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Autore: Fireflies__    20/01/2015    1 recensioni
è che per me sei sepolto sotto quattro stati di cemento e anche ora che entri in classe e tutte ridono perché sei sempre tu io ti vedo sepolto e mi viene da piangere perché ho perso una persona a cui tenevo ma per cui non provavo più nulla.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                              Fireproof

 

                                                                                          verranno a chiederti del nostro amore

 

Tu per me sei morto. 

è bastato pensare alle tue mani troppo grandi per la mia pelle su quella di lei per non sentire più nulla, apatia che mi mangia la pelle e le ossa. 

Io non so se sia meglio vivere senza sentire nulla ma tu mi facevi stare male e allora mi ripeto che non provo emozioni e vivo un po’ alla meglio, cercando di andare avanti. 

Cerco di andare avanti ricordandomi come mi facevi emozionare- tempo fa, hai fallito pure qui- e cercando di dare me stessa ad altre persone, ho la testa in aria che non è quasi più per te. 

è che per me sei sepolto sotto quattro stati di cemento e anche ora che entri in classe e tutte ridono perché sei sempre tu io ti vedo sepolto e mi viene da piangere perché ho perso una persona a cui tenevo ma per cui non provavo più nulla.

Mi trovo a piangerti insieme ai miei sentimenti sprecati e le mattine in cui pensavo che mi mancava qualcosa, dico bentornata a me stessa e addio a te che sull’uscio ancora trascini i piedi ma mi hai sparato dritto alla testa e ora te ne vai senza lasciare traccia. Non toccare nulla mentre te ne vai, penso a tutto io. 

Te ne vai con le paure di essere brutta e troppo poco, con le risate i disegni sul banco e i ricordi che non voglio più vedere. Cancello la tua voce dal mio telefono e anche le tue foto, cancello quando ero da sola e avevo solo la tua foto sul telefono per avere compagnia, cancello le notti a scherzare su di te e le battute e i tweet e i sorrisi e i pianti e i digiuni e le distrazioni e cancello te e ancora te. 

Cammini fuori dalla porta mentre ascolto le mie canzoni preferite che a te non piacerebbero ed inspiro a pieni polmoni un’aria pulita dal tuo fumo che viene più dalla tua anima che dalle tue sigarette, ti ringrazio per averlo fatto perché altrimenti da sola non ci sarei mai riuscita.

Mi hai sparato e accoltellato un anno intero e ora che te ne vai lecco le mie ferite da sola e poi ti guardo andare via con le lacrime agli occhi per essermi sprecata, ti saluto con i miei vestiti preferiti che non sono i tuoi e prometto che saranno le ultime parole sprecate per te.

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Rinata.

  
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