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Autore: ivomarianini    19/01/2015    1 recensioni
Un maniaco seriale che, nel nome dell'arte, si macchia di efferati omicidi. Riuscirà la polizia a far luce su questi casi decisamente anomali?
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivarono all'indirizzo in meno di un quarto d'ora. L'ispettore capo Manuelli, seguito da Paolucci, abbassò la maniglia. La porta non era chiusa a chiave. Ricordò che, quando fecero il sopralluogo, l'appartamento era stato posto sotto sequestro e richiuso.
"Mio Dio!" disse una volta varcata la soglia.
Più che convinto di essere preparato dinanzi alle nefandezze umane, ciò che vide lo lasciò ammutolito.
"Ci sta prendendo gusto quel bastardo" Paolucci, alle sue spalle, si tamponò labbra e naso con un fazzoletto. 
Avanzando all'interno del monolocale, l'ispettore capo si diresse con cautela verso il letto.
"Si sta allargando, ormai deve credersi invincibile. Chiama la scientifica Igor" disse con un filo di voce.
Il corpo, mutilato della testa come il precedente, cominciava già ad emanare un cattivo odore. Imitando Paolucci, si tamponò il volto con il fazzoletto, per poi dirigersi verso l'unica finestra. Dopo averla spalancata, tornò sui suoi passi.
Scosso da una rabbia sorda, fissò nuovamente la scena. Quale mente poteva aver partorito una cosa simile?
La mano, mozzata all'altezza del polso, era stata posata in maniera perfetta sull'addome del cadavere. L'indice, oscenamente sistemato ad arte, indicava chiaramente il foglio strappato. Non ebbe alcun dubbio che si trattasse di quella di Laura.
Servendosi del fazzoletto, afferrò un angolo del foglio sfilandolo dai poveri resti.
Tornando verso la finestra, lo spiegò dinanzi a se. Ad una prima occhiata, capì immediatamente che le due scritte erano state vergate a distanza una dall'altra. La prima infatti, appariva molto più scolorita rispetto all'altra. Se avesse usato una biro normale, probabilmente non ci si sarebbe accorti della differenza. Ma era lampante che, chiunque avesse scritto, l'aveva fatto con una penna stilografica. Inforcando gli occhiali, iniziò a leggere.

La bellezza è vita
tutto dev'essere perfetto.
Armonia 
Stile
Femminilità.
Costei era un ibrido
una via di mezzo.
Ma ha trovato Dio
sulla propria strada
ha trovato 
la salvezza. 
Io l'ho rimodellata
Io nella mia grande magnificenza
l'ho mondata dalla superbia
e dal
fisico imperfetto.
Ora VIVE!


A quel punto, l'assassino aveva lasciato un breve spazio. La seconda scritta, oltre che più “fresca” sembrava essere stata vergata in fretta e furia.

L'artista incompresa.
Il brutto anatroccolo
che nessuno vuole.
Poco importa
che sia imperfetta.
Rimodellerò la sua mano
meglio di prima.
Sarà un'opera d'arte.
Mi sto divertendo Ispettore.
Dove ritroveremo la testa
questa volta?
DIO


"Igor. Questo pazzo non è uno qualunque. Oltre che essere un artista, conosce molto bene le vittime e le loro abitudini. Ma non penso abbia premeditato quest'ultimo rapimento. Secondo me, ha sorpreso Laura in questo appartamento, oppure il contrario. E ha dovuto improvvisare sul momento"
Paolucci annuì, quindi indicò il foglio strappato.
"E lavorare sulla scrittura? Questa pagina è del tutto simile a quella trovata a Boboli. Inoltre, anche se non ricordo dove, ho già visto un'agenda con gli stessi fogli"

Dopo aver fermato in qualche modo l'emorragia, l'uomo aveva atteso che in strada non passasse nessuno. Al momento opportuno, aveva afferrato la ragazza per la vita e l'aveva adagiata sul sedile posteriore. Una coperta presa dal baule aveva completato l'opera.
Ora, al sicuro nel proprio rifugio, guardò compiaciuto la sua prossima modella. Ancora sedata dall'iniezione, Artista aveva i lineamenti tranquilli, sembrava dormisse. Una volta che fosse rinvenuta però, il dolore per l'amputazione li avrebbe deformati irrimediabilmente. E lui non voleva, non mentre stava studiando.
Da un cassetto, prese un'altra siringa e la preparò.
Poco più tardi, armato di matita e una serie di fogli bianchi, iniziò lo schizzo di ciò che intendeva fare. Fu solo quando ne ebbe appallottolati una decina che si ritenne soddisfatto. Serrando con maggior forza i legacci di cuoio, si accorse con piacere che Artista si stava riprendendo conoscenza
"Benvenuta nella casa di Dio carissima. Ora puoi pure urlare se vuoi"
   
 
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