1.Riflessioni

Temari aprì lentamente gli occhi, ma li richiuse immediatamente: il sole che filtrava tra le chiome delle piante tutt’intorno l’accecava. Provò a riaprirli, ma le bruciavano troppo. Cercò allora di ripararsi dai caldi raggi portandosi una mano davanti agli occhi. Quando finalmente si furono abituati al riverbero, cominciò a guardarsi attorno, come se non ricordasse dove fosse. In effetti quel luogo era molto diverso dal paesaggio che era abituata a vedere. Tanto per cominciare gli unici rari granelli di sabbia erano sul fondo del letto del fiume e tutto era circondato da vecchi tronchi secolari e splendide piante sempreverdi. Temari aveva scoperto quel posto per caso, mentre un giorno di qualche mese prima tornava da una missione. Era abbastanza lontano dal suo villaggio, ma non le importava. Li si sentiva bene; poteva rimanere ferma in silenzio per ore e ore senza che qualcuno venisse a infastidirla.

Sollevò lo sguardo al cielo, scrutando le numerose e soffici nuvolette che restavano immobili nel cielo. Un gran senso di malinconia si impossessò di lei. Da quanto era diventata così simile a Shikamaru? Già, Shikamaru.. Era parecchio tempo che non lo vedeva. Ormai passava le giornate immersa nei suoi pensieri nei quali vorticava instancabile l’immagine del ragazzo..

-Maledetto baka..- ringhiò sottovoce distogliendo lo sguardo dal cielo turchese.

Lentamente si alzò incamminandosi in un piccolo sentiero costellato di sottile erbetta che si piegava inesorabile al suo passaggio. Chissà cosa stava facendo. Se lo immaginò, coricato all’ombra di un albero con le braccia conserte dietro la nuca assorto nel contemplare il cielo, come stava facendo lei poco prima. Un sorrisetto nervoso si allargò sul suo volto. Ma che stava facendo? Non era più una ragazzina! Aveva 19 anni ed era una jonin, una dei migliori.. Le sembrava di essere una bambinetta alle prese con sua prima cotta e la cosa non le piaceva affatto.

Di nuovo pensò a lui, ai suoi occhi che avevano la strana capacità di ipnotizzarla tutte le volte che la guardavano.. e ogni volta lei si perdeva in quegli occhi, come se fossero senza fondo.. in quel momento un immagine si fece prepotentemente largo tra i suoi pensieri confusi.. loro due.. insieme.. lui che lentamente le sfiorava la guancia con una dolce carezza.. Temari arrossì leggermente ripensando a quei dolci attimi rubati.. e poi.. lei.. Ino.. quella orrida stronza puttana..

Non aveva mai odiato tanto una persona in vita sua.. o almeno non ricordava di averlo fatto. Le invidiava un sacco di cose: tanto per cominciare era veramente bella, ma questo era il minimo. La cosa che più le rodeva era il fatto che fosse in squadra con Shikamaru. Se solo pensava al fatto che lei potesse stare con lui anche solo per un millesimo di secondo si sentiva morire.. Ogni volta che riusciva a stare per qualche minuto sola con Shikamaru, arrivava lei! Ogni volta, puntualmente arrivava lei e spezzava l’incantesimo.. la odiava, davvero.. odiava quei suo lunghi e lucenti capelli biondi.. odiava quel ciuffo che le copriva il volto.. odiava quei suoi occhi azzurri.. odiava quei suoi gridolini di gioia quando vedeva Shikamaru.. odiava la sua voce.. odiava.. ma che importanza aveva cosa odiava di lei? Tutto, odiava tutto di lei.. ogni più piccolo dettaglio, ogni particolare..

Chiuse gli occhi cercando di calmarsi. Ogni volta che pensava a “quella” perdeva completamente la testa, non riusciva a controllarsi.. Quando finalmente la feroce belva che si era formata dentro di lei dall’odio profondo che provava si fu quietata un po’, si accorse di aver raggiunto Suna..

Lo so, lo so.. sembra una one-shot, ma non la è.. ho solo pensato di fare una "panoramica" dei pensieri di Temari prima di iniziare la vera e propria fic.. spero cmq che lascerete un commentuccio lo stesso.. grazie!!! Ah, il prossimo capitolo di intitolerà "Speranze".. non perdetevelo!!! BaciBaci!!!

Connie