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Autore: Jane The Angel    22/11/2008    5 recensioni
"La porta si aprì e una donna entrò nella stanza. Si guardò attorno, vide Taylor e andò a sedersi di fronte a lei. Era una donna sulla quarantina. Aveva lineamenti ispanici, capelli neri stretti in uno chignon, fisico prosperoso e indossava un completo grigio con scarpe nere abbinate alla valigetta dall’aria professionale che poggiò sul tavolo.,, dopo tanto tempo, una nuova long by me^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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A NEW LIFE

Prologo

   -Ci metteremo nei guai.- commentò sicura Taylor seguendo Troy, guardandosi attorno nel buio della piazza.
   -E allora? Hai detto di volerti divertire.- rise Troy attirandola a sé e baciandola.
   Si conoscevano da quando lei aveva 4 anni e lui ne aveva 6. Erano vicini di casa e il padre di Troy era compagno di bevute del patrigno di Taylor, Dick. La madre di Troy se n’era andata. Quella di Taylor ancora resisteva, lì, in quella città in cui a nessuno importava se sentiva le grida di una donna provenire da una casa.
   Troy aveva insegnato a Taylor che lì a Chino ognuno pensava per sé, perché ognuno aveva la sua dose di problemi da portare sulle spalle. Le aveva insegnato a nascondersi sotto le macchine quando le bande sparavano per regolare i conti. Le aveva insegnato a correre via quando Dick tornava a casa ubriaco e impugnava la cinghia.
   -Si, lo so. Ma forse non è il modo migliore…-
   Troy le sorrise e, come al solito, non le diede retta. Avvolse rapido il pugno nella giacca e lo scagliò contro il finestrino.
   L’antifurto dell’auto squarciò l’aria e Troy si gettò nell’abitacolo: scollegò i fili e l’antifurto si spense. Ne collegò alcuni e il motore rombò.
   Il rumore successivo fu quello delle sirene della polizia.

*-*
   -Dov’è il mio amico?- domandò Taylor per la terza volta, rivolta alla guardia che stava in piedi accanto a lei. Come le volte precedenti, l’uomo non rispose.
   Taylor scivolò un po’ sulla sedia di metallo freddo e giocherellò con le manette. In quel momento la porta si aprì e una donna entrò nella stanza.
   Si guardò attorno, vide Taylor e andò a sedersi di fronte a lei. Era una donna sulla quarantina. Aveva lineamenti ispanici, capelli neri stretti in uno chignon, fisico prosperoso e indossava un completo grigio con scarpe nere abbinate alla valigetta dall’aria professionale che poggiò sul tavolo.
   -Taylor McKassy, giusto?- domandò la donna con un sorriso –Sono Vanessa Montez. Il tuo avvocato d’ufficio.-
   -Non mi dicono dov’è il mio amico.-
   -Il tuo ragazzo, per caso?-
   Taylor la guardò. Troy non era il suo ragazzo. Non lo amava e lui non amava lei. Ma era con lui che aveva condiviso tutto. Era lui che la difendeva e che la abbracciava se stava male. Tuttavia scosse la testa –No. Il mio amico. Il mio amico Troy.-
   -Oh, certo.- comprese la donna annuendo –Beh, Troy ha diciannove anni ed era alla guida. Per di più aveva bevuto.-
   -Rimarrà in galera?- domandò Taylor con un tremito.
   -Si.- annuì gravemente la signora Montez –Non puoi ancora andare a casa, vogliono trattenerti per un paio di giorni…- la donna guardò la ragazza, come incerta su qualcosa. Poi si decise a parlare –Ma non è il caso che tu rimanga qui. Chiederò al giudice di concederti di stare a casa mia fino a dopodomani, poi ti riaccompagnerò a casa. Va bene?-
   Taylor alzò lo sguardo verso la donna, sbalordita: perché voleva fare una cosa del genere? Annuì senza essere riuscita a darsi una risposta, e così si trovò nell’elegante auto della signora Montez.
   -Ha una bellissima macchina.- commentò dopo mezz’ora di viaggio passato in assoluto silenzio. Solo dopo si accorse che, visto il motivo per cui si trovava lì, quella non era una frase saggia da dire e arrossì –Cioè, io… era solo un complimento, non volevo dire che…-
   -Tranquilla. Lo so.- sorrise la signora Montez –Non ti porterei a casa mia se non fossi sicura di potermi fidare.-
   Taylor la guardò per un istante, sempre più sbalordita, e non potè impedirsi di domandare –Perché si fida di me? Mi ha vista per la prima volta nemmeno un’ora fa, ed ero in prigione.-
   -Sai… non lo so. Ma so che non farai nulla di male. Sento che posso fidarmi.-
   Taylor si voltò verso il finestrino, incerta ma in qualche modo felice. Non aveva mai conosciuto nessuno come la signora Montez.

_________Nota di Herm90
Nuova long, mentre valuto quali delle vecchie continuare e quali cancellare^^ Immagino che abbiate indovinato da cos'è tratta: OC. Ma vi avverto, i personaggi non centrano quasi nulla con quelli del telefilm, è solo la situazione che mi ha ispirata. Ad eccezione di Vanessa Montez che, per citare la mia sister Titty, è in tutto e per tutto "Sandy in gonnella" XD
Fatemi sapere cosa ne pensate!!!
Kiss

  
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