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Autore: marcella92    18/01/2015    0 recensioni
E se Lori tornasse a Honolulu? E se i Five-0 avessero messo su famiglia e, oltre ai casi, dovessero districarsi anche con i problemi di casa? Cosa succederebbe se Steve si innamorasse davvero?
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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16 maggio, ore 14.45, casa di Steve

 

Steve era indaffarato a salutare gli invitati alla cerimonia che si sarebbe tenuta di lì a poco, e in breve tempo, il giardino di casa McGarrett si era riempito di ospiti che chiacchieravano in attesa degli sposi. Danny avrebbe ricordato anche in seguito che il giardino era molto diverso da come era di solito, continuando a ripetere che lo preferiva più selvaggio: in compenso, tutti erano rimasti sorpresi di come era stato tutto organizzato alla perfezione. Le delicate sedie bianche, decorate con dei fiocchi azzurro mare, erano state disposte in due ali parallele, rivolte verso l'arco di fiori e fronde creato quasi a ridosso della spiaggia dove finiva il giardino, e molti degli ospiti rimanevano affascinati dal panorama che si godeva, con l'acqua cristallina e scintillante che quasi toccava il prato. Ai lati della pedana dove Steve e Lori sarebbero diventati marito e moglie erano disposte quattro sedie per i testimoni e una per Lori, in caso si fosse sentita affaticata durante la cerimonia.

“Steve, se arriva ancora un po' di gente, dovremmo cominciare a uscire noi per far loro posto.” disse Doris, sistemandosi il vestito accanto al figlio.

“Mamma, tranquilla, è tutto bellissimo, tutto in perfetto ordine, tutto...”

“Sì, sì, sì...dici così perche stai per sposarti e domani non dovrai pulire tutto quanto!” rispose la donna, sorridendo all'idea del suo bambino sposato.

In quel momento arrivarono gli ultimi invitati e Danny, dopo averli fatti accomodare, si avvicinò all'amico.

“Allora? Teso?”

“Beh, no, sto solo per sposarmi, promettendo a una donna che starò con lei per tutta la vita, creando una famiglia e rendendola felice...perchè dovrei essere teso, secondo te?”

Danny stava per rispondere, ma fu interrotto da Chin che comunicava l'arrivo della sposa; Danny quindi, trascinando Steve per un braccio, si diresse all'altare, posizionandolo accanto all'officiante, per poi sistemarsi dietro di lui assieme a Chin.

 

16 maggio, ore 15.02, casa di Steve

 

Entrarono velocemente anche Malia e Kono, fasciate in due splendidi vestiti color del mare, con dei fiori intrecciati nei capelli, e sorrisero a Steve: Kono, ridacchiando, fece in su con i pollici, poi, richiamati dalla conchiglia suonata da Kamekona, tutti si voltarono verso il patio della casa, dove apparve Lori: indossava un abito legato attorno al collo, stretto fin sotto il seno, che cadeva poi libero e leggero, mosso appena dalla brezza marina, e un leggero velo che le danzava davanti al viso, tenendo in mano un delicato bouquet di frangipani e orchidee. Avanzava piano lungo quella navata improvvisata dalle sedie e ricoperta di petali di fiori, quasi a volersi godere quel momento fino in fondo. Quando arrivò alla pedana, Steve la guardò sorridendo poi le scostò il velo dal viso e la baciò sulla fronte: entrambi si girarono per ascoltare le parole dell'officiante, per arrivare infine alla formula di rito.

“Ora ragazzi, è il momento delle domande importanti: Steve,vuoi tu prendere Lori come tua legittima sposa, amarla ed onorarla per tutti i giorni della tua vita?” l'uomo, presa la fede che gli porgeva Danny, la baciò, per poi infilarla al dito di una commossa Lori “Sì lo voglio.”

“E tu, Lori, vuoi prendere Steve come tuo legittimo sposo, amarlo ed onorarlo per tutti i giorni della tua vita?” la donna, piangendo di gioia infilò la fede al dito del marito, dopo averla sfiorata con un bacio. “Sì, lo voglio“. Poi i due, seguendo la tradizione hawaiana si scambiarono le ghirlande, di foglie verdi per Steve, di fiori colorati per Lori.

“Dichiaro quindi che tu, Steve, e tu Lori, siete marito e moglie. Puoi baciare la sposa.” subito i due si unirono in un bacio dolce e profondo, mentre la folla attorno a loro scoppiava in un fragoroso applauso.

 

16 maggio, ore 23.45, casa di Steve e Lori

 

Steve faceva fatica a reggersi in piedi. La stanchezza e lo stress accumulato nelle ore prima del matrimonio cominciava a farsi sentire, ma nonostante tutto continuava a prestare attenzione a tutti quelli che gli si avvicinavano per un ultimo saluto prima di andarsene.

“E' stato un piacere, spero che ci rivedremo presto, arrivederci...”

In quel momento notò Lori seduta un po' in disparte, scalza, che si rilassava un po'.

“Ehi, signora McGarrett, come mai non sei di là a darmi supporto morale?” le disse avvicinandosi, per poi baciarla “Come ti senti?”

“Meravigliosamente anche se vorrei solo dormire un po'. E tu?”

“Sto benissimo. Comunque resta ancora qualche persona, ma ti prometto che presto andremo a riposarci, ok?”

“Ehi, io ho detto dormire!”

“Vuoi dirmi che la prima notte di nozze vuoi solo dormire?”

“In effetti...” rispose Lori maliziosa avvicinando il marito.

“Ah, ecco dove eravate!” disse Danny, arrivando all'improvviso “Ragazzi, vi conviene andare in camera, comunque!”

“Ah ah. Che c'è?”

“Volevo dirvi che la casa è libera, siamo rimasti solo io, Grace, Malia, Chin e Doris, che però sta andando via adesso con Mick quindi magari vorrai salutarla, prima di...”

I due neo sposi corsero in casa, dove riuscirono a intercettare e salutare Doris e Mick, che si congratularono ancora con loro, raccomandandosi di fare attenzione durante il viaggio di nozze.

“Mamma, andiamo in Polinesia, non a scalare il Kilimangiaro.”

“Già, ma non si sa com'è, ogni volta che vai da qualche parte, in quel posto succede qualcosa. Fate attenzione, soprattutto tu Lori.” disse, baciando la nuora.

“Non ti preoccupare Doris, cercherò di tenerlo in spiaggia il più possibile. Grazie di tutto, anzi, non ce l'avremmo mai fatta senza di voi.”

I due salutarono anche gli amici, che fecero loro le stesse raccomandazioni, poi finalmente, Steve e Lori si ritrovarono da soli, pronti a cominciare la loro nuova vita da marito e moglie.

La cominciarono con un sonno di poche ore, visto che alle quattro di mattina avevano il volo che da Honolulu li avrebbe portati a Los Angeles, per poi, dopo un'attesa di qualche ora, salire su un aereo che li avrebbe portati in paradiso, cioè a Tahiti. I due avevano deciso di scegliere un posto assolutamente tranquillo, dove trascorrere almeno venti giorni in pace, senza sparatorie e inseguimenti, girovagando per le isole, visitando i due musei più famosi, facendo snorkeling e, soprattutto, dormendo.

 

 

Erano trascorsi i venti giorni di pausa quando Steve e Lori, abbronzati e rilassati, sbarcarono all'aeroporto di Honolulu, trovando i Five-0 ad attenderli.

“Ragazzi, bastava che venisse uno di voi, non serviva il picchetto d'onore.” disse Steve, salutando tutti.

“Capo, è che ci siete mancati così tanto che non potevamo resistere un altro giorno senza te.” rispose Kono, abbracciandoli entrambi “Anche Danny ha segnato i giorni sul calendario, pensa!”

“Davvero? Sono commosso, ti sono mancato così tanto?”

“Certo, mi sei mancato come la sabbia nel costume.” rispose l'uomo, abbracciando l'amico.

“Forza ora, tutti in macchina. Portiamo i due sposini a casa.”

In poco più di venti minuti i ragazzi, scortati, erano arrivati a casa. Lori, dopo che Steve aveva portato di sopra le valigie, chiese ai ragazzi se volevano rimanere per cena, e tutti accettarono, per poi rendersi conto che il frigo e il congelatore erano desolatamente vuoti.

“Lo sapevo. Mia madre si è dimenticata di nuovo la spesa. E le avevo chiesto di prenderci qualcosa, almeno per oggi!” disse Steve, sbattendo lo sportello del frigo.

“Sapete una cosa? Chiediamo a Adam di procurare della pizza e a Malia della birra mentre vengono qui, così Lori poi non deve nemmeno lavare i piatti.” disse Kono.

“Promuovo l'idea a pieni voti, sono un po' stanca.” disse la donna, seduta sul divano, accarezzandosi la pancia, diventata più grande durante la vacanza. “Potremmo guardare le foto del viaggio! Ce ne sono alcune di Steve molto divertenti.”

“Ehi, perchè io non le ho viste?” chiese l'uomo, sospettoso.

“Perchè te le ho fatte mentre non te ne accorgevi, semplice!” rispose Lori con aria innocente.

 

Erano le otto quando Malia arrivò portando due confezioni di birra, seguita da Adam con due enormi pizze.

“Spero che non ti sia venuta l'insana idea di ordinare quella cosa che chiamate pizza qui.” disse Danny, sbirciando sospettoso l'interno della scatola e scoprendo, felice, che era una normale pizza margherita.

“Danny, la pizza Hawaii e tipica di qui, perchè non la assaggi?” chiese Lori, mentre addentava con gusto proprio una fetta di pizza con ananas e prosciutto.

“Mi rifiuto di mangiare una cosa del genere! È una pizza, non una fruttiera!” rispose, facendo ridere tutti.

Per un po' non si sentì che il rumore delle mandibole che, voraci, divoravano le pizze, poi, quando ormai cominciavano ad essere sazi, tutti cominciarono a chiedere ai ragazzi del loro viaggio di nozze.

“E' stato bellissimo, rilassante, tranquillo...un paradiso!” rispose Lori “Anche se qualcuno non è riuscito a tenersi fuori dai guai per l'intera vacanza.” continuò, guardando Steve.

“Lo sapevo! Kono, mi devi venti dollari!” disse Danny, con aria trionfante.

“Ehi! Avevate scommesso, begli amici che siete!” rispose Steve.

“Sei l'ultimo che può parlare...vorrei ricordarti che circa due anni fa tu hai fatto la stessa cosa!” disse Lori.

“Comunque, che è successo?” chiese Adam curioso.

“Stavamo andando a vedere il museo di Gauguin, quando all'improvviso ci si piazzano davanti due individui che volevano derubarci.” rispose Steve.

“Ahi! Avevano scelto le persone sbagliate!” disse Malia ridendo.

“Già. Infatti il mio dolce maritino prima ha fatto finta di niente, poi li ha presi e li ha colpiti un paio di volte, mandandoli al tappeto. Poi ha fermato un taxi, ce li ha buttati dentro e ci siamo fatti portare alla centrale. Quando siamo arrivati, i poliziotti non ci volevano credere che un turista aveva picchiato due scippatori per poi costituirsi, quindi lo volevano trattenere, ma è bastato far vedere il distintivo e spiegare che eravamo poliziotti per farci lasciare andare. Anzi, ci volevano accompagnare loro al museo, per aver fatto catturare due criminali!” concluse Lori, mentre tutti ridevano tanto che Danny quasi si strozzò con la birra.

“Lo sapevo, aveva ragione tua madre. Tu sei proprio una calamita per i disastri.” disse Chin.

“Comunque, ora che abbiamo finito di mangiare, vi va di vedere le foto?” chiese Lori.

“Molto volentieri. Aspetta, ti aiuto io.” Kono prese la macchinetta e la collegò allo schermo della televisione, dove apparve Steve che dormiva in aereo, con le gambe allungate, tanto che la hostess doveva saltarlo per passare. Poi Lori, con un cappello di paglia enorme in testa che chiedeva informazioni, la pancia ben visibile sotto un vestitino blu. Di nuovo Steve, immerso fino alla vita, con un pesce in una mano e una fiocina nell'altra, che rideva con un bambino di cinque-sei anni. Ancora Steve, con la crema solare spalmata sul naso, che faceva una faccia buffa. Poi Lori, in barca, che indicava i pesci colorati che guizzavano nell'acqua trasparente. Continuarono a guardare le foto, intermezzando risate e commenti, finchè arrivarono alle due foto preferite di Lori: in una, lei e Steve erano di fronte, abbracciati, la pancia di Lori toccava il ventre di Steve. Erano circondati dalla luce del tramonto, che faceva risultare le loro due figure quasi nere, mentre il cielo attorno a loro sembrava aver preso fuoco. Nell'altra, avevano la classica posa da fidanzatini in vacanza: sdraiati in spiaggia, con le teste che si toccavano, avevano fatto un autoscatto, tenendo quella uscita con la faccia più buffa.

Erano ormai le dieci quando tutti si salutarono, dandosi appuntamento per l'indomani, complimentandosi per le foto e per i racconti. Dopo che anche Danny uscì, Lori avvisò il marito che sarebbe andata a farsi una doccia: Steve, dopo aver annuito, aspettò che la donna salisse le scale, poi prese la scheda di memoria della macchina fotografica e se la infilò in tasca, con un'idea che gli frullava in testa; poi, raggiunse la moglie al piano di sopra.

 

Il mattino seguente Lori si svegliò di soprassalto, con la spiacevole sensazione di essere in ritardo. Poi, ricordandosi che aveva avvisato che sarebbe andata in ufficio al pomeriggio, decise di scendere a mangiare qualcosa: la bambina le faceva venire le voglie più strane, così, senza curarsi di chiamare Steve, che probabilmente era già al Five-0, scese per rispondere alla tremenda voglia di banane e cioccolato che le era venuta. Arrivando in cucina, si accorse di un voluminoso pacco poggiato sopra il bancone. Decise che la voglia aveva la precedenza, così, dopo aver sbucciato una banana e pescato una tavoletta dimenticata chissà quando, si sedette comodamente a uno degli sgabelli davanti al pacco. Non trovando biglietti, decise di scartarlo: rimase senza fiato, davanti alle foto incorniciate. Quella al tramonto era stata ingrandita per poterla appendere, mentre l'altra era stata fatta per essere messa sulla sua scrivania. Erano accompagnate da un biglietto: 'Ti prometto che sarà per sempre'. La donna, commossa, chiamò subito il marito.

“Pronto, amore, è successo qualcosa?”

“Grazie.”

“Cosa?”

“Le foto. Sono meravigliose, grazie. Pensa, volevo fare la stessa cosa.”

“Lo so, te l'ho letto negli occhi ieri sera. Trova un posto a tutte e due, così stasera vediamo come stanno. Ci vediamo questo pomeriggio?”

“Certo che sì. Ora vado a fare la spesa, a più tardi. Ti amo.”

“Anche io, per sempre.”

 

 

Perdono!!! Chiedo umilmente scusa, ma giuro che proprio non ce l'ho fatta prima. Comunque, eccomi qui, spero che vi piaccia. Voglio ringraziare stefan salvatore e killove per i commenti, e poi ringrazio anche jortiniforever18 che mi ha aggiunta tra i preferiti, ma in generale ringrazio tutti, soprattutto per la pazienza. Ci vediamo alla prossima volta, che, come sapete, sarà l'ultima. A presto!

  
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