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Autore: She loves writing    19/01/2015    1 recensioni
"Ho passato una notte intera a scrivere questa canzone, ma ne è valsa la pena, perchè le mie parole hanno distrutto quel muro che si è creato dentro di me dal giorno di quel maledettissimo incidente, hanno permesso che mi sfogassi, che rompessi il silenzio senza fare rumore e lo raccontassi a tutti.
Chiudo gli occhi e ti vedo, perché lo so che sei qui con me in qualche modo."
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Here and now.


 
(Se volete ascoltare la canzone, cliccate sul titolo)






Le luci sono spente, l’unica illuminazione viene da qualche cellulare che si agita nel vuoto.
Le urla delle fan riempiono il silenzio, mentre me ne sto ferma a pochi metri di distanza da Megan. Chiudo gli occhi e quando li riapro le luci si accendono. Sorrido. Le fan urlano ancora di più, poi tutto scompare. Le luci si accendono e a me scappa una breve risata quando sento urla di protesta.
Ci piace giocare così. La musica parte e le luci si illuminano, stavolta definitivamente.
“Ma non siete stanchi?” chiede la mia amica al microfono mentre la musica si espande nell’arena, ricevendo urla ancora più forti in risposta.
Batte le mani a ritmo di musica ed io la seguo cominciando a muovermi. Poi mi fermo al centro del palco e attacco con la prima strofa.
Intanto il mio sguardo vaga sulla folla. Qualche ragazza piange, qualcuna balla, altre si muovono a tempo agitando i cartelloni. Mi soffermo a leggerne qualcuno e sorrido, inevitabilmente.
E’ incredibile quanto amore ci diano. Le nostre fan sono le migliori di sempre.
Cantano con me fino al ritornello, dove lascio fare tutto a loro.
“Wow!” esclamo. Megan ride e: “sono fantastici” dice sorridendo felice, poi si toglie una cuffia per qualche secondo per poterle sentire meglio.
Prende a cantare e le fan continuano a seguirla.
E’ incredibile come sappiano ogni parola di ogni singola canzone quando a stento le ricordiamo noi.
Quando Megan finisce, cantiamo insieme il ritornello, poi la sua parte rock e la mia soft, di nuovo il ritornello e la canzone finisce. Altre urla si levano nell’arena, facendomi sospirare.
“Purtroppo..” comincia la bionda al mio fianco “questa sarà l’ultima canzone per stasera.” Guardo di nuovo sotto il palco, da dove provengono urla di protesta e noto che ci sono più ragazzi maschi di quanto mi aspettassi. Ricambio sorridendo quando qualcuno di loro mi saluta, intanto Meg continua a parlare.
“Siete stati meravigliosi, grazie per essere venuti e per tutto l’amore che ci date, non saremo qui senza di voi.”
“Per questo” intervengo, “volevamo dedicarvi una canzone che ci sta particolarmente a cuore. Forse qualcuno la conosce già, mi sbaglio?” Guardo il nostro chitarrista e gli faccio un segno con la testa, quindi lui comincia a suonare l’intro.
“Mi chiedo come facciate ad avere ancora voce, io sto per morire qui sopra!” esclama Megan sconcertata quando i fan urlano più forte riconoscendo la melodia, che è quella del nostro primo inedito. Rido, scuotendo la testa, poi mi avvicino alla fine del palco e mi siedo, lasciando dondolare i piedi.
La canzone non è lentissima, ma è comunque dolce ed è in assoluto la mia preferita dell’album. I ragazzi in prima fila cominciano ad agitare le mani in aria, cantando con me e Megan.
La mia amica mi raggiunge, abbassandosi a toccare le mani di qualcuno, facendo piangere di gioia qualche ragazza e sorridendo emozionata.
“Dio, vi adoro!” esclama, prima di attaccare con il ritornello. Io mi perdo di nuovo a guardare la folla. Saluto quanta più gente possibile e sospiro realizzata.
Non avrei mai pensato che tutto questo potesse succedere davvero.
Sono dannatamente felice, questo è il mio lavoro, è ciò che amo e non potrei essere più soddisfatta.
Io e Meg finiamo la canzone insieme, poi, dopo un breve inchino ed un ultimo ringraziamento, salutiamo tutti e le luci si spengono, lasciandoci tornare dietro le quinte.
Batto il cinque alla mia migliore amica, che entusiasta mi abbraccia.
“E’ andata anche questa” dice poi.
“Sono sfinita” continua strappandomi una risata.
“Ragazze!” John, il nostro manager, ci viene incontro sorridente.
“Siete state fantastiche, non ho parole!” esclama allargando le braccia. Io gli sorrido.
“Grazie”  
“Ora però andate diritte a letto. Vi voglio cariche domani” Megan esulta.
“Non c’era neanche bisogno di dirlo, potrei addormentarmi anche qui, ora” Io rido, poi la seguo ed entriamo nel bus che ci porta da una parte all’altra del mondo.

E’ quasi l’una di notte, la mia amica nel letto sotto al mio dorme da ore, cosa che dovrei fare anche io. Ma non ci riesco.
Guardo fuori il finestrino ed il mio sguardo si ferma ancora su quella stella che ha brillato più forte per tutta la serata. Poi riprendo a scrivere.
Quando sono ispirata c’è poco da fare, devo finire la canzone. Soprattutto quando ci metto così tanto di me. Sospiro, segnando l’ultimo punto.
Domani mi basterà rileggerla e correggerla, poi magari la proporrò a Megan. Non sono proprio sicura di questo. Vedremo.

Il mattino seguente, John ci sveglia quasi all’alba.
“Avete un’intervista, ricordate?” ci chiede. Io sbuffo, perché ho dormito troppo poco per essere lucida. Colpa mia, comunque.
Mi alzo dal letto e lascio che Megan entri in bagno per prima, mentre mi preparo un caffè. Ne avrò bisogno oggi. Il bus parte, diretto agli studi televisivi.
“Non hai dormito, Lee?” mi chiede John.
“Non tanto” ammetto.
“Perché?”
“Ho finito la canzone. Non potevo rimandare ancora” gli spiego, sicura che capisca. E infatti mi sorride.
“Posso leggerla?”
“No. Devo rivederla e vorrei aggiungerci la musica prima” Lui alza le mani.
“Come vuoi” dice, prima di uscire. Il mio cellulare squilla e mi affretto a rispondere.
“Pronto?”
“Lee” la voce di Niall mi fa sorridere leggermente.
“Ehi, come stai?”
“Come ieri” Sospiro.
“Oh” dico solo. Lo so che per lui è difficile. Lo è stato anche per me, ma lui e Liam erano ancora più legati e posso solo immaginare lui come si sia sentito.
“A te? Com’è andato il concerto?”
“Bene, la forza dei fan mi sorprende sempre di più” rivelo, sapendo che può capirmi.
“Ho..” continuo, titubante.
“Ho finito la canzone” gli dico.
“Ah” Rimaniamo entrambi in silenzio per qualche minuto, persi nei nostri pensieri che, sono sicura, sono gli stessi al momento.
“Verrai domani sera?” gli chiedo poi.
“Sì, penso di sì” Annuisco anche se non può vedermi.
“Bene” rispondo. Sono felice che venga al concerto. Ho intenzione di suonare quella canzone, anche se per finirla non dovessi dormire di nuovo, non mi importa. E poi, comunque, sono felice di rivederlo. Mi manca da morire.
Megan esce dal bagno e mi sorride, indicandolo con il pollice, segno che posso entrarci io.
“Niall devo andare, ci sentiamo più tardi, ok?”
“Certo. Buona fortuna per l’intervista” sorrido, sorpresa che se ne sia ricordato.
“Grazie. Perché non esci con Harry? Dovresti distrarti un po’” gli propongo.
“Sì, forse dopo lo chiamo”
“Ci conto. Ti amo biondino” gli dico e lo sento ridacchiare. Sorrido ancora.
“Ti amo anche io, nanetta” Lui mi chiama così per via della mia altezza. Non che sia bassa, ma dal momento che lui è decisamente più alto di me, non perde occasione di ricordarmelo. Lo saluto un’ultima volta, poi attacco.
Prendo i vestiti che Lily, la stylist, mi ha preparato e vado in bagno a cambiarmi. Quando esco, sono tutti pronti e mi accorgo che siamo già arrivati.
“Andiamo?” mi chiede Megan sorridendo. Io annuisco, seguendola fuori.
Le guardie ci scortano fino all’entrata degli studi e ho giusto il tempo di agitare una mano in segno di saluto verso le fan, prima di ritrovarmi in una stanza che dovrebbe essere un camerino.
Ci truccano, poi noi andiamo a farci un giro per il posto. Ci fermiamo a parlare con il presentatore che sembra entusiasta di averci. Si chiama Matt, non è tanto male, ci mette subito a nostro agio e ci promette che non farà domande troppo imbarazzanti. Peccato che il sorrisetto con cui lo dice non prometta niente di buono.
Sentiamo la sigla del programma partire, poi vediamo da un televisore dietro le quinte il sorriso di Matt che saluta il pubblico.
E’ questione di minuti, prima che chiami i nostri nomi. Entriamo in studio, sorridendo, io per prima. Ci sediamo su due poltrone che sono state messe lì apposta per noi, prima che Matt cominci a raccontare un po’ la nostra storia.
Il nostro percorso ad xFactor, la vittoria, l’inizio del tour e della carriera come cantanti.
“Si vocifera che stiate lavorando ad un nuovo album. E’ vero?” ci chiede poi. Megan annuisce.
“Sì, è vero, abbiamo già qualche canzone in mente e non vediamo l’ora di registrarle” dice.
“Non ci direte nient’altro?” chiede lui, sporgendo il labbro inferiore. La mia amica ride e: “no” risponde.
“Peccato. Però sappiate che vogliamo essere i primi ad avere notizie”
“Ce ne ricorderemo” intervengo.
“Bene, bene. A proposito di te, Lee..”
“Oh no” scherzo, coprendomi gli occhi con la mano. Il pubblico ride ed anche Matt lo fa.
“Dai, non sarò troppo cattivo” mi rassicura.
“Vediamo” lo sfido e lui ride di nuovo.
“Allora, sappiamo tutti che la tua storia con Niall va a gonfie vele, lui ora è a Londra, giusto?” Annuisco, sapendo che mi avrebbe chiesto qualcosa del genere.
“Come affrontate una relazione a distanza?” Quante volte avrò sentito questa domanda? Mi sforzo di non dare sempre la stessa risposta, anche se non posso che essere ripetitiva.
“Non è facile, soprattutto in questo periodo, ma alla fine ci vediamo abbastanza spesso ed entrambi sappiamo che il nostro lavoro ci tiene via da casa per tanto tempo, quindi semplicemente ci supportiamo a vicenda” dico.
“E poi credo che la fiducia giochi un ruolo fondamentale in questi casi. Io mi fido ciecamente di Niall e so che anche lui si fida di me” Matt annuisce.
“Eppure, non per mettere zizzania, ma sul web circolano delle foto.. ed in molti si sono chiesti chi sia questa ragazza. Tu la conosci?” Sullo schermo alla nostra sinistra appare una foto di Niall che sembra stia parlando animatamente con una ragazza. Sono un po’ seccata dai continui commenti di questa foto, l’ho vista anche io una volta. Alcuni pensano che lui mi stia tradendo, molti ci sperano perché non mi sopportano.
Peccato non sia così, penso sarcastica.
“Andiamo, non notate neanche un po’ di somiglianza?” chiedo. Come previsto, Matt aggrotta la fronte, confuso. Io ridacchio.
“E’ mia sorella. Questa foto è stata scattata qualche mese fa, quando è venuta a trovarmi a Londra. Litigavano per chi dei due avesse dovuto guidare l’auto, se non sbaglio” Lui sembra un po’ deluso dalla risposta che gli ho dato. Forse si aspettava qualche gossip o scandalo.
“Sentito?” chiede poi rivolto al pubblico “Niente guai in paradiso, quindi” dice. Io scuoto la testa.
“Per fortuna no” rispondo, incrociando le dita di nascosto. Matt è simpatico e tutto, ma la sua indole da giornalista pettegolo, così come quella di tutti gli altri, mi ha sempre innervosito. Perché devono sperare in una cosa del genere solo per avere più ascolti?
Sorrido falsamente, mentre lui passa a fare qualche domanda a Megan. Ci chiede ancora del tour e dell’album, poi ci lascia andare via.
Quando torniamo in camerino, prendo a fare avanti e indietro, mordendomi un labbro.
“Perché deve essere sempre così, diamine!” mi sfogo. Meg mi raggiunge e mi ferma, poggiandomi una mano sulla spalla.
“Lasciali perdere. Lo sai come sono i giornalisti, non si fanno mai gli affari loro, soprattutto quelli in televisione” mi dice, roteando gli occhi. Io sospiro.
“E’ snervante” dico.
“Lo so, ma non dargli troppo peso. Hai affrontato di peggio” mi sorride ed io abbasso la testa.
“Ora andiamo, John mi ha detto che hai una canzone da finire. Non vedo l’ora di sentirla!” esclama entusiasta.
“Grazie” le dico e non c’è bisogno che aggiunga altro.

Finire una canzone è sempre un momento di gioia per me. E’ come se completassi un puzzle dopo averci passato ore sopra, mi sento estremamente realizzata, soprattutto quando riesco a far entusiasmare John. Lui è il peggior critico di sempre, le nostre canzoni non gli piacciono mai troppo, quindi quando ne scrivo una che lo elettrizza mi sento gratificata al massimo.
E l’ultima che ho scritto sembra essergli piaciuta davvero tanto. Tanto che mi ha dato il permesso di suonarla stasera. Mi ha persino proposto di farla uscire come singolo, ma, per quanto ne sia lusingata, è una canzone che ho scritto per me e non voglio che assuma un valore troppo commerciale.
Sono giusto gli ultimi minuti prima dello show, quando sento qualcuno parlare a voce un po’ troppo alta fuori.
Mi affaccio alla porta del camerino e quando vedo una chioma bionda discutere con uno dei bodyguard mi manca l’aria.
“No, forse non hai capito chi sono io” dice.
“Niall!” esclamo, camminando a passi veloci verso di lui.
“E’ tutto a posto” dico poi, rivolta alla guardia. Niall gli fa una smorfia che mi fa ridere, prima che apra le braccia e mi stringa a se.
“Mi sei mancata da morire” sussurra sui miei capelli.
“Anche tu” ricambio, stringendolo più forte. Lui si allontana solo per poter avvicinare le mie labbra alle sue e baciarmi.
Mi mordo un labbro quando John mi chiama per cominciare.
“Nervosa?” mi chiede Niall.
“Non immagini nemmeno quanto” ammetto. Non per il concerto di per sé. Sono nervosa per la canzone. A parte John e la band, nessuno sa che la suonerò stasera, nemmeno Megan.
“Stai tranquilla, andrete benissimo come sempre” mi aiuta. Io sorrido e lui mi bacia ancora, prima di allontanarsi per tornare al suo posto, sotto il palco. Ovviamente, tra lui e la folla di fan ci sono le transenne ed i bodyguard. Anche se è qui come spettatore, fa pur sempre parte di una delle boyband più famose al mondo.
Io raggiungo Meg e ci posizioniamo sulla pedana. Saliamo sul palco insieme ai fuochi d’artificio, mentre le note della prima canzone si diffondono nell’aria.

A metà concerto circa, mi abbasso verso il lato dove si trova Niall per prendere la bottiglina d’acqua e ne approfitto per rivolgergli un sorriso.
E’ il momento ed io mi sento tremare le gambe. Bevo un sorso d’acqua, poi prendo un profondo respiro e mi posiziono al centro del palco, cominciando a parlare sotto lo sguardo confuso di Megan.
“Qualche mese fa, ho perso una delle persone più importanti della mia vita” dico e l’arena si zittisce lentamente.
“Non l’ho ancora superata del tutto e non credo che mai lo farò, ma sto andando avanti. Il problema è che quando qualcuno ti entra così tanto dentro è impossibile farlo uscire dopo. Liam era il mio migliore amico, davvero il migliore che potessi mai avere. Ci conosciamo da quando siamo nati, ho passato tutta la mia infanzia con lui e anche se poi ci siamo persi di vista, ritrovarlo è stata la cosa migliore che potesse succedermi. Mi ha insegnato a non arrendermi mai, a credere in tutto ciò che faccio e, sapete, se stasera sono qui è solo grazie a lui. Il minimo che potessi fare è dedicargli una canzone, quindi, beh Liam, questa è per te. L’ho finita giusto oggi, è un pezzo del prossimo album ed io spero davvero che vi piaccia” concludo.
“E che piaccia anche a te” aggiungo a bassa voce, lontana dal microfono, mentre guardo in alto.
La band alle mie spalle comincia a suonare ed io do una rapida occhiata a Megan e Niall. La prima mi guarda con gli occhi sbarrati ed una mano sulla bocca, il secondo ha lasciato che una lacrima gli scendesse sulla guancia destra. Provo a sorridergli.

“Do you remember when we used to pretend we were living just like kings in a castle made of sand”

Te lo ricordi, Liam? Avevamo sì e no cinque anni e facevamo milioni di castelli di sabbia, fingendo di vivere come re all’interno di questi..
Tu mi ripetevi che per essere una brava regina non dovevo essere prepotente, dovevo solo seguire i miei sogni ed io ridevo, perché mi sembrava stupido, anche se ci credevo.

“When the tide came rolling in and swept it all away we swore: ‘We’ll build a real castle, someday’”

Quando saliva la marea e le onde diventavano enormi, spazzando via tutto, io piangevo e tu mi abbracciavi, giurandomi che avremmo costruito un castello vero un giorno. Uno di quelli indistruttibili, tanto non avevamo bisogno di questi di sabbia. Sai, hai fatto molto di più per me che costruire un castello.
Mi hai dato speranza e mi hai fatto arrivare dove sono ora.
Se solo avessi saputo che la marea avrebbe portato via anche te..

“What good is a dream if it stays just a dream? If I’m not ready now I’ll never be”

Mi dicevi sempre che se qualcosa mi piaceva dovevo fare di tutto per ottenerla, perchè dicevi che i sogni non erano belli se rimanevano tali. Ed io ascoltavo incantata le tue storie immaginarie su persone che non erano mai esistite, ma che nella tua- e poi nella mia- immaginazione erano diventati importanti perché avevano sognato e reso reale quel sogno.
Non ti ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che hai fatto per me.

“All my life, I’ve pictured this moment, that’s what’s been keeping me going.. I wish you could see me now”

Alla fine i nostri sogni sono sempre stati gli stessi. Entrambi volevamo poter cantare un giorno su un palco e trasmettere qualcosa alle persone ed entrambi ci siamo riusciti. Solo che a te è finita troppo presto.
Ho immaginato questo momento per tutta la vita, con le tue incitazioni impresse nella mente sono andata avanti ed ho fatto di tutto per riuscire ad essere qui ora e non immagini nemmeno quanto vorrei che tu vedessi dove sono arrivata grazie a te..

“Tonight, the silence is broken, I’m awake, eyes wide open”

Ho passato una notte intera a scrivere questa canzone, ma ne è valsa la pena, perchè le mie parole hanno distrutto quel muro che si è creato dentro di me dal giorno di quel maledettissimo incidente, hanno permesso che mi sfogassi, che rompessi il silenzio senza fare rumore e lo raccontassi a tutti.
Chiudo gli occhi e ti vedo, perché lo so che sei qui con me in qualche modo.

“It’s like I could dream, dream out loud”

Ed è così. Mi sento come se stessi sognando ad occhi aperti, ad alta voce, niente più buio o silenzio. Qui ed ora, mi sento viva. L’unica cosa che manca sei tu, Liam. Non puoi proprio tornare?

“It’s easier to hide than to step into the light, but I’ve been there, it gets so cold living in the shadows”

Non ho mai accettato il fatto che tu non ci sia più. All’inizio soprattutto. E’ sempre più facile nascondersi che uscire allo scoperto, ma dopo essere stata al buio per così tanto tempo mi sono accorta che per me faceva troppo freddo e la tua assenza si faceva sentire comunque. Quindi ho pensato a te.
Al tuo sorriso confortante, alle parole che mi avresti detto se mi avessi vista così e sono andata avanti, anche se fa male.

“I almost hear you say ‘don’t ever be afraid, impossible is not a wall if you have faith’”

Sento quasi la tua voce che me lo sussurra. Che mi dice che basta che io ci creda per far sì che qualcosa accada. Non devo avere paura, perché tu sei qui, anche se non posso vederti.
Mi manchi così  tanto Liam..

“If you told me I could fly, I believe you, I believe you if it flies. Like I’m walking on water, like I’m floating on air tonight”

Lascio che tutto ciò che sento esca fuori insieme alla voce, perchè per ora non ho più paura di niente.
Mi sento come se stessi volando, mi sento libera, la musica penetra fin dentro le ossa ed io sento ogni singola parola che sto cantando.
Sorrido, accorgendomi solo ora che qualche lacrima è sfuggita al mio controllo.
La mancanza di Liam si fa sentire ogni secondo, ma ogni volta penso che niente superi tutto il bene che mi ha fatto. Neanche il dolore per la sua morte.
Mi ha insegnato e dato così tanto che tutto il resto non conta. Vorrei solo averlo qui ora, per ringraziarlo ancora una volta.
Vorrei che mi vedesse, che sapesse che nonostante tutto, sono più forte dei castelli di sabbia che costruivamo quando eravamo piccoli, che non mi spezzo più così facilmente.
Le ultime note risuonano nell’aria, poi le luci si spengono ed io mi affretto ad andare dietro le quinte. Mi appoggio al muro e respiro.
Megan mi raggiunge subito.
“E quello cos’era?” mi chiede. Io la guardo e sì, sta piangendo anche lei. Alzo le spalle.
“Ti è piaciuta?”
“Scherzi? Non ti ho mai vista così.. E’ stata la performance più bella che abbia mai visto in tutta la mia vita”
“Esagerata” sorrido.
“Sono seria!” esclama.
“Sei stata fortissima e quella canzone.. mio Dio, sentiti in colpa, hai fatto piangere più di dieci mila persone!” aggiunge, facendomi ridere tra le lacrime.
“Grazie” le dico, prima di abbracciarla. John ci raggiunge e quando vedo che ha gli occhi rossi sono più sorpresa di quanto pensassi. Era davvero così coinvolgente?
“Capisco il momento” dice “ma dovete tornare sul palco.” Io annuisco, poi prendo la mano della mia amica e la trascino di nuovo davanti la folla.
Prima di riprendere a cantare, incrocio lo sguardo di Niall, che scuote la testa mentre sorride.
“Ti amo” mima con le labbra ed io accentuo il mio sorriso.
Forse posso permettermelo, penso, prima di lanciargli un bacio con la mano.
E rido, perché sono felice.
Beh, grazie Liam. Ti voglio bene. 




 








Hi!
Sarò davvero breve, non mi aspetto granchè da
questa storia, solo che ci tenevo a pubblicarla perchè amo
letteralmente la canzone che vi ho allegato, dalla quale ho preso spunto.
Mi sono tipo fissata e non potevo non scriverci qualcosa :')
Grazie se avete letto tutto, I love you x
Baci! <3 C.
  
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