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Autore: CrystalDaniels    20/01/2015    2 recensioni
Era ancora li, immobile davanti una vetrina illuminata a festa. Il Natale era arrivato e non se ne era neanche resa conto. Quest'anno però, sarebbe stato diverso. Sarebbe stato speciale.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Osaki, Ren Honjo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sei nei miei battiti
 
Un singolo fiocco di neve scendeva lento portato da un soffio d'aria gelida di un movimentato martedì pomeriggio, andandosi a poggiare leggero su una candida guancia.
Proprio non capiva come mai tutti erano così presi da questo periodo dell'anno così freddo e vuoto. Natale, cos'era poi il Natale? Una festa che riunisce sotto uno stesso tetto una famiglia, un momento da passare con chi ti da quel calore che solo una famiglia sa dare. Eppure Nana queste sensazioni non le aveva mai provate. Probabilmente era proprio per questo che non sentiva quel periodo come festoso, bensì un mese come un'altro pieno solo di freddo in eccesso.
Si portò le dita affusolate sulla guancia accarezzando quel fiocco diventato oramai una goccia, mentre tutto intorno il mondo continuava a scorrere indifferente alla giovane chiusa in un caldo cappottino nero. In questo angolo di città poteva tranquillamente girare senza doversi nascondere da paparazzi o fan sfegatate che avrebbero fatto di tutto per fermarla a scambiare delle chiacchiere. Non che la cosa le desse fastidio anzi. Ma un po di pausa poteva concedersela, doveva. In spalla la sua chitarra riposta con cura nella solida custodia le ricordava che aveva impegni e, ad ogni passo, iniziava a sentirla sempre più pesante sulla sua schiena. Quand'era stata l'ultima volta che si era concessa un po di tempo per lei? Quand'è che aveva tempo di decidere di poggiare la chitarra e fare altro che non fosse legato alla musica. Un sorriso amaro le inarcò i lati delle labbra a quei pensieri, d'altronde quand'è che aveva anche solo il tempo di pensare. Basta. Era tempo di fare qualcosa di diverso, qualcosa che non aveva mai fatto, infondo era pur sempre la vigilia.
Prese il cellulare dalla tasca digitando un sms a tutti i membri della band con poche parole ma ben coincise.
'Ciao ragazzi, oggi pomeriggio le prove sono state annullate. Buon Natale'.
Fissò lo schermo fin quando tutti gli sms furono inviati e, rimettendo il dispositivo in tasca, una nuova luce le illuminò volto e mente. Avrebbe festeggiato il Natale.
Guardandosi intorno iniziò ad osservare davvero quella strada e a trovare in ogni piccolo negozio qualche ispirazione percorrendoseli tutti. Infondo, aveva anche lei qualcuno che amava.
Parecchie ore dopo i primi acquisti, con una contentezza nel cuore si diresse verso uno dei palazzi che aveva frequentato spesso, ritrovandosi con fatica a portare tutte le buste all'ultimo piano poggiandole poi a terra per prendere le chiavi. In quel mazzo vi erano chiavi davvero importanti, ma solo due erano le custodi di mille ricordi. La prima lunga e in un certo modo antica che apriva l'appartamento 707 dove passava momenti semplici ma belli ogni giorno, e la seconda più moderna che le sarebbe servita in quel momento.
Un silenzio tranquillizzante avvolgeva l'appartamento di Ren dandole la conferma che lui non fosse in casa. Infondo, era proprio quello che voleva. Portò dentro le buste notando che nessun addobbo natalizio era stato appeso sapendo che Ren non era poi legato a queste tradizioni. Per quell'anno però, sarebbe stata lei a farlo diventare un giorno speciale. Con lui avrebbe sentito davvero quel calore di un posto caldo e accogliente e, con questa certezza nel cuore, si liberò del cappotto e, accorciandosi le maniche, si diede da fare.
La sera era oramai arrivata in quel 24 dicembre e quell'appartamento non era più come appena Nana l'aveva varcato. Al lato sinistro della grande vetrata che si affacciava sul mare, Nana aveva montato un albero di Natale di un profondo verde, addobbandolo con nastri colorati e palline rigorosamente rosse di varie grandezze. Aveva spostato il tavolo su un grande tappeto rosso proprio difronte al vetro per avere il mare ai loro piedi e, sulla tovaglia rossa, aveva disposto piatti che Ren sicuramente non aveva mai usato stando sempre in giro e mangiando altrove. In effetti, Nana si chiese come mai li tenesse visto che erano tra l'altro rinchiusi in uno scatolone. Era tutto pronto salvo un particolare. Aveva provato a cucinargli vari piatti e, purtroppo, erano tutti poco commestibili e lontani dall'immagine sui ricettari, ma poco le importava. Una sola portata le era uscita bene e, fortunatamente, anche alla vigilia poteva ordinare qualcosa. Sistemati tutti i piatti ordinati al ristorantino accanto in vassoi e teglie, osservò soddisfatta il suo lavoro. Se Hachi sarebbe stata li in quel momento sicuramente i piatti sarebbero stati perfetti, ma sarebbe stata sicuramente sorpresa da quanto Nana si fosse impegnata per una cosa simile.
Osservò l'orario sul display del cellulare sapendo che Ren sarebbe tornato a momenti e, correndo in camera da letto, si cambiò indossando un tubino nero con scarpe alte della stessa tonalità mentre di rosso soltanto un ciondolo a forma di cuore. Mai si era vestita così elegante senza indossare qualcosa di dark ma, essendo l'occasione rara e prima nel suo genere, voleva che tutto fosse perfetto. Un ultimo tocco al trucco mentre la Nana riflessa allo specchio le sorrideva raggiante. Probabilmente Hachi l'aveva cambiata davvero nel profondo anche se Nana non se ne era mai accorta. Tornò in sala andando a prendere alcuni regali presi per Ren sistemandoli con cura sotto l'albero fino a ritrovarsi un pacchetto che non andava li. Estrasse il cuore all'interno identico a quello che aveva al collo solo nettamente più grande e, grazie ad un nastrino, lo legò su un ramo al centro dell'albero. Sul cuore vi era una scritta con lettere dorate.
'Sei nei miei battiti'.
Proprio mentre legava il fiocco sistemandolo, la serratura scattò avvisando, finalmente il suo ritorno. Nana, ancora di spalle, si voltò facendosi ammirare dal ragazzo rimasto immobile sul luscio della porta in un silenzio prolungato. Poteva interpretare male quel silenzio se non fosse stato per lo sguardo di pura sorpresa e incredulità che Ren aveva in viso. Nana, lentamente, avanzò verso di lui sorpassandolo e, chiusa la porta, si fermò alle sue spalle portando le dita sulla giacca sfilandogliela per poi appenderla accanto alla sua. Lo prese per mano avanzando nella sala e, sotto un vischio appeso accanto alla finestra, con le leggere onde del mare che riflettevano il bagliore della luna, lo baciò lentamente.
"Buon Natale".
Non vi erano molte parole da dire in quell'istante e, in quelle gli aveva detto tutto. Cercò nuovamente le sue labbra sentendosi stringere e non volendo più niente dalla vita. Quello era perfetto, quello era il posto dove doveva stare e, quella frase su quel cuore era tutto ciò che quelle labbra si stavano dicendo, quelle frasi incise nel cuore che portava al collo, regalo di Ren per un loro anniversario.

 
'Nana... E' questa la felicità? Perchè io non riesco ad immaginarla in un altro modo'.
   
 
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