mattina avevano deciso di alzarsi tardi e di prendersela con molta calma.

-Dite che dopo le imprese degli ultimi giorni saremo esonerate dagli esami?- esclamò Stella con tono speranzoso, suscitando una risata generale del gruppo.

Tecna stava per risponderle quando però la sua attenzione fu attirata dalla figura dell’ispettrice Griselda che a passo deciso camminava nella loro direzione con un’espressione molto seria in volto.

-Ragazze…- sussurrò allora la fata della tecnologia indicando con lo sguardo la donna, sempre più vicina a loro.

-Faragonda vi vuole nel suo ufficio- esclamò Griselda prima che le giovani potessero fare qualsiasi domanda; queste, senza fiatare, si alzarono e seguirono la donna per gli ampi corridoi del castello. Rimasero in religioso silenzio per tutto il tragitto, di tanto in tanto si scambiavano qualche occhiata interrogativa ma niente di più.


-Buongiorno mie care- le accolse la preside Faragonda, non appena varcarono la soglia dell’ufficio -Vi prego di accomodarvi- continuò poi, indicando con la mano delle sedie libere davanti alla sua enorme scrivania, sempre perfettamente ordinata.

-Buongiorno anche a lei- risposero in coro le fate.

-L’ultima volta che ci ha convocate qui è stato tre giorni fa e non aveva buone notizie- esclamò Stella, sperando con tutto il cuore che non vi fossero problemi all’orizzonte.

-Purtroppo temo di essere portatrice di cattive notizie anche quest’oggi mie care- rispose Faragonda, palesemente turbata.

-Qual è il problema?- domandò allora Bloom, che in tutti i modi cercava di leggere gli occhi dell’anziana donna senza però riuscire ad estrapolarne niente più che tormento e ansia.

-Torrenuvola ha dichiarato lo stato d’allerta questa mattina all’alba!- disse tutto d’un fiato la preside.

-Che cosa?- chiesero in coro e con stupore Aisha e Musa.

-Un momento, come? Cosa significa?- domandò la custode della fiamma del drago e Faragonda e Griselda si scambiarono una breve occhiata carica di agitazione.

-Questa notte la Griffin è scomparsa…- asserì l’ispettrice, raccogliendo l’attenzione di tutte le giovani su di sé.

-Vedete ragazze- esclamò Faragonda -Quando una scuola resta senza il suo preside è il momento in cui è maggiormente vulnerabile. Torrenuvola è da sempre un luogo molto ambito ed ora che ha perso la sua guida è debole e facilmente assediabile. Si tratta di situazioni estreme e assai delicate- spiegò l’anziana donna.

-Per non parlare del fatto che sono estremamente rare- continuò Tecna, che aveva studiato per suo interesse personale le conseguenze derivanti da questo genere di circostanze.

-So molto bene che questi ultimi giorni per voi sono stati parecchio difficili. Avete rischiato le vostre vite in una missione ardua e avete sventato una minaccia non indifferente ma ora devo chiedervi un ultimo sforzo: è assolutamente necessario venire a capo di questo mistero. Stamane ho già avuto modo di parlare con il preside Saladin ed insieme ci siamo messi in contatto con Zarathustra ed Ediltrude, insegnanti di Torrenuvola: qualora la scuola dovesse venir attaccata sia Alfea che Fonterossa si muoveranno in sua difesa-

-Certamente!- esclamò Bloom, appoggiando la decisione della preside mentre le altre muovevano tacitamente  il capo in segno di assenso.

-Nel frattempo c’è qualcosa che possiamo fare per essere di aiuto?- domandò Flora.

-Sì, in realtà c’è una cosa che ho bisogno di chiedere e vorrei che alla mia domanda venga data una risposta assolutamente sincera- disse l’anziana donna che, dopo aver brevemente osservato i volti di ognuna delle sue ragazze, finì per posare la sua attenzione sul viso di Tecna: -La notte che ti sei recata insieme agli specialisti a Torrenuvola avete avuto modo di prendere conoscenza della vera storia di Alissia attraverso un incantesimo che la Griffin ha svolto e che vi ha mostrato le pagine del testo che erano state oscurate. È corretto?-

-Si- rispose Tecna, senza alcun briciolo di esitazione, in quanto ciò era quello che aveva già affermato quella sera.

-Per caso vi ha rivelato di essere stata lei in passato a rendere illeggibile quel volume?- chiese allora la preside di Alfea, con un tono molto comprensivo e assolutamente privo di qualsiasi forma di rimprovero.

-Sì…- rivelò Tecna, dopo qualche tentennamento. La sera che avevano salvato Flora dall’attacco di Bloom, trasformata in lupo, la fata della tecnologia aveva tralasciato questo dettaglio; ora si sentiva come se in qualche modo avesse tradito la fiducia della Griffin ma non riusciva a comprenderne il motivo. Le tornò alla mente quella breve occhiata di ringraziamento che le era stata rivolta della donna, per aver omesso la sua partecipazione all’oscuramento del testo.

-Purtroppo c’è motivo di credere che la sua scomparsa abbia a che fare con tutta questa storia- esclamò Faragonda e Tecna abbassò il capo, quasi delusa -Non te la prendere mia cara, non hai nulla di cui rimproverarti. Avevo intuito qualcosa di sinistro già quella stessa sera- continuò poi la donna dolcemente, per cercare di scrollare di dosso il sentimento di colpevolezza dal cuore di una delle sue alunne più brillanti.

-In che modo potrebbe essere coinvolta?- chiese Musa, dando voce anche ai pensieri delle sue amiche Winx.

-Questo non ve lo so dire e non posso fare nemmeno delle supposizioni, in quanto gli indizi di cui siamo in possesso sono ancora troppo pochi, ma una cosa è certa: la Griffin insieme alla compagnia della luce ha sicuramente contribuito a sventare l’enorme minaccia delle tre streghe antenate, tuttavia non è un segreto che prima di unirsi a noi viveva avvolta dalle tenebre. Non possiamo sapere se, e in quale misura, il suo passato sia tornato e dunque se sia coinvolta o meno in qualcosa di oscuro, ma non è un’ipotesi che mi sento di escludere di partenza- spiegò Faragonda e per le Winx quelle parole furono come una sberla in pieno viso; la preside Griffin raramente si era distinta per la sua simpatia ma a loro risultava davvero difficile credere che potesse essere coinvolta in qualcosa di losco.

Dopo qualche minuto di silenzio, che le ragazze trascorsero a formulare ipotesi nella loro mente, la preside le congedò:

-Ora potete andare. Alla luce di queste nuove informazioni mi metterò nuovamente in contatto con il preside Saladin e se ci dovessero essere delle novità sarà mia premura mettervene al corrente-

-Va bene- esclamò Aisha, che poi si alzò dalla sedia sulla quale era seduta mentre le altre facevano altrettanto.

Silenziose, così come erano arrivate, uscirono dalla stanza e raggiunsero il loro dormitorio.

Quella giornata che era iniziata in modo tanto perfetto ora non sembrava più così meravigliosa.


Quando raggiunsero le loro stanze, le Winx, si radunarono nella sala comune del loro dormitorio e iniziarono a discutere la notizia della scomparsa della preside Griffin, che comportava una lunga serie di problematiche a cui andava assolutamente trovata una soluzione. Ad ogni modo le circostanze dell’accaduto erano da considerarsi davvero sospette.

-Mi sembra assurdo che la Griffin stia orchestrando qualcosa di oscuro. Voi credete sia possibile che dietro a tutta questa storia si celino magari le Trix?- domandò Flora alle compagne.

-Ne sono certa!- esclamò Musa -Ricordate le parole di Darcy nella foresta di Selvaoscura prima che lei e le sue sorelle si dileguassero?-

-Perfettamente; ha assicurato che sarebbero tornate- ricordò tempestivamente Aisha.

-Mi domando che piano abbiano per la testa stavolta quelle tre pazze!- disse Stella.

-E io mi chiedo quale senso avrebbe prendere d’assalto Torrenuvola- esclamò Tecna, dando quindi voce alle sue riflessioni più profonde. La fata, dopo essere tornata assieme alle compagne nei loro appartamenti, non aveva più proferito parola. Era rimasta in silenzio con lo sguardo assorto, come se in realtà si trovasse lontana miglia e miglia da quel luogo. Le altre Winx erano certe che la sua mente stesse vagliando tutte le ipotesi possibili ed immaginabili riguardanti l’accaduto.

-Cosa vorresti dire?- domandò incuriosita Bloom, che fino a quel momento non aveva atteso altro che l’amica si aprisse e iniziasse a confidare le sue lungimiranti riflessioni.

-Quale vantaggio avrebbero a dominare Torrenuvola?- asserì con semplicità Tecna.

-Potrebbero sfruttare il castello come rifugio impenetrabile e dunque difendersi da eventuali attacchi- rispose Flora, cercando di fornire una spiegazione logica alla fata della tecnologia, che tuttavia diede la netta impressione di essere già oltre nel suo ragionamento.

-Tecna a cosa stai pensando con esattezza?- domandò allora Bloom.

-Non lo so… loro hanno detto che sarebbero tornate e il modo in cui l’hanno affermato lasciava presagire che ne avessero già l’assoluta convinzione…-

-Come se avessero già un piano di riserva…- continuò Musa che pian piano iniziava ad intravedere i dubbi e le perplessità dell’amica, così come le altre.

-Esattamente! Un piano ben congegnato aggiungerei, e la Griffin potrebbe esserne la chiave!- concluse Tecna.

-Se è così siamo a posto per le feste!- disse Stella che intanto si era alzata per prendere una coperta -A proposito, voi non sentite freddo?- domandò poi, mentre si rimetteva a sedere accanto a Flora sul divanetto che in quel momento stavano condividendo.

-In effetti questa sera l’aria è piuttosto fredda- esclamò la fata della natura muovendo la testa in segno d’assenso, dando quindi ragione all’amica.

-Voi perciò cosa proponete di fare?- chiese Aisha riportando il discorso sulle Trix.

Le sei ragazze si scambiarono un’occhiata silenziosa mentre le loro menti ragionavano  su quale potesse essere il miglior modo di agre per evitare di trovarsi impreparate a qualsiasi tipo di attacco, quando improvvisamente udirono un urlo agghiacciante provenire dal corridoio, proprio a pochi passi dalla loro camera.

Le fate scattarono immediatamente in piedi e corsero verso la porta della stanza, l’aprirono e si ritrovarono nel disordine totale: infatti c’erano studentesse che correvano in tutte le direzioni in preda al panico assoluto.

Stella afferrò per un braccio una loro compagna di corso, bloccandole la fuga.

-Che cosa sta accadendo?- domandò la fata di solaria alla giovane che sul viso aveva dipinta una chiara espressione di terrore.

-Alfea è sotto assedio! Ci stanno attaccando!- esclamò la ragazza con la voce affannata dalla corsa, liberandosi successivamente dalla presa di Stella con uno strattone per riprendere la sua folle corsa.

-Non era Torrenuvola che volevano ma Alfea!- gridò Flora che le era salita velocemente l’ansia per la situazione tanto assurda.

-Andiamo ragazze!- esclamò Aisha, pronta a fermare gli assediatori.

Le Winx percorsero tutto il corridoio di quel piano e successivamente le scale, che le portarono al piano inferiore, a passo di corsa. Raggiunsero l’atrio e la scena che si trovarono di fronte le devastò: in quel luogo regnava il caos. L’aria era congelata e gli insegnanti, tutti quanti, avevano unito i loro poteri e avevano creato una potente barriera di energia che stava respingendo i non morti.

-Chi sono quelli?- gridò Stella che poi si ritrovò a terra, spinta da un gruppo di giovani fate del primo anno in fuga da quell’inferno.

-Qui stanno impazzendo tutti!- Constatò Flora, dopo essersi brevemente e spasmodicamente guardata attorno.

-Forza ragazze- urlò Bloom mentre allungava la mano in direzione di Stella per aiutarla a rialzarsi -Dobbiamo aiutare i professori!-

-Magic Winx!- gridarono le sei amiche dopo essersi scambiate un cenno d’assenso.

In breve tempo si trasformarono e si affiancarono ai docenti, andando a rafforzare il loro scudo protettivo.

-Griselda- esclamò Faragonda con tono autoritario -Recupera quante più studentesse puoi e portale in salvo a Fonterossa!-

Con gran stupore delle Winx l’ispettrice si allontanò dal campo di battaglia senza fare nessun genere di commento ed iniziò ad unire più fate possibile, così come le era stato ordinato.

-Ragazze- disse poi Faragonda -Dovete fare una cosa per me. È molto importante che ora voi andiate verso est e che raggiungiate le Grandi Montagne della Dimensione Magica! Lì vi abita una strega: Minerva. Dovete assolutamente trovarla e dirle che Alfea è sotto assedio; dovete dire che i non morti sono tornati! Avete capito?-

-Minerva?- domandò Stella confusa.

-Esattamente. Ora non c’è tempo per ulteriori spiegazioni. Posso solo assicurarvi che quando troverete questa strega saprete riconoscerla-

-Cosa? Ma preside Faragonda… lei e gli altri professori?...- gridò Bloom, per sovrastare la baraonda della battaglia in corso.

-Non c’è niente che possiamo fare al momento per sventare questa minaccia! Voi! Ora siete voi la nostra speranza! Non c’è più tempo. Dovete andare e fare come vi ho detto!- urlò l’anziana donna, facendo sussultare le sei compagne.

Le ragazze si presero per mano e raggiunsero la cucina; da lì, poi, uscirono per mezzo della porta che dava sul retro della grande scuola.

C’erano studentesse impaurite in ogni angolo. Flora ne aiutò un paio, indicando loro il luogo in cui c’era Griselda, pronte a portarle in salvo da quel calvario.

Tecna, invece, era impegnatissima a cercare sul suo dispositivo elettronico la strada per le Grandi Montagne della Dimensione Magica, nominate da Faragonda.

-Le ho trovate! Andiamo!- esclamò la fata della tecnologia, che senza perdere ulteriore tempo s’incamminò sulla strada indicata dal suo marchingegno.

A grandi passi le ragazze si allontanarono da Alfea. Ancora in lontananza potevano sentire le grida disperate delle loro compagne. Queste, miste all’aria spettrale e fredda, mettevano i brividi. Nessuna delle Winx osò proferire parola. Faragonda aveva detto alle giovani che ora erano loro la speranza, tuttavia nel cuore di ognuna di quelle giovani fate c’era un sentimento di profondo senso di colpa per aver abbandonato tutto e tutti.

Le fate stavano camminando su una collinetta quando improvvisamente ogni grida si placò all’istante. Sempre senza parlare si voltarono in direzione di Alfea: sopra il castello aleggiava come un alone, un velo, una patina. La battaglia era terminata; Alfea era appena stata conquistata.





Note dell'autrice: Buonasera popolo di EFP, che piacere potervi annunciare che sono finalmente tornata!! :) Non sapete quante testate ho dato al muro per riuscire a trovare una trama che fosse avvincente ma soprattutto un filo logico a questa seconda parte del mio racconto!! :) Ora credo di avere una soluzione a tutti i miei problemi :) ahahah... si, credo!!
Che  ne pensate di questo capitolo? Vi soddisfa? Vi incuriosice? Spero tanto che me lo farete sapere!!! :)
Bhè per ora è tutto.. chi lo sa.. potreste avere presto mie notizie in quanto ho avuto l'ispirazione per una nuova One-Shot :) ahahah ma solo se la riterrò leggibile e degna di essere pubblicata... :P
Vi mando un bacione!
A presto
Ehris :)
 

  
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