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Autore: meme_97    18/01/2015    3 recensioni
Questa è la storia di una ragazza fortemente turbata. Sta scoprendo qualcosa di importante, che le cambierà la vita per sempre, ma non è ancora sicura.
L'omosessualità è presente in minima parte in ogni donna, ma a volte può prevalere. Sarà questa la volta?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Perché a me?

 

 

Non so come descrivere quello che mi scuote nel profondo.

È una sensazione completamente nuova, eppure terribile. Non sono mai stata così male.

 

Forse lo avevi capito già da un po', ma non volevo ammetterlo a me stessa. Sono sempre stata chiusa, tempo fa eressi delle barriere attorno a me che decisi di non togliere più. Ora queste barriere si stanno crepando lentamente, scoprendo molti segreti che prima ignoravo. Però so che queste protezioni dai giudizi altrui resisteranno, le barriere non si distruggeranno mai.

Ma forse mi piacerebbe.

 

È difficile.

Sono sconvolta dal fatto che sia capitato proprio a me, il mio cervello impazzisce. La mia vita è sempre stata regolata da una fredda logica, che mi ha portato a guardare le cose con distacco. Era a questo che serviva la barriera.

Tutto ciò non mi permette di ascoltare il mio cuore.

 

Mi sento devastata, il mio cuore urla e la mia mente piange, ma il corpo è immobile. Non riesco a reagire.

 

La mia parte razionale vuole trovare immediatamente una soluzione, ma nel profondo so che non la troverò ragionando. Devo solo lasciarmi andare, ma la mia testardaggine non mi lascia andare.

 

Mi ritrovo spiazzata, senza strumenti per affrontare questa situazione difficile. Posso chiedere consiglio alle amiche, alla mamma, a chiunque, ma sarò solo io a trovare la risposta. Da sola.

 

Eppure eccomi ancora qui a impazzire.

C'è qualcosa di indefinito che si agita dentro di me e la mia arroganza cerca di capire cos'è esattamente. So che non posso trovare la risposta adesso, ma mi sto auto illudendo.

 

Forse la mia vita finora è stata una gigantesca illusione, governata da pregiudizi, commenti, luoghi comuni. Devo cercare di ignorarli e vivere la mia vita senza curarmene. Ma per me è impossibile.

Non trovo uno scopo in tutto ciò, ogni tanto mi perdo nei miei pensieri.

 

È questo il problema.

Penso troppo.

Dovrei staccare il cervello per un mese, due mesi, e lasciarmi andare. Ma non ce la faccio.

Non riesco. Perché non l'ho mai fatto.

Io ho un forte autocontrollo per certe cose, non sarà facile combattere contro me stessa.

 

Il punto è che non si dovrebbe vivere questa situazione come una lotta, ma come una liberazione.

Ci si dovrebbe sentire liberi di provare sentimenti veri, giusti per se stessi.

 

Ma io sono costretta dentro la mia stessa gabbia, senza possibilità di fuga.

Non voglio fuggire. Non voglio neanche combattere. Voglio solo sentire.

Peccato che non sia brava a farlo.

 

Qualsiasi cosa sarà vista con distacco da me, tutto mi è lontano. Non perché sia superiore, assolutamente, ma solo perché sento il bisogno di guardare con occhio critico ogni cosa.

Dovrei lasciarmi più andare alle emozioni.

 

Mi chiedono sempre “come fai a saperlo?” e io rispondo “si capisce e basta”, ma non è vero, è una bugia che dico a me stessa.

Neanche io so perché ho questi dubbi, in questo momento non lo capisco.

 

Non mi ero resa conto di essere stata travolta dal torrente molto tempo fa.

Pensavo di aver raggiunto la riva, invece era una serenità effimera.

Sono ancora nel pieno del fiume e penso che non mi lascerà presto. Rimango a galla solo perché sono attaccata a un tronco, ma questo tronco è cedevole. Prima o poi si spezzerà e io dovrò riuscire a raggiungere la riva.

 

Una parte di me è convinta di potercela fare, ma per il resto sono bloccata, bloccata in questo travaglio.

 

Ho quasi paura a scrivere quello che mi affligge. Finora ho descritto solo attraverso reticenze, perifrasi, ma non sono mai andata al punto. Non ho idea se ci arriverò mai.

Perché sono spaventata da questa rivelazione che ancora non sicura di aver scoperto?

Contemporaneamente mi sentirei libera di poter affermare qualcosa con sicurezza. Qualsiasi cosa.

 

Sono debole. Odio dirlo, ma sono debole. Tutti dicono che ho un carattere forte, ma non è vero. Sono debole.

La mia coscienza è come una foglia in un albero d'autunno.

Sono ultra sensibile alle provocazioni, ma non a ciò che mi turba veramente.

 

Mi sento stupida. Anzi, se fossi stata stupida non mi sarei posta tutti questi problemi.

Penso di essere brava a fare la depressa, mi sento orgogliosa del mio star male.

In realtà non capisco un cazzo.

 

Pensavo di aver trovato l'amore della mia vita, ma non è vero.

Sono stata felice, ma ora c'è solo un gran vuoto.

Sto cercando disperatamente di colmarlo in qualche modo, mi rode il fatto che l'unica cosa che posso fare è aspettare. Odio questa parola. Oltre a tante altre cose, che però ora non mi interessano.

 

Sono stanca di questo. Sono stanca di non sapere quale sia il mio vero orientamento, sono stanca dei giudizi, sono stanca di pensare.

 

Ho preso una decisione.

 

Aspetterò.

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Bene, me ne sono uscita con una storia di questo genere perché è da tempo che mi ci volevo cimentare.

Non è proprio una storia vera, ma penso che possa essere capitata a qualcuno.

Beh, se vi è piaciuta ditemi qualcosa, così per vedere se ritirarmi da questa sezione e sparire per sempre, buttandomi solo su cose belle e felici.

La vostra meme.

  
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