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Autore: telesette    20/01/2015    2 recensioni
Makoto Kino, diciassette anni, è la vergine prescelta per ospitare il corpo della Suprema Signora dei Demoni. Avvicinandola sotto mentite spoglie, il demone seduttore Fùlger dovrà dunque fare in modo che la giovane ed ignara fanciulla gli si conceda spontaneamente. Le cose si mettono male, per la Paladina Sailor, se non fosse che nelle vene dell'affascinante demone scorre anche il sangue di un essere umano...
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Makoto/Morea, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Purtroppo il tono perentorio e il preciso invito affinché i nemici abbandonassero il luogo dello scontro senza colpo ferire non ebbero l'effetto sperato.
Le Sailor si erano già accorte che i loro avversari erano sufficientemente tosti da creare non pochi problemi, come dimostravano i resti della carneficina in atto, tuttavia Sailor Moon pareva illudersi ancora che fosse sufficiente snocciolare il solito monologo per convincere quei demoni a cambiare aria.

- Che cosa mi rappresenta quel dito, ragazzina? - domandò Fùlger atono, alludendo all'indice che la bionda combattente gli stava puntando contro.

In quella, Sailor Moon si rese conto che "forse" il suo contratto l'avrebbe impegnata un po' più del solito questa volta.

- Una volta, i mostri avevano più rispetto - sospirò lei rassegnata. - Non... Non è che potreste, gentilmente magari, andare a massacrarvi da un'altra parte?
- Cos'è, vuoi anche offrirgli il té con i pasticcini, per caso - sbraitò Sailor Mars, criticando ampiamente l'improvvisa remissività della compagna.
- Ma hai visto quello che hanno fatto - gemette l'altra, indicando la rossa poltiglia sanguinolenta dei demoni fatti a pezzi, così che anche la coraggiosa Rei ebbe un vistoso sussulto. - Non so voi, ma io ho un improvviso bisogno di mettermi a vomitare... 
- Direi che non c'è tempo per questo - esclamò Sailor Jupiter, pronta a gettarsi nella mischia.
- Sono d'accordo - fece Sailor Venus, schierandosi subito al suo fianco. - Cerchiamo di disorientarli, tanto per vedere di cosa sono capaci, e lasciamo che Sailor Mercury analizzi il loro punto debole!

Fùlger strinse gli occhi severo.
Ci mancava solo un gruppo di ragazzine esaltate, oltre ai suoi guai personali con Kasùyress. Quell'attimo di smarrimento, infatti, gli era appena costato un attacco durissimo al fianco e la ferita prese a bruciargli maledettamente sulla carne viva che pure buttava già un bel po' di sangue.

- Muori, Fùlger - squittì isterico un demone sopra di lui.

Correndo agilmente per evitare l'attacco, seminando una vivida scia di aura elettrificata sui suoi passi, Fùlger concentrò il suo potere nel palmo della mano e scaricò il pugno come messa a terra per investire il nemico con una bomba di fulmini concentrati. Purtroppo, non aveva tenuto conto del potere congiunto delle Guerriere Sailor che, ormai decise a combattere contro i demoni, logicamente vedevano in Fùlger un nemico mostruoso al pari degli altri.

- Ma queste chi diavolo sono? - mormorò Fùlger a denti stretti, evitando i Cerchi di Fuoco di Sailor Mars per un soffio.
- Combatti, mostro - sentenziò Sailor Jupiter, incrociando i pugni con lui. - Non credere di passarla liscia!

Fùlger avvertì chiaramente una notevole forza, nel pugno della combattente vestita di verde, tuttavia era palese che il suo livello non si avvicinava neppure lontanamente a quello di un demone guest.

- Vedi di calmarti - mormorò lui, rimproverando aspramente l'irruenza della ragazza. - Non ho niente contro le tue compagne ma, se insisti nel volermi attaccare, potrei decidere di farvi male sul serio!
- Mpf - sorrise Sailor Jupiter con aria di sufficienza, passando dalle tecniche di pugno a quelle di calcio. - Devi sottovalutarci parecchio!
- Non ho tempo per giocare con te - grugnì Fùlger seccato, spingendo a terra l'avversaria con un calcio a spazzare.

Offesa, Makoto decise dunque di ricorrere alla sua arma principale, ignorando che costui fosse proprio un demone elettrico.

- Fulmine - gridò. - AZIONE !!!
- Poi non dire che non ti avevo avvertita!

L'attacco più potente di Sailor Jupiter si spense lungo il braccio di Fùlger, come un ruscello in un fosso, lasciando la paladina di stucco e spiazzando le altre per lo stupore.

- Hai visto quello che ha fatto? - mormorò Sailor Chibiusa ponendosi a fianco di Sailor Mercury, la quale era indaffaratissima a raccogliere dati sulla battaglia in corso.
- E non sta nemmeno combattendo al massimo delle sue capacità - rispose l'altra preoccupata. - Stando al computer, il potere di quel demone è così elevato che non si riesce a stabilirne correttamente la forza... E se lui è così, non oso pensare a cosa siano capaci di fare i suoi simili in un attacco di massa!

Intanto, i demoni avevano inteso spostare il loro interesse sulla povera Sailor Moon. La bionda eroina aveva il suo bel daffare, nello schivare quanti più colpi letali possibili, ma con tutta quella confusione non poteva certo tirare il fiato e prendere la dovuta mira con lo Scettro. Sailor Mars cercò di coprire la compagna, scagliando una pioggia di talismani addosso ai nemici, mentre Sailor Venus si accinse a sua volta a scagliare il suo attacco per distogliere l'attenzione dei demoni da Usagi.

- Spirale dell'Amore di V... Eh ?!?

Non aveva ancora finito di richiamare l'energia planetaria che, trovandosi di fronte ad uno squamoso rettile repellente delle dimensioni di un camion con rimorchio, rimase raggelata dalle grosse fauci spalancate del mostro che promettevano di divorarla in un unico morso.

- Nononononono, buono buono... A cuccia, eh? Da bravo, fai il bravo, ti darò un bell'ossicin...
- GRRRAAAUUURRRAAARRRGGGHHH !!!

Solo grazie alla sua naturale prontezza di riflessi, Minako riuscì ad evitare che quella titanica mandibola di ferro le si chiudesse addosso con uno schianto secco. La sensazione di umidiccio nelle mutandine lasciava intendere che se l'era appena fatta addosso dalla paura. Cocciuto come un dinosauro affamato, l'ottuso rettile continuava invece imperterrito ad azzannare l'aria, nel tentativo di sminuzzare le bianche gambe sottili della fanciulla come un seducente paio di stuzzicadenti.

- Non sono una bistecca... Aiuto!

Troppo tardi.
Oramai Sailor Venus non aveva più angoli dove ripararsi, l'ombra del mostro incombeva minacciosamente sopra di lei, e la testa schizzò in avanti per assaporare quel tenero bocconcino spaventato.

- Aaah!

Quando la guerriera riaprì gli occhi, percependo lo spostamento d'aria improvviso come un qualcosa di insolito rispetto alla morte feroce che temeva, si rese conto che due forti braccia muscolose l'avevano appena sottratta da un destino assai poco piacevole. Seguendo il suo istinto da incubo, infatti, Fùlger aveva inteso prendere le difese della fanciulla per impedire che quel lurido mostro avesse da banchettare con un notevole esemplare di femmina umana.
Le Sailor, che pure avevano assistito alla scena, non riuscivano a credere ai loro occhi.

- Tutto bene? - domandò il demone seducente.

Probabilmente Minako era convinta di aver fatto colpo sul demone, grazie al proprio indiscutibile fascino, ma non poteva certo immaginare che costui era abituato a giocare la parte del seduttore per via della sua particolare natura. Ignorando gli sguardi lànguidi e le stelline luccicanti negli occhi della fanciulla, infatti, meno di un attimo dopo Fùlger si era persino dimenticato di essere corso in aiuto della bionda guerriera Sailor.

- Devo... Devo vedere sulla mia agenda - balbettò lei sognante, senza curarsi del grosso paio di corna appuntite che pure svettavano sulla fronte violacea del demone. - Venerdì sono intasata dai compiti ma, se parliamo di sabato e domenica, non posso certo rifiutare un appuntamento così galante...

Fùlger le accarezzò piano il mento con un sorriso, quasi volesse baciarla, ma ciò che disse la riscosse subito bruscamente dall'incantesimo.

- Lo terrò a mente - esclamò. - Quando ti vestirai in modo un po' meno ridicolo, forse!
- Non ti muovere, mostro - gridò Sailor Mars.
- Allontanati da lei, lentamente, e tieni le mani in vista - fece eco Sailor Jupiter.
- Cos'è, avete perso la strada per una festa in maschera? - azzardò il demone sarcastico. - Il circo è a soli cinque isolati da qui, comunque!
- Sfrontato - sibilò Makoto a denti stretti. - Non so cosa mi trattenga dal...
- Forse il fatto che ho appena salvato la vostra amica - osservò l'altro. - O forse il fatto che i vostri poteri non possono nulla contro di me!
- Chi sei - domandò Sailor Mars, ignorando quanto questi avesse ragione. - Perché ci hai attaccate?
- A dire il vero, siete state voi ad attaccare me - puntualizzò il demone. - Vi ripeto che non ho niente contro di voi: la mia è una partita personale, un gioco con poche regole semplici, e chi perde... muore!

Ciò detto, senza scomporsi dell'artiglio semovente alle sue spalle, Fùlger agguantò l'estremità retràttile dell'ultimo dei mostri sopravvissuti e, dopo avergli spezzato il braccio con uno schianto, questo si irrigidì privo di vita sull'asfalto.
Le Sailor osservarono impallidite, incapaci di proferire parola, allorché Fùlger si passò la lingua sul braccio sporco di sangue.

- Non mettetevi sulla mia strada - esclamò freddamente, contemplando appena il mucchio dei caduti attorno a sé. - Statemi lontano e vivrete senz'altro più a lungo!

Senza lasciare loro il tempo di replicare, Fùlger spiccò il volo verso l'alto e scomparve nel manto nero della notte.

 

( continua col prossimo capitolo )

   
 
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